Castel San Vincenzo è un comune italiano di 501 abitanti della provincia di Isernia in Molise. È il più importante comune molisano del Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise.

Sul suo territorio si trova la famosa abbazia di San Vincenzo al Volturno. Qui, la lettura degli affreschi eseguiti nella cripta, è cosa quanto mai complessa. Stando al senso complessivo della raffigurazione, il ciclo figurativo è permeato della profonda influenza che sulla cultura del monastero ebbero la figura dell’abate Ambrogio Autperto ed i suoi studi sulla Apocalisse di S. Giovanni. Una mano distesa, simboleggiando l’Eterno, allude all’origine della luce che proviene dall’unica finestrella. Squarciando le tenebre della cripta, che rappresentano quelle dello spirito, simboleggia il rivelarsi della Verità. Sul fascio della luce è Cristo seduto in trono sul globo del mondo, in veste di Pantokrator, ovvero signore del tutto. Segue l’Incarnazione del Verbo in Cristo, che apre la porta alla salvazione dell’uomo, e il Giudizio Finale. 

Il paesaggio coperto da vecchi vigneti e oliveti, è dominato dal lago di Castel San Vincenzo, un invaso artificiale realizzato sul finire degli anni Cinquanta per scopi idroelettrici.

Il lago occupa una superficie di 6,140 km² ed ha una capacità utile di 10 milioni di metri cubi. Le acque che alimentano il lago provengono principalmente dai torrenti della Montagna Spaccata nei vicini comuni di Alfedena e Barrea. Le acque di questi torrenti alimentano le centrali Enel di Pizzone, di Rocchetta a Volturno e di Colli a Volturno. Seppure artificiale, il lago è ben armonizzato con il paesaggio circostante di montagne e boschi.

Il Museo della Fauna Appenninica, ufficialmente aperto nell’agosto del 1997, offre ai suoi visitatori l’intero campionario della preziosa fauna delle Mainarde. La sua apertura si deve alla tenacia del naturalista Oscar Caporaso, a cui si deve la raccolta della collezione ornitologica ed entomologica.

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