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Alighiero Boetti, Mappa 1989-94
Tornabuoni Arte rinnova il suo annuale appuntamento con la mostra antologica della sua collezione, proponendo una doppia apertura, quasi in contemporanea, nella sede fiorentina e in quella milanese. La collettiva Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2015 si è aperta nella sede di Firenze, in lungarno Benvenuto Cellini 3, e  nella sede di Milano, in via Fatebenefratelli 36. 
 
Per l’occasione è stato presentato il consueto catalogo delle opere con introduzione di Gino Pisapia. L’accurata selezione dal ricco e importante corpus di opere della galleria, conferma ancora una volta il costante lavoro di approfondimento sull’arte moderna e contemporanea che Tornabuoni Arte sta portando avanti da anni con passione e dedizione, attraverso mostre museali e grazie anche al lavoro delle gallerie di Milano, Forte dei Marmi, Portofino, Parigi e Crans Sur Sierre, tutte coordinate dall’elegante sede fiorentina.
 Mario Tozzi, Le petit déjeuner, 1924 

 Mario Tozzi, Le petit déjeuner, 1924 

 
Arte moderna e contemporanea. Antologia scelta 2015 è frutto di uno sguardo esperto su tutto il Novecento italiano e internazionale e sui movimenti artistici che lo hanno attraversato, grande punto di forza nelle raffinate scelte di Roberto Casamonti. E sfogliando questo catalogo, realizzato con rigore e sistematicità, se ne ripercorrono le tappe salienti e più significative. 
 
Sono presenti opere di grandi maestri europei quali Wassily Kandinsky con la sua arte concreta “presuntamente astratta”, così come l’artista stesso la definisce, e Marc Chagall con le eterne antinomie di Les amoureux aux fruits (1950) e dello splendido Chandelier sur le village (1968-70), ma anche Paul Klee e Picasso con Deux pigeons (1960), dipinto che riassume in sé diversi aspetti del maestro spagnolo, e i surrealisti Juan Mirò e Max Ernst.
 
Fra gli italiani in collezione, spiccano Giorgio Morandi con una Natura morta (1941), classico esempio della sua trasfigurazione della realtà oggettuale, e un Paesaggio del 1932, altro tema fondamentale della sua vicenda artistica; Giorgio de Chirico, con le sue silenziose geografie metafisiche, ma anche Filippo De Pisis con gli slanci pittorici di un Jardin du Luxembourg (1933) accompagnati dalla metafisica ante litteram di Mario Tozzi con Le petit déjeuner (1924) e Il pittore (1931) e da veri e propri capolavori di Felice Casorati, Ottone Rosai e Massimo Campigli. L’arte di Marino Marini è testimoniata qui da due esempi di pittura che, nonostante i legami sotterranei con la scultura, dimostra tutta la sua vigorosa autosufficienza.
 
Non mancano i rappresentanti dei più importanti movimenti artistici italiani dal Gruppo Nucleare con Enrico Baj e Piero Manzoni, di cui Bottoni, un “catrame” del 1956/57, al gruppo Azimuth con Dadamaino e Enrico Castellani, a cui Tornabuoni Arte ha già dedicato due splendide antologiche, al Gruppo Uno con Giuseppe Uncini. E troviamo capolavori di Lucio Fontana e Alberto Burri.
 
In questa incredibile raccolta, Tornabuoni Arte si sofferma anche e con rinnovata attenzione sulle ultime tendenze teorizzate nel secondo Novecento, come l’Arte Povera di Kounellis, Ceroli, Calzolari, Pistoletto, Zorio. 
 
Agli splendidi Pascali e Boetti, di cui si segnala Mappa 1989-94, uno dei suoi capolavori più straordinari, fanno seguito gli esponenti dalla Transavanguardia, con Mimmo Paladino, Francesco Clemente e Nicola De Maria. 
 
Questo viaggio nell’arte contemporanea prosegue ancora con figure internazionali di primo piano, come Basquiat, Bill Viola, presente in mostra con il video The Encounters della serie Mirage (2012), e Vanessa Beecroft, con le sue riflessioni sulla rappresentazione della bellezza e del corpo femminile.
 
In totale viene presentata una selezione di circa cento opere tra le più significative del catalogo 2015. 
Alcuni dei pezzi più importanti dell’esposizione fiorentina approderanno subito dopo nella sede di Milano, tutte le opere saranno comunque itineranti e verranno mostrate, nel corso del prossimo anno, nelle diverse sedi di Tornabuoni Arte. 
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