La bella Sicilia! Quando si parla di questa regione sovvengono alla mente i limoni gialli ed enormi che le piante regalano generosamente, l’immagine dei templi di Agrigento, il vociare dei mercati di Palermo, i cannoli siciliani e le coste lambite da un mare meraviglioso. Eppure esistono realtà così speciali ed uniche, che rendono ancora più bella la Sicilia: queste località, forse meno note al grande turismo,  sanno regalare il fascino di paesaggi tradizionali e il sapore della vera autenticità.
Facciamo allora un salto a Marzamemi.

Geograficamente parlando siamo a  pochi chilometri  da Pachino, località famosa per il suo pomodoro, eccellenza gastronomica italiana. Questo villaggio, che conserva ancora l’antico sapore di una volta, è in provincia di Siracusa, raggiungibile atterrando a Catania e poi affittando un auto. La distanza tra Catania e il borgo è di circa 100 chilometri.

Marzamemi è in stretta relazione con la sua terra e con il mare. Appena giunti si respira l’aria salmastra e le immagini che subito colpiscono, sono legate alla pesca: ecco la garanzia di aver trovato un luogo dove una bella mangiata di pesce è sicuramente un’esperienza da fare. La scelta fra i prodotti freschi è vasta, ma merita di essere assaggiata la bottarga locale su un piatto di pasta fumante e la ventresca di tonno fresco.
Basta accomodarsi in uno dei locali e aver voglia di deliziare il palato con questa specialità locale, fra le tante a base di tonno. Se invece si vuole fare uno spuntino, una rosticceria del paese permette l’asporto: questo locale è ricco di finger food tipico siciliano!

Esistono oggi realtà aziendali che esportano il tonno, tipico prodotto della zona, conservandolo in vetro e aromatizzandolo con limone e olio d’oliva. Se per caso vi trovaste in questo paese, non dimenticatevi di assaggiare sul posto la specialità,  sorseggiando del buon vino locale oppure quello delle uve coltivate sulle pendici dell’Etna. In passato, la tonnara di Marzamemi era una delle più attive della Sicilia. Oggi che il paese vede nel turismo la sua maggiore  risorsa, la tonnara, con la sua splendida struttura originaria della dominazione araba e rivista poi nel corso dei secoli dalle successive dominazioni, ospita manifestazioni culturali e artistiche enfatizzate dalla unicità della location.

Marzamemi racchiude il suo fascino nei vicoli stretti, dove ci si perde per goderne il fascino nella sua integrità. Le case basse dai colori chiari che tendono ad un beige caldo, con i mattoni a vista, il vociare continuo degli abitanti e dei turisti che si disperde nell’aria, sono il miglior biglietto da visita.

Alcune delle case più caratteristiche sono quelle che appartenevano ai pescatori, originarie del 1600 e ristrutturate nel 1752: oggi sono disabitate. Non da meno è la “casa del forno” che un tempo ospitava, come dice il nome, l’enorme forno che serviva tutto il paese. Le massaie preparavano l’impasto del pane a casa e poi lo portavano lì a cuocere.

Il borgo è diventato una nota località turistica tanto che nei mesi di luglio e agosto si possono incrociare tante persone che giungono fino a lì per trascorre le vacanze. In questo periodo ovviamente, l’affitto di un appartamento è molto più alto, quindi se non si è amanti della folla, ci si potrà godere meglio questo paese tradizionale a giugno e a settembre o attardarsi fino ad ottobre e novembre, perché la Sicilia, anche in autunno avanzato, regala delle temperature piacevoli.

Saranno le spiagge splendide di questa parte della costa della Sicilia, sarà il buon cibo, il calore del sole, i paesaggi che si imprimono nella mente e nel cuore o la cordialità delle persone, sta di fatto che questo borgo in estate è molto frequentato e il suggerimento, a chi volesse andarvi è, sia in alta che in bassa stagione, di prenotare con un certo anticipo per avere una maggiore possibilità di scelta dell’alloggio e un prezzo più vantaggioso.
Per il resto, una volta giunti a Marzamemi, basterà abbandonarsi al piacere di godere paesaggi ancora genuini  e di conoscere una zona della Sicilia che ha davvero molto da regalare.


Receive more stories like this in your inbox