‘L’essenziale’ è vincere Sanremo – Marco Mengoni sbanca il Festival dell’italianità
 
Podio tutto maschile per l’edizione numero 63 del Festival della canzone italiana di Sanremo. Marco Mengoni, in testa sin dal primo dei cinque giorni lungo cui si è snodata la gara più classica e famosa dedicata al bel canto nazional-popolare, ha vinto non solo nelle preferenze del pubblico ma anche nello share. In più è stato selezionato, con la sua “L’essenziale”, a rappresentare l’Italia al prossimo Eurofestival, dove la gara è un maxitelevoto tra gli artisti di tutti i Paesi europei.
 
Al 2° posto si è piazzato il grup-po di Elio e le storie tese: “La canzone mononota” musicalmente elaborata e dal testo giocoso, si è aggiudicata anche il Premio della Critica e il riconoscimento del-l’Orchestra per il miglior arrangiamento. Il gruppo dei torinesi Modà ha conquistato il 3° posto con “Se si potesse non morire”. 
 
Premiati due uomini, entrambi pugliesi, anche nella categoria giovani: primo posto ad Antonio Maggio, con “Mi servirebbe sapere”, che ha faticato non poco a nascondere l’emozione ritirando la statuetta del leone con la palma. Premio della critica, invece, al 24enne Renzo Rubino con un testo sull’amore gay nella canzone “Il postino (amami uomo)”.
 
Ma al di là delle canzoni, tra satira politica (condizionata dalle regole pre-elettorali), personaggi più o meno noti a far da corollario, comicità da palinsesto popolare, contestatori e fischi da copione, modelle e ospiti internazionali, intrattenimento leggero ma pure di qualità se è vero che la coppia di presentatori Fazio-Littizzetto, ha sbancato lo share e bruciato ogni precedente record degli ascolti, il Festival ha rinnovato la tradizione dell’italianità più classica. 
 
Parlandone, si ripete sempre “perchè Sanremo è Sanremo”. Come dire che l’appuntamento canoro dell’anno è un contenitore con tutto e il contrario di tutto, criticabile quanto apprezzabile, vecchio e nuovo, intelligente e superfluo. Un pò  come l’Italia.
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