“C’è un’amicizia antica tra Usa e Italia che va anche alle origini della nostra unità nazionale, si è sviluppata nel corso del tempo e da sette decenni è strettissima, piena di collaborazione, di momenti importanti”, ha ricordato il presidente della Repubblica italiana Sergio Mattarella incontrando la comunità italiana all’ambasciata italiana di Washington dopo essere stato ricevuto dal Presidente degli Stati Uniti d’America, Barack Obama allo Studio Ovale della Casa Bianca.
In un colloquio durato un’ora e quaranta, mezz’ora più del previsto, in cui il presidente Usa ha voluto precisare che “L’Italia è la sua tappa preferita in Europa” e che con Mattarella, “primo presidente siciliano”, c’è un’affinità personale, “Siamo – ha detto Obama – tutti e due professori di diritto costituzionale”, si è parlato di immigrazione come problema globale, Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti (Ttip) da concludere entro l’anno per avvicinare le differenti velocità di crescita tra i due continenti, scacchiere internazionale e partecipazioni militari nel contrasto al terrorismo internazionale.
Per il presidente Obama tra Washington e Roma “i legami non potrebbero essere più stretti ed è straordinaria la collaborazione che abbiamo su una vasta gamma di problemi nel mondo”.
Nel suo secondo giorno di visita istituzionale negli Usa, Mattarella ha poi partecipato ad una colazione offerta dal Vice Presidente degli Stati Uniti d’America Joe Biden. Poi, a Capitol Hill, ha avuto un colloquio con il Presidente della Camera dei Rappresentanti, Paul Ryan, e con la Minority Leader, Nancy Pelosi, insieme ad una rappresentanza bipartisan e bicamerale della leadership del Congresso. Infine ha incontrato una rappresentanza della Italian American Congressional Delegation.
Oggi, mercoledì 10 febbraio, sarà a New York: a Palazzo di Vetro il Capo dello Stato avrà colloqui con il Presidente dell’Assemblea Generale, Mogens Lykketoft e con il Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki-moon. Si recherà quindi alla sede della Rappresentanza permanente d’Italia presso l’Onu per incontrare i funzionari italiani delle Nazioni Unite. Nel pomeriggio visiterà il Ground Zero e il Memoriale dell’11 settembre per poi trasferirsi al Museo Guggenheim dove incontrerà la comunità italiana.