The story of Luxottica is the epitome of the American Dream but it happened in Italy. It is the largest eyewear-producing company in the world and, more likely than not, your own glasses are a Luxottica product, if you think it owns iconic brands like Persol, Ray-Ban, Vogue, and produces for Prada, Miu Miu, Chanel, Burberry, Armani, Dolce & Gabbana, Tiffany, Versace, and Valentino. And if you get your glasses in Target or Sears, well, those are made by Luxottica, too.
Luxottica was born from the dream of one man, Leonardo Del Vecchio – Milanese, class 1935. His beginnings weren’t easy: his father, who was a vegetable street vendor, died before Leonardo was born leaving the family in poverty, so much so he had to spend seven years of his childhood in an orphanage. As a teen, Del Vecchio became an apprentice in a workshop producing metal components: that’s when he discovered a passion for design and engraving, reason for which he soon began following evening courses at the prestigious Brera Academy of Fine Arts, in Milan.
In 1958, Del Vecchio had his first solo exhibit, where he presented his own eyewear components. Only three years later, in 1961, thanks to the financial help of two wealthy clients, he transferred his workshop and store – which counted 14 employees – to a small Alpine village in Veneto, Agordo. The choice wasn’t made by chance, because Veneto was already known as an important hub for the development and commerce of Italian craftsmanship, especially jewelry.
Del Vecchio never studied economy, but he soon understood the importance of producing everything in-house or, to say it like a businessperson would, using vertical integration: it was an epiphany, which also marked the moment when the name itself of the company, Luxottica, was created. No name could be better for a company producing eyewear, as lux means “light” in Latin, and ottica means “optics” in Italian.
The 1960s were a time of great expansion, where more and more productive skills were added to the company’s portfolio, including the processing of metals and plastic. By producing everything in-house, Luxottica managed to offer the market high-quality products at incredibly competitive prices.
Leonardo continued to build his vision of a fully independent company, that could take care of its products from beginning to end, with the acquisition of Italian distribution company Scarrone in 1974. By the early 80s, Luxottica was well-established in Italy and began moving considerable steps towards international expansion by opening its first international office in Germany, in 1981. In 1988, it signed the first of many prestigious licensing agreements with Armani. By the mid-1990s, one-third of Luxottica’s yearly sales came from sunglasses, so it made total sense to acquire Persol, a famous Italian sunglasses producer and, crucially, to invest in a different form of advertisement, specifically oriented towards the world of fashion and trends.
Between the end of the 1990s and the early 2000s, Luxottica continued its growth, by signing production agreements with Bulgari (1996), Ferragamo and Ungaro (1998), Chanel (1999), Prada and Versace (2003). In 2000, Luxottica entered the Milan stockmarket and in 2011, Leonardo Del Vecchio, that poor child from Milan, who had to spend most of his childhood in an orphanage, was listed by Forbes as the second richest man in Italy, after another self-made Italian, Michele Ferrero.
If you thought that Del Vecchio and Luxottica would be content with their immense success, you’d be mistaken, because the 2010s saw the company develop and expand further: in 2014, Luxottica began collaborating with Intel, to develop wearable optical technologies, setting a foot into a near future made of fashionable, wearable high-tech products.
In 2017, it joined forces with French high-quality lens producer Essilor, creating EssilorLuxottica. Today, Luxottica counts around 9,000 stores worldwide and employs more than 80,000 people. In 2019, its revenue was around 11,000 billion dollars: not bad for what started as a small workshop with just over ten employees.
Leonardo Del Vecchio died in June 2022, at the age of 87.
La storia di Luxottica è l’epitome del sogno americano, ma è avvenuta in Italia. È la più grande azienda produttrice di occhiali al mondo e, molto probabilmente, i vostri occhiali sono un prodotto Luxottica, se pensate che possiede marchi iconici come Persol, Ray-Ban, Vogue e produce per Prada, Miu Miu, Chanel, Burberry, Armani, Dolce & Gabbana, Tiffany, Versace e Valentino. E se comprate i vostri occhiali da Target o Sears, beh, anche quelli sono prodotti da Luxottica.
