Dopo oltre due anni di lavori, è stato riaperto il rinnovato Museo dell’Arciconfraternita della Misericordia di Firenze. Lo spazio espositivo si trova al quarto piano della storica sede di piazza Duomo e occupa 14 stanze distribuite su circa 600 metri quadri. Nel percorso sono racchiuse le testimonianze di sette secoli di attività, di committenze artistiche, lasciti e donazioni fino a oggi solo parzialmente visibili al pubblico perché conservate in uffici e archivi. 
 
L’esposizione comprende circa 80 pezzi, molti dei quali appositamente restaurati, tra manoscritti, quadri, stemmi, arredi e manufatti dell’artigianato fiorentino. Le sale sono suddivise tra tematiche legate alla storia di Firenze e a quella dell’antica Confraternita, testimoniando un legame che affonda le radici nel 1244.
 
Tra i principali dipinti custoditi spiccano: il San Girolamo Penitente di Pietro Annigoni, il Cristo fra dottori, di Dirck Van Baburen, il Ritorno del figliuol prodigo di Valentin De Boulogne (sarà prestato al newyorkese Metropolitan e al Louvre di Parigi), e il contemporaneo La beatitudine di Elisabeth Chaplin. Ci sono una Croce stazionale della bottega del Giambologna, due terracotte (Gesù Bambino e San Giovannino) della bottega Della Robbia, sculture di Francesco Collina che rappresentano San Sebastiano.
 
 
 
 
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