La spiaggia sabbiosa e i lidi attrezzati per i turisti di ogni età (Ph Luisella Planeta Leoni da Pixabay)
L’equazione vacanza = mare + sole, nonostante si parli tanto di destagionalizzazione del turismo, vale ancora per molte persone. E allora ecco qua alcune proposte per un divertente soggiorno sulla costa romagnola, da sempre ritenuta un “divertimentificio” per grandi e piccini.
 Il litorale che si affaccia sul Mar Adriatico, reso famoso dal regista Federico Fellini, ma anche dalla poesia di Giovanni Pascoli e dalle canzoni di Casadei, va dalla foce del fiume Reno al promontorio di Fiorenzuola di Focara (frazione di Pesaro), che segna il confine della Romagna come regione storico-geografica. La costa attraversa la provincia di Ravenna, di Forlì-Cesena e di Rimini per terminare all’inizio della provincia di Pesaro-Urbino, di cui include l’estremità nord-occidentale.
È caratterizzata da spiagge ampie e sabbiose, con la presenza a nord di frequenti zone naturalistiche (valli e pinete), mentre a sud si è assistito, negli ultimi 30-40 anni, ad una progressiva cementificazione dovuta appunto al turimo. Dal dopoguerra in avanti, lo sviluppo del turismo in questa area è stato inarrestabile.
I centri più famosi e importanti della costa Romagnola da nord sono: Ravenna con Marina Romea, Lido di Dante, Lido di Classe, Lido di Savio, Cervia, Milano Marittima, Rimini, Riccione, Misano Adriatico, Cattolica e Gabicce Mare, ultima località prima del Promontorio di Fiorenzuola di Focara (dove finisce la Romagna come regione geografica e storica).
Ma tutto questo litorale non è sempre stato così, anzi…
Fino agli anni Trenta lo sfruttamento dell’area era limitato: le aree attrezzate (con stabilimenti balneari, ecc.) erano distanziate tra loro da km di spiagge libere. A partire dagli anni Cinquanta, tutto lo spazio disponibile è stato riempito.
Gli anni Sessanta sono il periodo in cui si consolida l’offerta turistica romagnola. Capitale del turismo balneare è Rimini, celebrata anche nei film dell’epoca.
Negli anni Ottanta inizia invece una fase involutiva: l’offerta non si rinnova, ripropone prodotti-vacanza ormai superati. Anche la mancata attenzione all’ambiente si fa sentire. Si verificano contemporaneamente due fenomeni negativi: l’aumento della cementificazione e l’aumento dell’inquinamento atmosferico. Ne risente la qualità dell’acqua: le cattive condizioni del mare non sono il miglior biglietto da visita dei lidi romagnoli.
A poco a poco, la Riviera romagnola perde attrattiva nei mercati europei, riducendosi a luogo privilegiato per il turismo nazionale. Alla fine del XX secolo, la quota delle presenze straniere è del 25%.
Nello stesso periodo avviene l’ascesa di Ravenna, città d’arte che custodisce tesori millenari. La città bizantina, con i suoi eventi culturali, attira nuovi turisti, compensando la perdita riminese.
Comunque vale ancora la pena di andare a divertirsi in luoghi come l’Aquafan di Riccione, il Delfinario o Italia in Miniatura di Rimini, Mirabilandia a Savio di Ravenna.
Per alloggiare due proposte: l’Hotel Corallo a Marina Romea e l’hotel Roma a Riccione. (http://www.hotel-corallo.com/. http://www.hotelroma.it/)

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