“Che cosa raccontano le parole e le frasi e le linee? Ci dicono del mondo materiale e delle idee immateriali. Parlano delle cose e degli oggetti; soprattutto degli oggetti, quelle cose solide che ti vengono gettate davanti (dal latino ob-jectum) che ti impicciano e che ti ingombrano e con le quali devi fare i conti…Le parole di Marina Gasparini… stanno sugli oggetti, intorno agli oggetti, e raccontano progetti gettati avanti nel futuro”. (Francesca Rigotti: Parole, oggetti, fili: una lettura filosofica del lavoro artistico di Marina Gasparini).
Inaugurata a Bologna la mostra personale dell’artista Marina Gasparini “Walks and Words”.
Nata dalla combinazione di attività artistica e letteratura, la serie Quando e la serie Cura, realizzate nel 2009 in occasione di una personale presso la galleria Corraini a Mantova e ora riesposte nella loro interezza, raggruppano panorami domestici in tessuto di piccole dimensioni. Le frasi e i discorsi, che nella realtà si dissolvono immateriali nello stesso momento e luogo in cui nascono, sono ora “cuciti addosso” agli oggetti che li circondano, attraverso il ricamo che diventa traccia tangibile della frammentazione del pensiero, mentre le immagini catturate durante il girovagare domestico o nei parchi, diventano la pagina e il territorio su cui tracciare progetti installativi che saranno realizzati in seguito in Italia e all’estero.
Marina Gasparini nata a Gabicce Mare (Pesaro Urbino). Vive a Bologna dove insegna nel corso di Design Grafico dell’Accademia di Belle Arti di Bologna. Ha insegnato e tenuto workshops nelle Accademie di Venezia, Ravenna, Salamanca, Istanbul, Lisbona, e presso i Musei di Oulu (FI), Modena, presso La Biblioteca di Merano, il Civic Art Center di Galesburg (Illinois) e presso Rino- Pro a Omachi city, Giappone.