“Vedi Napoli e poi muori” – “See Naples and die”: an Italian saying of unknown origin and authorship perfectly represents what visiting Naples might mean to many. There is nothing else worth seeing, comparatively speaking, more than the beauty and the uniqueness of such city.
This mix of colours, cultures, and characters has been caught by photographer Flavio Loreto and her camera, in one single day. While in the usual rush of the daily life, people in Naples became the main subject of photos that give a different point of view of normality.
From the Basso Napoletano to the Vesuvio volcano seen from Largo San Martino, from a flower shop to Bar del Professore, twenty-five pictures are part of the “One Day in Naples” exhibit, presented at the Istituto Italiano di Cultura in April and on view at Spritzer’s Caffe in Alameda from May 18.
Flavia, what does photography mean to you?
“My passion for photography started when I was living in Rome, during my last year at high school. I was taking photos of schoolmates and family. Quickly, I realized that photography was more than a hobby. I needed to discover and understand the world through my lenses. I was spending a lot of time with my full manual camera walking around the suburbs of Rome or the popular street markets like Portaportese. Ordinary people were the main subject of my pictures. The need to share a connection with people and my curiosity for their lives were the first motivations of my photography.”
Born and raised in Rome, Flavia moved to San Francisco in 2016 after twenty years spent in Germany, working as a photographer. Photography is not only Flavia’s passion, but also her way of relating to the world and people around, to express emotions and feelings. While she started taking photos as a teenager, later she builts connections with set photographers of Cinecittá Studios in Rome: that was the moment when Flavia understood the importance of telling stories through photos.
Why did it inspire you?
“After 20 years living in Germany, I suddenly felt thirsty for Italian emotions and warmth. I was looking for the sun and the Mediterranean Sea, for passion and history. All these things inspired to make a portrait of this magical city. Moreover, I had never been in Naples before. It represented for me an exotic adventure in a city which combines reality and magic.”
Then the idea of “A Day in Naples” Exhibition…
“I took photos in Naples in only one day, in February last year. It was my first time in this city of excesses and contradictions. I used my camera to try to learn and understand Naples, following my emotions and my curiosity. Starting from the Vomero Hill, taking the steps down of Via Pedamentina, walking through the Spanish Quarters, Piazza del Plebiscito I arrived at the Bay of Naples where the Mediterranean Sea balances the threatening presence of the Vesuvius. In my pictures, you can see the sacred and the profane living together, the hopelessness in the eyes of a peddler, the perfection of Piazza del Plebiscito, the passion of the Neapolitans, the strong colors on a gray winter day.”
Naples has been dominated by the Romans, the Byzantines, the Normans, and the Swabians, but it also had Islamic and Spaniards’ influences: home to one of Europe’s most important universities, palaces, streets, churches, and villas make of Naples one of the most astonishing cities in Italy, and probably in the world.
Why is Naples so special for photographers?
“Naples is like a movie set where fiction and reality blend together. You have the beautiful and the terrifying. There is no better place for creating fantastic, opulent stories or shooting a journalistic coverage about Naples’ tragedies.”
What’s the best comment about the exhibition that you will never forget?
“I heard many positive comments about my pictures. The feedback that mostly impressed me came from a lady looking at my exhibit. She said she could feel my love for Naples through my photos and that it is amazing that, in only one day, I captured the true, deep emotions of the city.”
What’s the next project?
“I love to spread Italian culture and show the beauty of our country to the people in the Bay Area. I will keep exhibiting photos of “A Day in Naples” in several locations in the Bay Area, starting from Alameda. I am also very excited to be part of a mixed media book project, sponsored by the Italian Ministry of Foreign Affairs, which employs photography and writing. It will be a book about portraits of Italian scientists and professionals in the Bay Area.”
Is it something that can be replicated with any other city?
“I have many ideas about the coverage of Bay Area aspects that mostly impressed me when I moved to California, like San Francisco’s strong extremes. Of course, I also want to cover my wonderful hometown, Rome, in a future exhibition and keep on spreading different aspects of the Italian culture through my photography.”
Flavia Loreto will host a “Caffè con autore” (A coffee with the author) on Saturday, May 20 from 3 to 5pm at Spritzer’s Caffe (734 Central Ave, Alameda) where the photos will be exhibited from May 18 for four weeks.
“Vedi Napoli e poi muori”. Un detto italiano di origini e paternità sconosciute rappresenta perfettamente quello che per molti Napoli può significare. Non c’è nient’altro meritevole di essere visto, in termini comparativi, più della bellezza e dell’unicità di questa città.
La miscela di colori, culture e personaggi sono stati catturati dalla fotografa Flavia Loreto e dalla sua macchina fotografica, in un solo giorno. Colta nella solita corsa della vita quotidiana, la gente di Napoli è stata il soggetto principale di fotografie che danno un punto di vista diverso della normalità. Dal basso napoletano al vulcano Vesuvio visto da Largo San Martino, dal negozio di fiori al Bar del Professore, venticinque foto sono parte dell’esposizione “Un giorno a Napoli” presentata all’Istituto Italiano di Cultura in aprile e in mostra allo Spritzer’s Caffe di Alameda dal 18 maggio.
