Il Labirinto della Masone di Franco Maria Ricci ha riaperto le porte, pronto a riaccogliere i visitatori nei suoi spazi che ospiteranno le attività di un calendario primaverile quanto mai ricco, tra appuntamenti, mostre ed eventi nel cartellone di Parma Capitale della Cultura 2020.

Alla mostra Wendingen 1918-1931 – “Rivolgimenti” sospesi tra Jugendstil e astrazione, che vedrà esposti ancora fino al 15 marzo le copertine dell’iconica rivista di arte e architettura olandese, farà infatti seguito Umberto Eco, Franco Maria Ricci. Labirinti. Storia di un segno, che dal 18 aprile al 27 settembre 2020 trasformerà il Labirinto in un vero e proprio metalabirinto, introducendo i visitatori in un percorso multimediale di parole e pensieri, tra allestimenti scenografici e digitali e prestiti di rilievo, alla scoperta della storia e del significato di uno dei simboli più antichi al mondo.

La mostra inaugurerà in concomitanza con l’apertura della seconda edizione della rassegna internazionale di bibliofilia Il filo d’Arianna (17, 18 e 19 aprile 2020), appuntamento annuale organizzato dal Labirinto della Masone in collaborazione con Ilab e Alai (l’associazione dei librai antiquari della quale lo stesso Umberto Eco fu per molti anni ambasciatore e presidente onorario, e ora presieduta da Franco Maria Ricci).

Ma l’occasione di Parma Capitale della Cultura porterà il Labirinto anche fuori dai suoi spazi canonici: dal 4 aprile all’8 agosto 2020, infatti, Franco Maria Ricci: Isegni dell’uomo renderà la figura del grande editore e intellettuale protagonista assoluta di una mostra allestita nelle splendide sale di Palazzo Pigorini (Strada Repubblica, Parma). L’esposizione, organizzata dal Comune di Parma in collaborazione con la Fondazione Franco Maria Ricci e curata da Giorgio Antei e Maddalena Casalis, è l’occasione per la città di offrire un tributo a un suo figlio illustre, fornendo una sintesi della sua poliedrica attività e permettendo al pubblico di apprezzare il frutto di oltre cinquant’anni di lavoro editoriale, invenzioni grafiche e passione collezionistica attraverso immagini e filmati inediti, oltre che alle grandi copertine delle sue edizioni, protagonisti di un allestimento dal forte impatto scenografico.

Oltre alle mostre anche gli appuntamenti a tema “verde”: nei venerdì di marzo (6, 13, 20, 27) torna la rassegna di incontri Giardini di marzo, con conversazioni che spazieranno dalla storia del giardino al restauro del paesaggio al giardino in cucina, mentre ad ottobre (10 e 11) ci sarà la quinta edizione di Under the bamboo tree, con due giorni di eventi interamente dedicati al bambù e un particolare focus sulla sostenibilità.

D’estate, infine, spazio alla musica con il festival di elettronica e ambient lost, che si terrà al Labirinto dal 12 al 14 giugno.
Il Labirinto della Masone, inaugurato nel giugno 2015, è un parco culturale ideato e progettato da Franco Maria Ricci – editore, designer, collezionista d’arte, bibliofilo – insieme agli architetti Pier Carlo Bontempi e Davide Dutto.

È il più grande del mondo, otto ettari di terreno, e nasce a Fontanellato da una promessa fatta da Ricci nel 1977 allo scrittore argentino Jorge Luis Borges, affascinato da sempre dal simbolo del labirinto come metafora della condizione umana. La vastissima collezione d’arte di Franco Maria Ricci è ospitata nel Museo. Ad oggi comprende oltre 500 opere, dalla grande scultura del ’600, con Bernini, Foggini, Merlini, a quella neoclassica; da nature morte con teschi all’epoca di Napoleone, dalla pittura romantica e popolare dell’800 alle eleganze di epoca Déco. E ancora da Ligabue a Carracci sino alla sua preziosissima e rarissima Jaguar degli anni ’60.


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