Scientific innovation or inventions may not be the first thing coming to mind in relation to the Bel Paese. No offense to the many Italian scientists, from Trotula to Galileo, all the way to Rita Levi Montalcini, Margherita Hack, and Renato Dulbecco, who changed the game in their disciplines throughout the centuries, but when thinking about Italian geniality, it is to art – in all its forms – the mind usually runs to.
For this reason, many may not be aware that Italian creativity is behind some pretty popular inventions, some of which we use on an everyday basis: we can thank Italian minds for barometers and thermometers, for banks and pianos, and even for those incredibly relaxing Jacuzzi bathtubs the luckiest among us have in their bathrooms.
Let’s start with the Italian genius par excellence, Leonardo da Vinci: quirky and mysterious, Leonardo is the mind behind early prototypes of helicopters, cars (check the Codex Atlanticus f. 812r for it), parachutes, and, according to some, even bicycles. That would be more than enough to demonstrate his limitless geniality and creativity, yet, in a twist design of the best steampunk saga, out comes another incredible invention from his collection of memorabilia: the robot. Yes, you read it right, Leonardo left us detailed designs to create robots. As for the already mentioned ante-litteram car, projects for a knight and lion automatons can be found in the Codex Atlanticus. The first was eventually built, following Leonardo’s own indications, of course, in 2002 by NASA scientist Mark Rosheim; the latter, coeval sources tell us, was constructed in Florence and then sent to Lyon to honor the arrival in the city of King Francis I. It was the year 1515 and, sources continue, the robot lion could walk perfectly.
It is also an Italian we can thank if, today, we are able to predict the weather on any given day. It was 1643 and the mind behind it all was that of Evangelista Torricelli, a student of Galileo Galilei himself. While working with mercury and air-tight tubes, Torricelli understood that atmospheric changes would cause the mercury to rise and fall inside the tubes: it was this initial observation that led him to create the first barometer, which he eventually perfected a few years later.
And think of Italy again the next time you change batteries to your remote control, as Alessandro Volta, born in 1745 on the beautiful Lake of Como so adored today by international VIPs, create it in 1800. The voltaic battery was the first instrument to produce a constant electric stream and was composed of copper and zinc poles immersed in diluted sulfuric acid. Knowing this, it comes as no surprise that the measuring unit for electricity itself, the volt, is named after good, old Alessandro.
Think of what you do every day: is there anything more common and natural than reading the newspaper and going to the bank? Probably not.
Speaking about banks may not be the best idea to warm up the conversation at your next dinner party, yet they are among the best-known Italian inventions. They were created in Tuscany between the late Middle Ages and the beginning of the Renaissance. Giovanni di Bicci de’ Medici founded the Medici family bank in 1397, but the most famous of them all, especially because it is still active today, is the Monte dei Paschi di Siena, which opened for the first time in 1472 and it is the oldest operating bank in the world.
Move further north, to yet another incredible part of Italy, the Venetian Lagoon, to find the first newspaper. It was the year 1556 when the local government began publishing updates about the events and the news of the area on a monthly basis. Maybe more like a current affairs magazine than a daily, yet the first example of anything of the sort.
Every music lover or musician will adamantly define the most fundamental and amazing of all Italian inventions: the piano. Now, before the piano, there were other instruments reminiscent of it, the clavichord and the harpsichord, the strings of which were plucked with hooks to produce sounds.
Bartolomeo Cristofori, however, was not satisfied and put his creativity and musical knowledge at work to create a different type of instrument, with strings that were no longer plucked, but hit by little hammers covered in leather. This allowed producing higher quality, more refined sounds. We were in the early 1700s and, admittedly, it took the good part of the 18th century to perfect this new instrument, called the “pianoforte” or, more simply, the piano. By the end of the 1700s, the piano had become the best friend of musicians and performers all around Europe.
Last but not least, Jacuzzis! The creation of the ultimate relaxation contraction is, to be honest, a joint affair between Italy and the United States. Candido Jacuzzi, who had emigrated from Italy to the other side of the Atlantic seeking fortune, had a son with a serious form of rheumatoid arthritis. It was in the attempt to help his child find some relief from pain that Jacuzzi created the first hydro-massage. It is strange to think of this quintessential symbol of VIP status and five stars resorts as a medical device, but that is, indeed, what it was created as.
The Bel Paese is home to creativity and genius, not only in the fields of the arts, then: science, economics, and everyday life have been at the root of plenty of made-in-Italy inventions, as exemplified in the few paragraphs above. Truly, there is always something more to learn about a country than what is commonly known.
L’innovazione scientifica o le invenzioni potrebbero non essere la prima cosa che viene in mente in relazione al Belpaese. Nessuna offesa ai numerosi scienziati italiani, da Trotula a Galileo, fino a Rita Levi Montalcini, Margherita Hack e Renato Dulbecco, che hanno cambiato le carte in tavola nelle loro discipline nel corso dei secoli, ma quando si pensa alla genialità italiana è all’arte – in tutte le sue forme – che di solito corre il pensiero.
Per questo motivo, molti potrebbero non essere consapevoli che la creatività italiana è dietro alcune invenzioni piuttosto popolari, alcune delle quali usiamo su base giornaliera: possiamo ringraziare le menti italiane per barometri e termometri, per banche e pianoforti e anche per le Jacuzzi, quelle vasche da bagno idromassaggio incredibilmente rilassanti che i più fortunati di noi hanno nei loro bagni.