Una delle foto della mostra fotografica “un giorno a Napoli” di Flavia Loreto
Flavia, cos’è per lei la fotografia?
La mia passione per la fotografia è cominciata quando vivevo a Roma, durante il mio ultimo anno di liceo. Facevo fotografie a compagni di scuola e familiari. Presto ho capito che la fotografia era più di un hobby. Avevo bisogno di scoprire e capire il mondo attraverso le mie lenti. Ho passato molto tempo con la mia macchina fotografica totalmente manuale a camminare nei sobborghi di Roma o nei mercati popolari come Portaportese. Le persone comuni erano il soggetto principale dei miei ritratti. Il bisogno di condividere un legame con le persone e la mia curiosità per le loro vite sono state le prime motivazioni della mia fotografia.
Nata e cresciuta a Roma, Flavia si è trasferita a San Francisco nel 2016 dopo venti anni trascorsi in Germania, a lavorare come fotografa. La fotografia non solo è la passione di Flavia, ma anche il suo modo di relazionarsi con il mondo e le persone attorno, di esprimere emozioni e sentimenti.
Se cominciò a fare fotografie da adolescente, più tardi costruì rapporti con fotografi di set degli Studios di Cinecittá a Roma: quello è stato il momento in cui Flavia ha capito l’importanza di raccontare storie attraverso le fotografie.
Una delle foto della mostra fotografica “un giorno a Napoli” di Flavia Loreto
Perché Napoli l’ha ispirata?
Dopo 20 anni vissuti in Germania, mi sono sentita improvvisamente assetata di emozioni italiane e di calore. Stavo cercando il sole e il Mar Mediterraneo, per passione e storia. Tutte queste cose mi inspirarono a fare un ritratto di questa città magica. Inoltre, non ero mai stata prima a Napoli. Per me ha rappresentato un’avventura esotica in una città che combina realtà e magia.
Poi l’idea della mostra “Un giorno a Napoli”…
Ho fatto fotografie a Napoli in un solo giorno, nel febbraio dell’anno scorso. Era la mia prima volta in questa città di eccessi e contraddizioni. Ho usato la mia macchina fotografica per cercare di imparare e capire Napoli, seguendo le mie emozioni e la mia curiosità. Cominciando dalla Collina del Vomero, scendendo giù lungo Via Pedamentina, attraversando i Quartieri Spagnoli e Piazza del Plebiscito, sono arrivata alla Baia di Napoli dove il Mar Mediterraneo bilancia la presenza minacciosa del Vesuvio. Nei miei ritratti, si possono vedere sacro e profano convivere, la disperazione negli occhi di un venditore ambulante, la perfezione di Piazza del Plebiscito, la passione dei napoletani, i colori forti in un grigio giorno d’inverno.
Napoli è stata dominata da Romani, Bizantini, Normanni e Svevi ma ha anche avuto influenze islamiche e spagnole: casa di una delle più importanti università d’Europa, palazzi, strade, chiese e ville fanno di Napoli una delle città più stupefacenti d’Italia, e probabilmente del mondo.
Una delle foto della mostra fotografica “un giorno a Napoli” di Flavia Loreto
Perché Napoli è così speciale per i fotografi?
Napoli è come il set di un film dove si mescolano fiction e realtà. Si ha il bello e il terrificante. Non c’è luogo migliore per creare storie fantastiche, opulente o fotografare un reportage giornalistico sulle tragedie di Napoli.
Qual è il miglior giudizio sull’esposizione che non dimenticherà mai?
Ho sentito molti commenti positivi sulle mie fotografie. La reazione che mi ha maggiormente entusiasmato è arrivato da una signora che guardava la mia esposizione. Disse che poteva sentire il mio amore per Napoli attraverso le mie fotografie e questo è stupendo se, in un giorno solo, ho catturato le emozioni vere, profonde, della città.
Una delle foto della mostra fotografica “un giorno a Napoli” di Flavia Loreto
Qual è il prossimo progetto?
Amo diffondere la cultura italiana e mostrare la bellezza del nostro Paese alle persone della Bay Area. Continuerò a mostrare le fotografie di “Un giorno a Napoli” in molti luoghi nella Bay Area, cominciando da Alameda. Sono inoltre molto entusiasta di essere parte di un progetto editoriale multimediale patrocinato dal Ministero italiano degli Affari Esteri che usa la fotografia e la scrittura. Sarà un libro sui ritratti di scienziati e professionisti italiani nella Bay Area.
C’è qualcosa che può essere replicato con qualche altra città?
Ho molte idee sulla copertura degli aspetti della Bay Area che mi hanno molto entusiasmato quando mi sono trasferita in California, come i forti contrasti di San Francisco. Certamente voglio anche coprire la mia meravigliosa città natale, Roma, con una futura esposizione e continuare a diffondere i diversi aspetti della cultura italiana attraverso la mia fotografia.
Flavia Loreto is originally from Rome and lived 20 years in Germany before moving to the Bay Area
Flávio Loreto ospiterà un “Caffè con autore” sabato 20 maggio dalle 3 alle 5 pm allo Spritzer’s Caffe (734 Central Ave, Alameda) dove le fotografie saranno in mostra dal 18 maggio per quattro settimane.
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