Finalmente è arrivata la bella stagione ed è tempo di uscire di casa! Passeggiate in montagna, primi bagni al mare, soprattutto nel sud Italia, dove il sole sembra aver già portato l’estate. Non mancano le gite per le campagne e le colline, che mostrano un’infinità incredibile di verdi: neanche il più attento pittore saprebbe riprodurli tutti. Purtroppo non sempre si vive in un luogo immerso nella natura. Quindi, chi vive in città, deve trovare delle alternative che lo soddisfino. Ma le soluzioni non mancano! 
 
Prendete per esempio chi vive a Milano o si è recato qui per l’Expo. Ammaliati in un primo momento dai palazzi d’epoca, l’atmosfera fashion che si respira per le strade, dalla sensazione di movida appena cala il buio, prima o poi si sentirà l’esigenza di staccare da questo ritmo caotico ed affascinate.  Non vi preoccupate: la soluzione è a portata di metropolitana. 
 
La città di Milano ha una serie di parchi nel centro cittadino, che vengono letteralmente presi d’assalto nella bella stagione sia dai turisti che dai milanesi, in cerca di un po’ di relax. Uno di quelli scenograficamente più piacevoli, è Parco Sempione. Questa macchia verde nel centro cittadino si protende dal Castello Sforzesco alla piazza dell’Arco della Pace. La fermata metropolitana? Cairoli o Cadorna, linea rossa e verde. Il centralissimo Parco Sempione è un microcosmo attivo. Ospita spesso gruppi che si riuniscono per fare ginnastica con componenti delle più svariate età: denominatore comune il voler godere dell’aria aperta. Si potrà vedere un gruppo di persone armate di scarpe da tennis cariche  e motivate. Chi sono? I corridori di gruppo, che si incontrano qui per allenarsi e passare del tempo insieme condividendo l’interesse comune in previsione delle varie maratone, fra cui la locale Stramilano che si svolge indicativamente ogni marzo. Incontrerete sicuramente chi, invece, preferisce correre solo: questa seconda tipologia di corridori è riconoscibile dalle cuffiette nelle orecchie e l’espressione di chi non vuole essere disturbato. 
 
Siete pigri e sicuramente non fate parte di questo gruppo? Non disperate! Parco Sempione è meta di altre tipologie di persone e sicuramente potrete riconoscervi in qualcuna di queste. Se guardate verso il prato incontrerete chi, per rilassarsi, ama l’ozio: eccoli stesi a crogiolarsi al sole dormicchiando, ascoltando musica, parlando o leggendo un bel libro. Altri saranno seduti  più compostamente sulle panchine. Elemento comune? A sudare e muoversi non ci pensano proprio! Per i sentieri che tagliano i prati, ecco spuntare i passeggini e bimbi dal passo incerto: l’entusiasmo di imparare a camminare è galvanizzante e i loro sorrisi confermano la soddisfazione della conquista. 
 
Noi umani non siamo però gli unici frequentatori di Parco Sempione: in questa macchia di verde si trovano le farfalle e gli insetti, gli uccellini, e le rondini, che dai nidi sotto il tetto del Castello Sforzesco svolazzano allegre fra le fronde. Su alcuni alberi sono talmente numerose, che il loro cinguettare sembra quasi un concerto. Poi all’improvviso si azzittisco e di colpo si alzano tutte in volo. Senza una spiegazione apparente. Sul piccolo lago del parco le anatre galleggiano pacificamente, facendo finta di non vedere il resto della popolazione umana. 
Un gruppo di giovani, poco distante suona tamburelli e ride allegramente. Sotto le fronde del salice, una coppia di adolescenti rimane in silenzio abbracciata, solo i loro cuori si sentono battere all’unisono. Ecco l’emozione del primo appuntamento e forse del primo bacio. Quanti ne deve aver visti questo salice piangente! 
 
Questo parco, realizzato nel XIX secolo sul modello dei parchi inglesi, è circondato da edifici e monumenti importanti: dal Castello Sforzesco all’Arco della Pace fino all’Arena, alla Triennale e all’Acquario civico. In pochi chilometri c’è un vero e proprio  itinerario turistico da non perdere. Oltre alle manifestazioni legate alle attività fisiche, spesso, appena fuori del parco, verso l’arena, è possibile trovare attrazioni  per i bambini, mangiare un panino veloce ai chioschi o un gelato più elaborato al bar Bianco, che sorge proprio in mezzo al parco: d’estate se si ha occasione di fare la pausa pranzo in questo locale, si ha a sensazione di essere in vacanza. 
 
Una passeggiata in Parco Sempione può portarvi al ponte delle sirenette, che i milanesi di un tempo chiamavano le  sorelle Ghisini, in quanto le statue erano realizzate in ghisa.  Questo ponte originariamente era  sui Navigli  e  fu spostato in  Parco Sempione. Un  pezzo storico: questo fu il primo ponte in metallo costruito in Italia. Perché spostarlo? Semplicemente perché il naviglio su cui si trovava fu chiuso e reso una via di traffico, come molti canali in Milano. Il ponte, pezzo storico del tessuto urbano, trovò così la sua nuova locazione. 
 
Cala la sera e il parco chiude. Rimangono solo le anatre, le farfalle e appare sporadica qualche lucciola. Le rondini sono tornate sotto il tetto del castello. In lontananza si sente la musica dell’Old Fashion, locale notturno di fianco alla Triennale. Quì nel verde, tutto dorme e tace, l’uomo oramai è lontano e tutto ritorna alla natura, almeno fino a quando le primi luci dell’alba non illumineranno ancora i fili d’erba bagnati dalla rugiada e i cancelli del parco verranno aperti, annunciando una nuova giornata.
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