Il Politecnico di Milano si classifica per la prima volta tra le prime 150 Università al mondo secondo la prestigiosa classifica QS World University Rankings 2020.
Piazzandosi al 149° posto (7 posizioni in più rispetto allo scorso anno), l’Ateneo lombardo si conferma per il 5° anno consecutivo prima Università italiana, ottenendo in assoluto il risultato migliore.
Secondo l’indicatore specifico dell’Academic Reputation è stato ottenuto un punteggio di 60,4, che lo ha posizionato al 119° posto nel mondo, due posizioni in più rispetto allo scorso anno. L’Employer Reputation (84,3 punti) lo classificano al 61° posto al mondo: la qualità dei laureati è un punto di forza.
Risultato eccezionale quest’anno anche per l’impatto della ricerca: secondo il cruciale indicatore Citation per Faculty, che misura le citazioni nelle pubblicazioni scientifiche indicizzate dalla banca dati bibliometrica Scopus/Elsevier rispetto al numero di docenti e ricercatori, l’Ateneo è migliorato di 26 posizioni, passando dal 190° posto della precedente edizione al 164° posto attuale.
Buone la proporzione di docenti internazionali (parametro International Faculty), per cui si è posizionato al 364° posto, e la proporzione di studenti internazionali per cui si è situato al 269° posto, guadagnando ben 51 posizioni rispetto lo scorso anno.
Se il Mit di Boston domina la classifica per l’ottavo anno consecutivo, segnando un record assoluto, con 34 università classificate, l’Italia è il 7° paese più rappresentato al mondo in questa edizione e il terzo dell’Unione Europea, dopo il Regno Unito (84) e la Germania (47) e prima di Francia (31) e Spagna (27).
Tra le best practices vanno citate: la Scuola Superiore Sant’Anna Pisa che è la decima al mondo per Citations per Faculty, l’indicatore che misura l’impatto della ricerca prodotta rispetto al numero di ricercatori.
L’Università di Trento segue al 142° posto, guadagnando 90 posizioni. L’Università di Modena e Reggio Emilia registra la crescita più elevata, migliorando di 109 posizioni, seguita dal Politecnico di Torino, che sale di 100 punti. L’Università di Bologna è la più apprezzata dalla comunità accademica internazionale, posizionandosi al 74° posto; la Sapienza di Roma segue al 78° posto. L’Università Bocconi appare al 70° posto per per Employer Reputation. L’unica italiana a crescere nell’opinione dei datori di lavoro è l’Università di Padova, che guadagna 15 punti sia in questo indicatore (245° posto), sia nella classifica globale (234° posto). La Scuola Normale Superiore di Pisa è 16° al mondo nell’indicatore Faculty/Student che misura la proporzione tra docenti e studenti. La concittadina Scuola Superiore Sant’Anna Pisa è centesima in questa misura: ad eccezione di queste due, tutti gli altri atenei italiani si classificano oltre la settecentesima posizione.
L’Università di Firenze registra la crescita più significativa, guadagnando oltre 53 posizioni e salendo al 448° posto. L’Università di Napoli Federico II guadagna 48 posizioni (424°). L’Università di Trento e quella di Pisa entrano tra le Top 400 al mondo, classificandosi al 389° posto, salendo di 37 e 33 posti.