La vera forza dei grandi capolavori dell’arte umana, in tutte le sue diverse forme, è data dalla capacità di superare i confini del tempo e dello spazio, suscitando emozioni uniche e facendosi apprezzare anche a distanza di secoli e in tutto il mondo.
 
Un perfetto esempio del potere immortale dell’arte è stato offerto lo scorso mercoledì 7 maggio presso l’Istituto Italiano di Cultura di Los Angeles, che ha ospitato una magnifica esibizione di giovanissimi cantanti d’Opera di grande talento.
 
Accompagnati dalla pianista Judith Hansen, cinque studenti di Opera UCLA – Department of Musica, UCLA Herb Alpert School of Music hanno interpretato arie tratte da alcune delle più note opere di Giuseppe Verdi, da Rigoletto a Falstaff, da Otello a I Vespri Siciliani e Un Ballo in Maschera.
La serata è stata presentata dal direttore del programma Opera Studies della UCLA, Peter Kazares, e tra il pubblico erano presenti anche il professor Vladimir Chernov, baritono di origini russe e di fama internazionale, e il tenore argentino Carlos De Antonis.
 
Nell’introdurre i vari brani, il Prof. Kazares ha evidenziato alcuni interessanti aspetti del percorso artistico di Verdi. Tra questi, le tematiche principali (la gelosia, il rapporto padre-figlia) ed in particolare il modo in cui opere giovanili e degli ultimi anni siano fortemente intrecciate attraverso parallelismi di ritmi e voci che definiscono l’evoluzione del personalissimo linguaggio verdiano, come nel caso del tema musicale che segna l’esplosione di gelosia nell’Otello e nel Falstaff.
 
A sorprendere e affascinare è stata soprattutto l’intensità dell’esibizione, che ha messo in luce non solo la complessità dell’arte operistica in termini di abilità vocali, recitazione e presenza scenica, ma anche la passione e l’impegno necessari per cogliere e padroneggiare l’aspetto linguistico-culturale delle opere di Giuseppe Verdi.
 
Il baritono di origini slovene Jure Počkaj e le soprano Terri Richter, Danielle Palomares, Jana McIntyre e Vanessa Vasquez sono giovani americani di circa 20 anni che hanno dedicato quasi metà delle loro vita allo studio della voce e dell’Opera, e attraverso di esso hanno anche imparato a conoscere ed apprezzare la cultura, la tradizione musicale e la lingua del nostro paese. Grazie a loro, e a tanti altri come loro, il ricco patrimonio artistico italiano continua a mantenersi vivo, tramandandosi alle nuove generazioni e diffondendosi all’estero.
 
Come sottolineato dal direttore reggente dell’Istituto, Massimo Sarti, nel suo discorso introduttivo, la collaborazione con UCLA Opera così come con altre istituzioni locali rappresenta una componente fondamentale proprio ai fini di tale promozione e, pertanto, dev’essere costantemente rinnovata.
 
Il concerto dal titolo Verdi’s Costumes Come to Life è stato organizzato nell’ambito delle celebrazioni per il bicentenario della nascita del grande compositore italiano e ispirato all’esposizione di costumi e bozzetti di scena dal Teatro dell’Opera di Roma, ancora in mostra presso la Galleria Spazio Italia dell’IIIC fino al prossimo 28 maggio.
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