Provate a navigare nello spazio sconfinato della rete e, cliccando sulla pagina Facebook di Luca Parmitano, scoprire lo Spazio infinito sopra di noi. L’astronauta italiano, entrato nella storia per essere il primo connazionale ad aver effettuato due passeggiate nella notte cosmica, vi farà viaggiare nella meraviglia: le sue fotografie incantano.
La sua pagina, che ogni giorno aggiunge nuovi contatti e a fine luglio ne contava oltre 40mila, non è solo uno straordinario racconto per immagini del viaggio semestrale che sta compiendo nell’orbita attorno alla Terra a bordo della stazione Iss.
Con poche parole, in italiano e inglese, racconta la vita straordinaria a bordo del progetto internazionale con i due compagni di viaggio partiti insieme a lui a fine maggio a bordo della navicella Soyuz dal Kazakhistan (stessa rampa dalla quale il 12 aprile 1961 fu lanciato Jurij Gagarin, il primo uomo ad andare nello spazio), l’americana Karen LuJean Nyberg e il russo Fyodor Yurchikhin, e gli altri tre astronauti trovati già a bordo della stazione orbitale: Pavel Vinogradov, Aleksandr Misurkin e Christopher Cassidy.
La prima passeggiata, il 9 luglio, durata sei ore e 7 minuti, è servita a prelevare due moduli per un esperimento che serve a valutare l’impatto della permanenza nello spazio di alcuni materiali. Poi l’astronauta dell’Agenzia Spaziale italiana, ha fatto una serie di fotografie (fra cui queste tre) e quindi, fissato con uno speciale strumento al braccio robotico della Stazione Spaziale, ha sostituito alcuni radiatori appeso nel vuoto insieme al collega Usa Cassidy.
“Dedico la mia prima passeggiata spaziale a tutta l’Italia e agli italiani” ha detto Parmitano appena rientrato all’interno della Stazione Spaziale.
La seconda, il 16 luglio, delle sei ore previste è durata appena un sesto, 92 minuti per la precisione. Il suo casco si è improvvisamente riempito di acqua. Da Terra non si è riusciti a risolvere il problema e Houston ha ordinato il rientro immediato nella Iss. Parmitano e il compagno Chris Cassidy, sono comunque riusciti a compiere due delle operazioni programmate compresa l’installazione dei cavi necessari all’arrivo del nuovo modulo russo Nauka (arriverà entro l’anno o la primavera prossima).
L’incidente, che non si era mai verificato nelle precedenti 170 passeggiate effettuate dagli astronauti a bordo della Iss, ricorda la difficoltà dell’operazione “passeggiata” per la quale servono 100 ore di preparazione.
In un collegamento con l’Agenzia spaziale italiana Asi, Parmitano ha raccontato: “È stata un’emozione fortissima trovarmi solo, nello Spazio, fuori della stazione appena emerso dal portellone. La Terra davanti ai miei occhi era separata solo dal visore del casco”. E ancora: “Un bellissimo, speciale, momento: la Terra sembrava una pietra preziosa. Essere là fuori e vedere sorgere e tramontare del sole, lavorare nel buio della notte: straordinario”.