Luxottica è nata dal sogno di un uomo, Leonardo Del Vecchio, milanese, classe 1935. I suoi inizi non furono facili: il padre, venditore ambulante di verdure, morì prima che Leonardo nascesse lasciando la famiglia in povertà, tanto che dovette trascorrere sette anni della sua infanzia in un orfanotrofio. Da adolescente, Del Vecchio divenne apprendista in un’officina che produceva componenti metallici: fu allora che scoprì la passione per il disegno e l’incisione, motivo per il quale iniziò presto a seguire corsi serali presso la prestigiosa Accademia di Belle Arti di Brera, a Milano.
Nel 1958, Del Vecchio ha tenuto la sua prima mostra personale, dove ha presentato i suoi componenti per occhiali. Solo tre anni dopo, nel 1961, grazie all’aiuto finanziario di due facoltosi clienti, trasferisce il suo laboratorio e il suo negozio – che contava 14 dipendenti – in un piccolo paese alpino del Veneto, Agordo. La scelta non fu casuale, perché il Veneto era già conosciuto come un importante polo di sviluppo e commercio dell’artigianato italiano, in particolare della gioielleria.
Del Vecchio non ha mai studiato economia, ma ben presto ha capito l’importanza di produrre tutto in casa o, per dirla come un imprenditore, di utilizzare l’integrazione verticale: fu un’epifania, che segna anche il momento in cui nasce il nome stesso dell’azienda, Luxottica. Non c’è nome migliore per un’azienda che produce occhiali, visto che lux significa “luce” in latino e poi c’è ottica.
Gli anni ’60 furono un periodo di grande espansione, in cui vennero aggiunte sempre più competenze produttive al portafoglio dell’azienda, tra cui la lavorazione dei metalli e della plastica. Producendo tutto internamente, Luxottica riuscì a offrire al mercato prodotti di alta qualità a prezzi incredibilmente competitivi.
Leonardo continuò a costruire la sua visione di un’azienda completamente indipendente, in grado di occuparsi dei suoi prodotti dall’inizio alla fine, con l’acquisizione della società di distribuzione italiana Scarrone nel 1974. All’inizio degli anni ’80, Luxottica era ben consolidata in Italia e iniziò a muovere notevoli passi verso l’espansione internazionale aprendo il suo primo ufficio in Germania, nel 1981. Nel 1988, firma il primo di molti prestigiosi accordi di licenza con Armani. A metà degli anni Novanta, un terzo delle vendite annuali di Luxottica proveniva dagli occhiali da sole, per cui era assolutamente sensato acquisire Persol, un famoso produttore italiano di occhiali da sole e, soprattutto, investire in una forma di pubblicità diversa, specificamente orientata al mondo della moda e delle tendenze.
Tra la fine degli anni Novanta e i primi anni Duemila, Luxottica continua la sua crescita, siglando accordi di produzione con Bulgari (1996), Ferragamo e Ungaro (1998), Chanel (1999), Prada e Versace (2003). Nel 2000, Luxottica entra in borsa a Milano e nel 2011 Leonardo Del Vecchio, quel povero bambino milanese che aveva dovuto trascorrere gran parte della sua infanzia in un orfanotrofio, viene inserito da Forbes nella lista degli uomini più ricchi d’Italia, dopo un altro italiano che si è fatto da sé, Michele Ferrero.
Se pensavate che Del Vecchio e Luxottica si sarebbero accontentati del loro immenso successo, vi sbagliate, perché gli anni 2010 hanno visto l’azienda svilupparsi ed espandersi ulteriormente: nel 2014, Luxottica ha iniziato a collaborare con Intel, per sviluppare tecnologie ottiche indossabili, mettendo un piede in un futuro prossimo fatto di prodotti high-tech alla moda e indossabili.
Nel 2017 ha unito le forze con il produttore francese di lenti di alta qualità Essilor, creando EssilorLuxottica. Oggi Luxottica conta circa 9.000 negozi in tutto il mondo e impiega più di 80.000 persone. Nel 2019, il suo fatturato è stato di circa 11.000 miliardi di dollari: non male per quello che è iniziato come un piccolo laboratorio con poco più di dieci dipendenti.
Leonardo Del Vecchio è morto nel giugno 2022, all’età di 87 anni.
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