“Questo è un giorno importante per Matera, per l’Italia. Per l’Europa, che dimostra di saper riconoscere e valorizzare le sue culture. Giorno di orgoglio per i materani, per la Basilicata; e per i tanti che hanno contribuito a progettare, a rendere vincente, a inverare qui la ‘Capitale della cultura europea 2019’. Giorno di orgoglio per l’Italia che vede una delle sue eccellenze all’attenzione dell’intero Continente”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte, è intervenuto alla cerimonia inaugurale di Matera Capitale Europea della Cultura 2019.
“La cultura – ha detto – costituisce il tessuto connettivo della civiltà europea. Non cultura di pochi, non cultura che marca diseguaglianza dei saperi, e dunque delle opportunità, ma cultura che include, che genera solidarietà; e che muove dai luoghi, dalle radici storiche.
L’idea di Europa si fonda, in misura fondamentale, sul valore riconosciuto alla cultura delle sue genti. Le scoperte scientifiche, la poesia, il pensiero filosofico, la vivacità letteraria, le arti, l’urbanistica hanno dato origine a modelli di vita. Pur nelle sue specifiche e importanti diversità, il nostro Continente è stato capace di dare al mondo un grande patrimonio condiviso di civiltà e di risorse, tanto da far risultare nella storia, e tuttora, indispensabile il suo contributo protagonista per il futuro stesso della intera comunità umana.
Matera – ha detto ancora il capo dello Stato durante la cerimonia inaugurale – è un esempio di quanto l’Europa debba alla preziosa originalità di luoghi così straordinari e ricchi di fascino. Di quanto la fatica e il genio di una comunità siano riusciti a produrre, e si coglie anche il legame con un cammino più grande, quello dei popoli europei, orientato da valori comuni; da una cultura che è sempre più feconda e che ha consentito a tutti noi europei di compiere passi decisivi verso la libertà, la pace, il benessere.
La città dei Sassi che, nell’immediato dopoguerra, teneva insieme la sua struggente bellezza e condizioni di estrema povertà, la stessa Matera è la realtà che l’Italia offre, oggi, all’Europa per mostrare come la storia, anche la più antica, possa aiutarci ad aprire le porte di un domani migliore. Matera, già definita dall’Unesco patrimonio dell’umanità, sarà per quest’anno immagine dell’Europa, perché ha dimostrato di saper ripensare le sue origini, di dar loro nuovo valore”.
Il presidente della Repubblica ha così indicato la via da percorrere: “Il proposito è di ‘sfruttare il potere della cultura per la coesione sociale e il benessere’. In linea con questa indicazione, abbiamo il dovere di ‘sostenere la creatività’, le ‘relazioni culturali internazionali’ e di investire sul potenziamento di quella rete di conoscenza e di formazione, di innovazione e di lavoro, che sola può offrire al Continente un destino all’altezza dell’attesa dei i suoi popoli. A cominciare dalle generazioni più giovani”.
A fronte dell’invito a scoprire il ricchissimo calendario di eventi culturali preparato per il 2019, Mattarella ha concluso ringraziando il territorio e la sua gente: “Matera è un simbolo del Mezzogiorno italiano che vuole innovare e crescere, sanando fratture e sollecitando iniziative. Matera è simbolo anche dei vari Sud d’Europa, così importanti per il Continente, perché nel Mediterraneo si giocheranno partite decisive per il suo destino e per quello del pianeta”.