L’eccellenza della materia prima viene confermata dai grandi liutai della storia: Amati, Guarneri del Gesù e Antonio Stradivari. L’eccellenza della lavorazione e del “suono naturale” che si produce da queste tavole armoniche di design lo garantisce Fabio Ognibeni della ditta Ciresa, fondata in Italia nel 1952, che è considerato uno tra i massimi esperti internazionali del legno di risonanza. Da questo lavoro infatti nascono i componenti sonori (le tavole armoniche appunto) per i migliori pianoforti, arpe, violoncelli, chitarre, dei costruttori di tutto il mondo.
Da questa grande esperienza sono nate alcuni anni fa le “Opere Sonore”, un brevetto unico al mondo che sfrutta le proprietà naturali del legno (come un vero strumento musicale) per riportare al suono acustico naturale, la musica digitale o analogica proveniente da ogni tipo di sorgente audio (dischi vinile, cd o dvd, iPod o tv e altro).
Vi sono anche conferme scientifiche, con misure di laboratorio eseguite dal Prof. Angelo Farina del Dipartimento di ingegneria acustica dell’Università di Parma, che ha messo a confronto la musica eseguita con un violino reale, con lo stesso brano riprodotto su un’Opera Sonora, ottenendo due diagrammi quasi identici su tutto lo spettro di frequenze, picchi armonici naturali compresi. “In un test di ascolto alla cieca, sarebbe impossibile distinguere quale sia il violino e quale l’Opera Sonora” dice Farina nella sua relazione.
Questi straordinari pezzi di artigianato italiano sono esposti oggi a Milano nel contesto degli eventi collaterali di Expo 2015 ma è aperto anche un punto di ascolto a Tokyo, nel quartiere centrale di Roppongi. Un esemplare del modello “Euterpe” dall’ottobre scorso suona la musica per Andrea Bocelli nella sua casa in Toscana.
Evento straordinario per queste opere uniche al mondo si è tenuto a Times Square, nel cuore di New York. Al 5° piano del Marriott Marquis Hotel, ospitati nell’area espositiva del “Empire Dance Championship 2015” che si tiene nelle sale del centralissimo Hotel Marriott, sono stati esposti e visibili, o meglio udibili, alcuni pezzi, tra i quali l’America’s soul. Durante tutta l’esposizione si è potuto incontrare personalmente l’inventore di Opere Sonore, Fabio Ognibeni.
Innovazione e tradizione: il filo logico del concetto di Opere Sonore è legato al suono naturale degli strumenti musicali e all’ascolto dal vivo. La riproduzione sonora “hi-fi” fin dagli inizi ci ha imposto uno standard: le casse acustiche e gli altoparlanti con membrana vibrante (un tempo in cartoncino) realizzata oggi spesso in poliammide. Andremmo volentieri a un concerto in teatro sapendo che violoncelli, violini e pianoforte sono di plastica? Improbabile.
Ogni cultore del suono “dal vivo” e della musica (anche di generi diversi, Jazz, Pop, Blues, Classica) in un ascolto “live” vorrebbe avere i musicisti con strumenti reali, costruiti con materiali secondo la tradizione. È risaputo che la sensazione e l’emozione di un concerto “live” è lontana da ciò che ci offrono oggigiorno gli impianti hi-fi tradizionali.
Opere Sonore è un sistema naturale che offre una svolta a questo “limite acustico” che ci ha accompagnato per oltre 80 anni: veri strumenti musicali, capaci di “suonare” la musica (non riprodurla) dentro lo spazio in cui sono installati. Il ritorno al “live concert “in casa, portando con sé la storia e la tradizione italiana dell’arte costruttiva degli antichi strumenti, e di un legno famoso in tutto il mondo: l’abete di Fiemme, ovvero il legno degli Stradivari.