Perricone: it may not sound romantic, but this little known Italian red deserves some more attention. Image by Jill Wellington from Pixabay

Her: This is going to sound pitifully shallow. Him: Go for it.
Her: I like this wine. A lot, actually. But, I don’t like talking about it. Nobody has heard of it.
Him: You’re right. That gets the pitifully shallow award.
Her: Not to mention the name … Perricone. It sounds plebeian.
Him: C’mon, your name is Perrie, for God’s sake. Not so far off.
Her: I’m only sayin’ that if you whisper something in my ear, ‘Perricone’ won’t get you where you want to go. A word like ‘ocean,’ maybe. It even sounds sexy:  ohhh-shin.
Him: I think it’s the way you are saying it.
Her: What do you mean?
Him: Full voice, Perricone can sound a bit brash. But, it’s a different thing to whisper it. Listen. (Whispers in her ear.) “Perricone”. See?
Her: Shallow. But, effective. Turn down the light?

Were you to search the internet for “Perricone,” your computer browser would return more information relating to diet and fitness than for the Sicilian wine. Far more.

That’s a rather sad state of affairs for a grape variety with the potential to be the next great Sicilian red.

One of Sicily’s most interesting grape varieties, Perricone is said to have been brought by the Greeks more than two thousand years ago. Although an ancient Sicilian grape variety, Perricone’s glory days have long past. In the late 19th century, plantings of Perricone were plentiful in Sicily where it held status as an important red grape. It was used to give softness, texture and, at times, alcohol, to both red and white grape varieties, and has been a blending partner to the likes of Nero d’Avola, Marsala, and Catarratto. Most notable, perhaps, is Perricone’s role in making ruby Marsala.

Until relatively recently, to find monovarietal Perricone wines was no easy task. Frankly, it’s still not easy. But  it is getting easier. Once widely planted in Sicily, Perricone, sometimes referred to as Pignatello, is yet another indigenous Italian grape variety to have suffered the ravages of phylloxera (early 1900’s). Having decades ago lost favor with producers, Perricone vineyards were eventually replaced with other varieties considered more regularly productive and disease resistant. As the third millennium approached, Perricone was nearly lost to time. Luckily, plantings of this promising native variety increased during the early 2000’s. Today, although Perricone plantings have gained a stronger foothold, there still exist only a few hundred hectares under vine.

Perricone wine is complex and worth of your best toasts. Image by congerdesign from Pixabay

Happily, there are small scale producers working to defend the survival of Perricone, advocating its value and, in my opinion, the variety’s growing importance. Three producers of note come quickly to mind.

In the town of Valledolmo, where there is a long tradition of Perricone, producer Castelluccio Miano makes a fantastic monovarietal version of Perricone by drying the grapes ahead of fermentation.

Further into Sicily’s southwest, in Menfi, from the vineyard Microcosmo, planted with old clones of Perricone and Nerello Mascalese, Cantine Barbera makes a wonderful wine, Microcosmo, which is 90% Perricone, 10% Nerello Mascalese and undergoes wild yeast fermentation.

Another producer to mention is Caruso & Minini, whose vineyards are located east of Marsala. Differing in production philosophy from Castellucci Miano and Cantine Barbera, Caruso & Minini eschew use of French oak barrels, opting instead to use stainless steel tanks to age the wine, followed by additional time in bottle before release.

Although somewhat different in style – actually, let us say different  in personality  –  these wines are muscular in their own way, intense, complex, sophisticated, wonderful expressions of what Perricone can be all about. I say “can be” (all about) because, at some level, Perricone winemaking today is still finding its direction, that is to say, broad agreement on how the wines should taste and be made has not yet been reached.

It is still early in Perricone’s comeback timeline, a fact that bestows upon producer-advocates the opportunity to avoid the  mistakes made by some producers of Sicily’s undisputed, most important red grape, Nero d’Avola (official name Calabrese). Though excellent monovarietal bottlings of Nero d’Avola are available, there are many more bottlings where its character is stifled by blending with international grape varieties. If producers of Perricone choose to exalt its uniqueness in bottlings of well-made monovarietal / near monovarietal wines, and avoid obscuring Perricone’s character in overwhelming, unauthentic blends, Perricone may well prove a Sicilian point fort in the market.

Enjoy Perricone with cured meats, grilled meats, cheeses, pasta with robust red sauces, eggplant parmigiana, roasted vegetables.

Tasting Note
Cantine Barbera Microcosmo
Floral, with intriguing spice notes, graceful tannins, Microcosmo is an exotic and romantic wine. A sensational bottle offering great value for money.

Lei: Questo suonerà miseramente superficiale.
Lui: Procedi.
Lei: Mi piace questo vino. Molto, in realtà. Ma, non mi piace parlarne. Nessuno ne ha sentito parlare.
Lui: Hai ragione. Questo premia il miseramente superficiale.
Lei: Per non parlare del nome … Perricone. Suona plebeo.
Lui: Per favore, il tuo nome è Perrie, per amor di Dio. Non è tanto diverso.
Lei: Sto solo dicendo che se mi sussurri qualcosa all’orecchio, “Perricone” non ti porta dove vuoi andare. Una parola come oceano, forse. Suona anche sexy: ohhh-ceano.
Lui: Credo dipenda dal modo in cui lo stai dicendo.
Lei: Che cosa vuoi dire?
Lui: Voce piena, Perricone può suonare un po’ brusco. Ma è una cosa diversa da sussurrare. Ascolta. (Le sussurra nell’orecchio.) “Perricone”. Vedi?
Lei: Superficiale. Ma, efficace. Spegni la luce?