Cominciamo con il genio italiano per eccellenza, Leonardo da Vinci: eccentrico e misterioso, Leonardo è la mente dietro ai primi prototipi di elicotteri, automobili (controllare Codex Atlanticus f. 812r), paracaduti e, secondo alcuni, perfino biciclette. Ciò sarebbe più che sufficiente per dimostrare la sua genialità e la sua creatività senza limiti, tuttavia, in un guizzo degno della migliore saga di Steampunk, esce un’altra incredibile invenzione dalla sua collezione di mirabilia: il robot. Sì, leggete bene, Leonardo ha lasciato progetti dettagliati per creare robot. Per quanto riguarda la già citata automobile ante-litteram, i progetti per automi di un cavaliere e di un leone si possono trovare nel Codice Atlantico. Il primo fu alla fine costruito, seguendo le indicazioni stesse di Leonardo, ovviamente, nel 2002, dal ricercatore della NASA Mark Rosheim; l’altro, ci dicono fonti coeve, fu costruito a Firenze e poi inviato a Lione per onorare l’arrivo in città di re Francesco I. Era l’anno 1515 e, dicono ancora le fonti, il robot leone poteva camminare perfettamente.
È sempre un italiano che possiamo ringraziare se oggi siamo in grado di prevedere il tempo in dato giorno. Era il 1643 e la mente dietro a tutto era quella di Evangelista Torricelli, uno studente di Galileo Galilei. Mentre lavorava con mercurio e tubi ermetici, Torricelli capì che i cambiamenti atmosferici facevano salire e scendere il mercurio dentro i tubi: è stata questa prima osservazione che lo ha portato a creare il primo barometro, che perfezionò alcuni anni dopo.
E penserete all’Italia la prossima volta che cambierete le batterie del vostro telecomando, visto che Alessandro Volta, nato nel 1745 sul bellissimo Lago di Como così adorato oggi dai vip internazionali, le creò nel 1800. La batteria voltaica fu il primo strumento per produrre un flusso elettrico costante ed è stata composta con poli di rame e zinco immersi in acido solforico diluito. Sapendo questo, non sorprende che l’unità di misura per l’elettricità stessa, il volt, abbia preso il nome dal caro vecchio Alessandro.
Pensate a ciò che fate ogni giorno: c’è qualcosa di più comune e naturale che leggere un giornale e andare in banca? Probabilmente no. Se parlare di banche potrebbe non essere l’idea migliore per avviare una conversazione durante la vostra prossima cena, sono però tra le più note invenzioni italiane. Furono create in Toscana tra il tardo Medioevo e l’inizio del Rinascimento. Giovanni di Bicci de’ Medici fondò la banca della famiglia Medici nel 1397, ma la più famosa di tutte, soprattutto perché oggi è ancora attiva, è il Monte dei Paschi di Siena, aperta per la prima volta nel 1472, è la più antica banca operativa nel mondo.
Muovendosi più a nord, in un’altra incredibile parte d’Italia, la Laguna veneziana, si trova il primo giornale. Era l’anno 1556 quando il governo locale cominciò a pubblicare aggiornamenti sugli eventi e sulle notizie della zona su base mensile. Forse più una rivista di attualità che un quotidiano, è però un primo esempio di qualcosa di simile.
Ogni amante della musica o musicista lo definirà certamente la più incredibile e fondamentale di tutte le invenzioni italiane: il pianoforte. Ora, prima del pianoforte, c’erano altri strumenti che lo ricordano, il clavicordo e il clavicembalo, le cui corde erano fissate con ganci per produrre suoni.
Bartolomeo Cristofori, però, non era soddisfatto e ha messo a disposizione la sua creatività e la sua conoscenza musicale per creare un diverso tipo di strumento, con corde che non erano più pizzicate, ma colpite da piccoli martelli coperti di cuoio. Questo ha permesso di produrre suoni di qualità più alta e più raffinati. Eravamo nei primi anni del XVIII secolo e, certamente, ci volle una buona parte del XVIII secolo per perfezionare questo nuovo strumento, chiamato “pianoforte” o, più semplicemente, piano. Alla fine del 1700, il pianoforte era diventato il migliore amico dei musicisti e degli artisti di tutta Europa.
Ultima ma non meno importante, la Jacuzzi! La creazione del massimo livello del rilassamento è, ad essere onesti, una partnership tra l’Italia e gli Stati Uniti. Candido Jacuzzi, che dall’Italia era emigrato dall’altra parte dell’Atlantico in cerca di fortuna, aveva un figlio con una grave forma di artrite reumatoide. Fu nel tentativo di aiutare il figlio a trovare sollievo dal dolore che Jacuzzi creò il primo idromassaggio. È strano pensare a questo simbolo quintessenziale dello status di vip e resort a cinque stelle come dispositivo medico, ma è per questo, in effetti, che è stato creato.
Il Bel Paese è terra di creatività e geni, non solo nei campi delle arti, dunque: la scienza, l’economia e la vita quotidiana sono alla base di molte invenzioni fatte in Italia, come esemplificato nei pochi paragrafi precedenti. In realtà, di un Paese c’è sempre qualcosa in più da sapere di quello che è comunemente conosciuto.