Saint Cono's procession, in Naso. Photo: SIGNORINO FOTOGRAFI

Born Joanne Stefani Germanotta, Lady Gaga was raised in Manhattan, but her melodramatic excess and sense of the theatrical baroque might spring from her Sicilian cultural matrix.

Her grandfather came from Naso, a small, isolated, aristocratic town with 4,000 residents only an hour away from Messina.

Lady Gaga, born Joanne Stefani Germanotta, has roots in Naso, where her grandfather came from (Photo: Dreamstime)

“If it is true that Lady Gaga has such a strong connection to Sicily, she should visit Naso,” says Carmen Caliò, municipal secretary of Naso. The eccentric singer left a piece of her heart in Milan instead: during a concert, her new-found cousins were shown as a spectacle of dancing lights. “Maybe she should care more about her village of origin if she is truly tied to her roots,” Caliò insists.

The procession dedicated to Saint Cono, patron saint of Naso, takes place on the first of September. Photo: SIGNORINO FOTOGRAFI

Naso civil registration lists three branches of the Germanotta family starting in the 1800s when the census began. “The Germanottas all lived in the hamlet of Cresta,” explains Marisa Paternò, civil registration officer of Naso. “Here in town we don’t know which branch of the family is really related to Lady Gaga,” Marisa notes. But on Jan. 18, the celebrity dedicated a Milanese show to her Sicilian cousins. “Today I met them for the first time,” she said on stage. “They came from Sicily to see me. I am thinking about how my grandparents abandoned such a beautiful place and all the sacrifices they made. Being here makes me feel I have made them proud.”

But the inhabitants of Naso say they don’t know those claimant cousins, an elderly gentleman named Giuseppe Germanotta from Milazzo, who showed up with companion Maria. Locals found the story enigmatic and a little suspicious. Even the Mayor Daniele Letizia seemed perplexed. Maria, however, was seen more than once at the Naso town hall, probably to conduct genealogical research.

“Also in 2012 there were some Germanottas who claimed kinship with Lady Gaga,” says Marisa. “They made journalists believe that. But the entire story was mendacious because Lady Gaga’s grandfather Antonino Germanotta left for America while the claimants’ grandfather lived in Naso all his life,” she says.

Saint Cono, was born in Naso in 1139. Foto: SIGNORINO FOTOGRAFI

“And by the way all three branches had an Antonino Germanotta,” Marisa notes, including her branch of the family. Marisa’s mother, Rosa Germanotta, descends from one of the three branches. “My grandfather Calogero’s half-brother was called Antonino and migrated to US,” she reveals.

In 2012 the mayor asked the singer for support after a major landslide. “But maybe she never got that message carried in the Italian press,” says Marisa, who would like to hear from Lady Gaga’s father. “So we all understand better.”

On a daily basis, Marisa conducts genealogical research on behalf of various persons in the US. “A few days ago, some came from Milwaukee, Pennsylvania, to see the original birth certificates of their grandparents. They were so thankful, and had tears in their eyes. You can’t imagine what I feel every time,” she says. “Two days ago, another person sent me an orchid with a card saying: you have been a flower to me like this flower I send.” Naso is a solitary garden. The name is of Greek origin and a Greek-Arabic combination that translates as giardino solitario and isola felice.

“Art could transform the entire economy of this place filled with opulence,” says Caliò.

Two-minutes by car from the busy seaside resort of Capo D’Orlando, Naso faces the Aeolian Islands, one of the most historically intriguing archipelagos. When Caravaggio left Milan for Rome at age 20, he initially gained employment with the Nasitano painter Lorenzo Carli.

“We hold records of Carli’s certificate of baptism,” she says with pride.“There are visible traces of his work all over.” In the mother church, the chapel of the rosary is regarded as one of the least-known treasures, remaining obscure because it is a location with a Templar connection. The chapel’s carvings depict symbols revered by the Knight Templars such as the shell, the pomegranate, the pine cone and the eight-pointed star. Visitors are astounded that such a mysterious site can exist in such an isolated setting.

“We believe Naso was on the path of the Templars,” says Caliò. “Certainly, we have proof of the presence of the Knights Hospitaller of St. John of Jerusalem. They took care of the sick at the Ospedale dei Bianchi,” she says.

Another chapel within the Ecclesia Matrix is said to hold a piece of the true cross of Christ. The precious relic is brought in procession on the occasion of the Jubilee Year. San Cono, a Basilian monk born in Naso in 1139, is the patron saint. “When he died at 97 on a Good Friday, the bells rang by themselves,” she says. His relics – the skull and left forearm – are kept in the Temple Saint Cono’s catacombs. They are carried in procession along with a bust of the saint on Sept. 1. He protects against ear and nose ailments. He was depicted with dark skin as he were “scuro in volto,” because he was giving a threatening look to the Moors who could never invade the town.

Naso is a great hidden spot. Shouldn’t Lady Gaga find out? “The mayor is available to confer honorary citizenship on her,” says Caliò.

Nata Joanne Stefani Germanotta, Lady Gaga è cresciuta a Manhattan, ma il suo eccesso melodrammatico e il senso teatrale del barocco potrebbero derivare dalla sua matrice culturale siciliana. Suo nonno veniva da Naso, una piccola isolata e aristocratica città con 4.000 residenti a solo un’ora di distanza da Messina.

