That's how a wine fountain looks like! (Photo: Aleksis15/Dreamstime)

Italy is famous for its saints: don’t they say we are a people of saints, sailors and poets? When you think of it, medieval pilgrims were the first tourists, you could almost say they inaugurated the long, successful era of Italian tourism themselves!

There are specific itineraries all along the peninsula that ancient and modern pilgrims follow: the most famous is, perhaps, the Via Francigenawhich connects Canterbury (UK), to Rome, but there are many ·others: along one of them, dedicated to Saint Thomas, you’ll find a very special fountain, created to offer refreshment and a moment of rest to trekkers and pilgrims. “What’s strange with that” – you may ask – “ there is nothing special about a fountain along a trekking route!” And you would be right if it wasn’t for the fact it isn’t water that pours out of it, but wine.

The Cammino di San Tommaso connects our capital, Rome, to the Abruzzo town of Ortona, where the relics of Saint Thomas Apostle – kept in the cathedral – are worshiped. To say it in more “biblical” terms, it joins the graves of Saint Peter and Saint Thomas. The itinerary, which is divided into 16 sections and can be completed in 16 days, has been promoted and endorsed by a not-for-profit organization, led by Dina Cespa and Luigi Narcisi. It is thanks to them that the fontana del vino di Ortona came into being. They were inspired by a similar one, that of the Botegas Irache that pilgrims can find in Estella, Navarra, along the Camino de Santiago de Compostela. Cespa and Narcisi’s idea was immediately embraced by local winemaker Nicola D’Auria, owner of one of the most prestigious wineries in Abruzzo, Cantina Dora Sarchese, while architect Rocco Valentini took care of the fountain project. The result is a fountain encased within a barrel large enough to contain a person, with a curious sentence engraved on its walls: “Bevi vino, che non sai donde sei venuto, sii lieto perché sai dove andrai,” which we can translate as “Drink wine, because you don’t know where you came from, but be happy because you know where you’re going.”

Walking a pilgrim route? What about a fountain with wine? (Photo: Lmeleca/Dreamstime)

The fontana del vino in Ortona was inaugurated on the 9th of October 2016, on the day when, traditionally, the harvest of Montepulciano Storico Nitae grapes ends. This isn’t your regular Montepulciano grapes, but a specially selected variety of ancient origins, which the people at the Dora Sarchese winery have been growing on a small, dedicated vineyard.

 Since then, all pilgrims and travelers who happen to stay or pass through Caldari – a small hamlet part of the Ortona commune – can enjoy a nice glass of red from the fountain, all year round. This is an important characteristic, which makes it unique. You see, there are, in fact, other wine fountains in Italy (even though the one in Ortona was the first to open): one in Marino (Rome), one in Carosino (Taranto) and one in San Floriano di Collio (Gorizia), but they are only open on special occasions, usually when local religious feasts take place. The fontana del vino in Ortona, on the other hand, is open 12 months a year, 7 days a week, with the same opening hours as the winery. 

If you’d like to have more information about the fountain, you can check out the Dora Sarchese winery website, at https://www.dorasarchese.it/. If you are interested in the Cammino di San Tommaso,  check out the association’s website at http://camminodisantommaso.org.

L’Italia è famosa per i suoi santi: non si dice forse che siamo un popolo di santi, navigatori e poeti? A pensarci bene, i pellegrini medievali sono stati i primi turisti, si potrebbe quasi dire che hanno inaugurato loro stessi la lunga e fortunata era del turismo italiano!

Lungo tutta la penisola esistono itinerari specifici che i pellegrini antichi e moderni percorrono: il più famoso è forse la Via Francigena, che collega Canterbury (Regno Unito) a Roma, ma ce ne sono molti altri: lungo uno di essi, dedicato a San Tommaso, si trova una fontana molto particolare, nata per offrire ristoro e un momento di riposo a escursionisti e pellegrini. “Che c’è di strano” – vi chiederete – “non c’è niente di speciale in una fontana lungo un percorso di trekking!”. E avreste ragione se non fosse che a sgorgare non è l’acqua, ma il vino.

Il Cammino di San Tommaso collega la nostra capitale, Roma, alla cittadina abruzzese di Ortona, dove si venerano le reliquie di San Tommaso Apostolo, custodite nella cattedrale. Per dirla in termini più “biblici”, unisce le tombe di San Pietro e San Tommaso. L’itinerario, suddiviso in 16 tappe e percorribile in 16 giorni, è stato promosso e sostenuto da un’associazione no profit, guidata da Dina Cespa e Luigi Narcisi. È grazie a loro che è nata la fontana del vino di Ortona. Si sono ispirati a una simile, quella di Botegas Irache che i pellegrini possono trovare a Estella, in Navarra, lungo il Cammino di Santiago di Compostela. L’idea di Cespa e Narcisi è stata subito accolta dall’enologo locale Nicola D’Auria, proprietario di una delle più prestigiose cantine abruzzesi, la Cantina Dora Sarchese, mentre l’architetto Rocco Valentini ha curato il progetto della fontana. Il risultato è una fontana racchiusa in una botte grande abbastanza da contenere una persona, con una curiosa frase incisa sulle pareti: “Bevi vino, che non sai donde sei venuto, sii lieto perché sai dove andrai”.

La fontana del vino di Ortona è stata inaugurata il 9 ottobre 2016, nel giorno in cui, tradizionalmente, termina la vendemmia delle uve Montepulciano Storico Nitae. Non si tratta della solita uva Montepulciano, ma di una varietà appositamente selezionata di origini antiche, che i collaboratori dell’azienda Dora Sarchese coltivano in un piccolo vigneto dedicato.

Da allora, tutti i pellegrini e i viaggiatori che si trovano a soggiornare o a passare da Caldari – piccola frazione del comune di Ortona – possono gustare un buon bicchiere di rosso di fontana, tutto l’anno. Questa è una caratteristica importante, che la rende unica. Esistono infatti altre fontane del vino in Italia (anche se quella di Ortona è stata la prima ad essere aperta): una a Marino (Roma), una a Carosino (Taranto) e una a San Floriano di Collio (Gorizia), ma sono aperte solo in occasioni particolari, di solito in occasione di feste religiose locali. La fontana del vino di Ortona, invece, è aperta 12 mesi all’anno, 7 giorni su 7, con gli stessi orari della cantina.

Se volete avere maggiori informazioni sulla fontana, potete consultare il sito web della cantina Dora Sarchese, all’indirizzo https://www.dorasarchese.it/. Se siete interessati al Cammino di San Tommaso, consultate il sito dell’associazione all’indirizzo http://www.camminodisantommaso.org/.


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