Sarà aperta fino al 15 ottobre a Macerata la mostra “Le macchine di Leonardo da Vinci. La conoscenza quale principio di ecumenismo e di pace”, promossa dall’Associazione Arte per le Marche con il patrocinio del Comune, della Provincia e di altri 17 comuni marchigiani.
 
L’esposizione, dedicata a padre Adalberto Galassi, maceratese missionario in Tanzania a dieci anni dalla morte (testimone di pace attraverso il dialogo interreligioso che con operose relazioni umane ha consolidato la fama della sua città di provenienza come città della Pace e della Cultura), propone venti riproduzioni in legno tratte dai disegni originali del grande scienziato e artista italiano, realizzate in scala 1:1 dal maestro Giorgio Cegna, decano dell’Accademia di Roma e dell’Accademia di Belle Arti di  Macerata.
 
In mostra anche due Codici di Leonardo, custoditi nella biblioteca Mozzi-Borgetti di Mace-rata: “Il codice Trivulziano” (1478–1490) e “Il codice sul volo degli uccelli” (1505–1506), che fanno parte delle edizioni nazionali dei manoscritti e disegni di Leonardo da Vinci, a cura della Commissione Vinciana nominata dal Presidente della Repubblica.
 
La mostra è stata preceduta da una presentazione in Comune a cura del prof. Giorgio Cegna e di Vittorio Galassi del Comitato pro-missioni Kabiti di padre Galassi. L’assessore comunale ai Beni culturali Stefania Monteverde ha parlato del va-lore della conoscenza come strumento di dialogo e di pace che illustri maceratesi, a cominciare da Matteo Ricci (pioniere delle missioni cattoliche in Cina nel XVI secolo) hanno saputo por-tare nel mondo. L’assessore pro-vinciale alle Politiche giovanili e sociali, Leonardo Lippi, ha invece evidenziato il grande interesse didattico e formativo del-l’esposizione, rivolta in particolare alle scuole.
 
I macchinari esposti vanno dal mulino con l’ingranaggio a lanterna, a vari sistemi di trasmissione del movimento, dal-l’aliante alla meridiana, dalla prova d’ala con cui Leonardo si proponeva di sperimentare la portata dell’ala ad un progenitore di elicottero. 

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