“Se è vero che Lady Gaga ha un legame così forte con la Sicilia, dovrebbe visitare Naso”, dice Carmen Caliò, segretaria generale del Comune di Naso. L’eccentrica cantante ha invece lasciato un pezzo del suo cuore a Milano: durante un concerto, i suoi cugini ritrovati sono stati mostrati come uno spettacolo di luci danzanti. “Forse si dovrebbe preoccupare di più del suo villaggio di origine se è veramente legata alle sue radici”, insiste Caliò.

L’anagrafe civile di Naso elenca tre rami della famiglia Germanotta a partire dall’800 quando iniziò il censimento. “I Germanotta vivevano tutti nella frazione di Cresta”, spiega Marisa Paternò, addetta all’anagrafe civile di Naso. “Qui in paese non sappiamo quale ramo della famiglia sia realmente legato a Lady Gaga”, osserva Marisa. Ma il 18 gennaio, la celebrità ha dedicato uno spettacolo milanese ai suoi cugini siciliani. “Oggi li ho incontrati per la prima volta”, ha detto sul palco. “Sono venuti dalla Sicilia per vedermi. Sto pensando a come i miei nonni hanno abbandonato un posto così bello e a tutti i sacrifici che hanno fatto. Essere qui mi fa sentire di averli resi orgogliosi”.

Ma gli abitanti di Naso dicono di non conoscere questi presunti cugini, un anziano signore di nome Giuseppe Germanotta di Milazzo, che si è presentato con la compagna Maria. La gente del posto ha trovato la storia enigmatica e un po’ sospettosa. Anche il sindaco Daniele Letizia è sembrato perplesso. Maria, tuttavia, è stata vista più di una volta nel municipio di Naso, probabilmente per condurre ricerche genealogiche.

“Anche nel 2012 ci sono state alcuni Germanotta che hanno rivendicato la parentela con Lady Gaga”, dice Marisa. “Lo hanno fatto credere ai giornalisti. Ma l’intera storia è stata mendace perché il nonno di Lady Gaga, Antonino Germanotta, è partito per l’America, mentre il nonno dei presunti parenti ha vissuto a Naso per tutta la vita”, dice.

“E tra l’altro tutti e tre i rami avevano un Antonino Germanotta”, nota Marisa, compreso il suo ramo della famiglia. La madre di Marisa, Rosa Germanotta, discende da uno dei tre rami. “Il fratellastro di mio nonno Calogero si chiamava Antonino ed emigrò negli Stati Uniti”, rivela.

Nel 2012 il sindaco ha chiesto il sostegno del cantante dopo una grossa frana. “Ma forse non ha mai ricevuto questo messaggio affidato alla stampa italiana”, dice Marisa, che vorrebbe sentire il padre di Lady Gaga. “Così tutti capiremmo meglio”.

Su base giornaliera, Marisa conduce ricerche genealogiche per conto di varie persone negli Stati Uniti. “Qualche giorno fa, alcuni arrivarono da Milwaukee, Pennsylvania, per vedere i certificati di nascita originali dei loro nonni. Erano così grati e avevano le lacrime agli occhi. Non potete immaginare cosa provo ogni volta”, dice.

“Due giorni fa, un’altra persona mi ha mandato un’orchidea con una cartolina che diceva: sei stata un fiore per me, come questo fiore che invio”.

Naso è un giardino solitario. Il nome è di origine greca ed è una combinazione greco-araba che si traduce in giardino solitario e isola felice.

“L’arte potrebbe trasformare l’intera economia di questo luogo pieno di opulenza”, dice Caliò. A due minuti di macchina dall’affollata località balneare di Capo D’Orlando, Naso si affaccia sulle Isole Eolie, uno degli arcipelaghi più intriganti della storia. Quando Caravaggio lasciò Milano per Roma all’età di 20 anni, inizialmente cominciò a lavorare con il pittore nasitano Lorenzo Carli. “Conserviamo i registri del certificato di battesimo di Carli”, dice con orgoglio. “Ci sono tracce visibili del suo lavoro dappertutto”.

Nella chiesa madre, la Cappella del Rosario è considerata uno dei tesori meno conosciuti, rimasto oscuro perché è un luogo con una connessione templare. Le incisioni della cappella raffigurano simboli riveriti dai Cavalieri Templari come la conchiglia, il melograno, la pigna e la stella a otto punte. I visitatori sono sbalorditi dal fatto che un sito così misterioso possa esistere in un contesto così isolato.

“Riteniamo che Naso fosse sulla via dei Templari”, dice Caliò. “Certamente, abbiamo la prova della presenza dei Cavalieri Ospedalieri di San Giovanni di Gerusalemme. Si sono presi cura dei malati all’Ospedale dei Bianchi “, dice.

Si dice che un’altra cappella nella Chiesa Matrice abbia un pezzo della Vera Croce di Cristo. La preziosa reliquia venne portata in processione in occasione dell’Anno Giubilare.

San Cono, monaco basiliano nato a Naso nel 1139, è il santo patrono. “Quando morì a 97 anni il Venerdì Santo, le campane suonarono da sole”, dice. Le sue reliquie – il teschio e l’avambraccio sinistro – sono custodite nelle catacombe del Tempio di San Cono. Sono portati in processione insieme a un busto del santo il 1° settembre. Protegge contro i disturbi dell’orecchio e del naso. Era dipinto con la pelle scura come se fosse “scuro in volto”, perché rivolgeva uno sguardo minaccioso ai Mori affinchè non invadessero mai la città.

Naso è un grande luogo nascosto. Lady Gaga non dovrebbe scoprirlo? “Il sindaco è pronto a conferirle la cittadinanza onoraria”, dice Caliò.


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