Se avete cercato su internet “Perricone”, il browser del vostro computer vi avrà restituito più informazioni relative alla dieta e alla forma fisica che al vino siciliano. Non solo.

Questa è una situazione piuttosto triste per una varietà di uva con il potenziale di diventare il prossimo grande rosso siciliano.

Fra le varietà di uva più interessanti della Sicilia, si dice che il Perricone sia stato portato dai Greci più di duemila anni fa. Anche se è un’antica varietà di uva siciliana, i giorni di gloria del Perricone sono passati da molto tempo. Alla fine del XIX secolo, le piantagioni di Perricone erano abbondanti in Sicilia dove era considerata un’importante uva rossa. Era usato per dare morbidezza, consistenza e, talvolta, alcol, sia a varietà di uva rossa che bianca, ed è stato un partner di miscela per i vini simili del Nero d’Avola, del Marsala e del Catarratto. Forse più importante è il contributo del Perricone nel fare il Marsala rubino.

Fino a poco tempo fa, trovare vini monovarietali di Perricone non era cosa facile. Francamente, non è ancora facile. Ma sta diventando più facile. Una volta diffusamente piantato in Sicilia, il Perricone, a volte chiamato Pignatello, è un’altra varietà d’uva indigena italiana che ha subito i danni della filossera (all’inizio del 1900). Avendo decenni fa perso il favore dei produttori, i vigneti di Perricone furono alla fine sostituiti con altre varietà ritenute più regolarmente produttive e resistenti alle malattie. Con l’avvicinarsi del terzo millennio, il Perricone era quasi perduto nel tempo. Fortunatamente, le piantagioni di questa promettente varietà nativa sono aumentate durante i primi anni del 2000. Oggi, anche se le piantagioni di Perricone hanno guadagnato un punto di forza maggiore, esistono ancora poche centinaia di ettari sotto la vigna.

Fortunatamente, ci sono piccoli produttori che lavorano per difendere la sopravvivenza del Perricone, sostenendo il suo valore e, a mio parere, la crescente importanza della varietà. Tre produttori di nota vengono rapidamente in mente.

Nel comune di Valledolmo, dove c’è una lunga tradizione di Perricone, il produttore Castelluccio Miano fa una fantastica versione monovarietale di Perricone asciugando l’uva prima della fermentazione.

Ancora nel sud-ovest della Sicilia, a Menfi, nel vigneto Microcosmo, piantato con vecchi cloni di Perricone e Nerello Mascalese, Cantine Barbera producono un meraviglioso vino, Microcosmo, che è al 90% di Perricone, al 10% di Nerello Mascalese e subisce la fermentazione selvatica del lievito.

Un altro produttore da citare è Caruso & Minini, i cui vigneti si trovano ad est di Marsala. Diverso nella filosofia produttiva da Castellucci Miano e Cantine Barbera, Caruso & Minini esclude l’uso di botti di rovere francese, optando invece per l’utilizzo di serbatoi in acciaio inox per invecchiare il vino, seguito da tempo supplementare in bottiglia prima del rilascio.

Anche se un po’ diversi nello stile – in realtà, diciamo diversi nella personalità – questi vini sono muscolari a loro modo, intensi, complessi, sofisticati e meravigliose espressioni di tutto ciò che il Perricone può essere. Dico “può essere” (a proposito) perché, a un certo livello, la produzione vinicola del Perricone sta ancora trovando la sua direzione, cioè non è ancora stato raggiunto un ampio accordo sul gusto che devono avere i vini e su come devono essere fatti.

E’ ancora presto nella timeline del ritorno del Perricone, un dato che consente ai produttori di promuovere l’opportunità di evitare gli errori fatti da alcuni produttori di Nero d’Avola (nome ufficiale Calabrese), l’indiscusso e il più importante rosso di Sicilia. Sebbene siano disponibili ottimi imbottigliamenti monovarietali di Nero d’Avola, ci sono molte altre bottiglie dove il carattere è soffocato dalla fusione con le varietà internazionali d’uva.

Se i produttori di Perricone scelgono di esaltare la sua unicità in bottiglie di vini monovarietali ben fatti e vicini ai monovarietali, evitando di oscurare il carattere del Perricone in stravaganti miscugli non autentici, il Perricone può dimostrare di essere un punto forte siciliano sul mercato.

Godetevi il Perricone con salumi, carni alla griglia, formaggi, pasta con robuste salse rosse, parmigiana di melanzane, verdure arrostite.

Nota di degustazione
Cantine Barbera Microcosmo
Floreale, con intriganti note di spezie, tannini graziosi, Microcosmo è un vino esotico e romantico. Una bottiglia sensazionale che offre un ottimo rapporto qualità / prezzo.


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