Photo: Alessandro Cristiano | Dreamstime.com

“Italian cuisine is tradition, quality, creativity, but also innovation, wellbeing, and sustainability.” With these words, Italian Ambassador to the US Mariangela Zappia introduced the sixth edition of the Week of Italian Cuisine in the World, an initiative promoted by the Ministry of Foreign Affairs and International Cooperation through a rich program of events taking place across the country. Her words stressed the focus of the 2021 edition: Italian cuisine between tradition, innovation, and sustainability. Ambassador Zappia emphasized American people’s passion for our food but, in particular, she underlined the role that food, cooking, and the agroindustry have in Italian-American bilateral relations, in a context where commercial exchange in 2021 has already surpassed the record-breaking results of 2019.  Export of Italian food and beverages to the US registered a growth of almost 30%. Indeed, we shouldn’t forget that the US is one of the greatest estimators of our tricolore a tavola, the second importer of Italian food products in 2021, with an increase of 17% between January and August.

“From the Mediterranean Diet, a nutritional model to follow according to doctors and researchers, to the art of Neapolitan pizzaiuoli, recognized by UNESCO as part of the world’s cultural patrimony, Italy – Ambassador Zappia continued – keeps being an inspiration in this sector, for the US and for the world.” But to be a model, one must have sturdy roots.

At the very heart of such a success lies our agriculture, which has become the “greenest” in Europe, with the highest number of organic produce producers (80,000), of DOP/IGP/STG recognized specialties (316), as well as more than 526 DOP/IGP wines and 5,333 traditional food products.

Thanks to these results, Italy’s agri-food sector didn’t only manage to come out successfully from the crisis caused by the pandemic, but it even increased its exports by 12%, for a total income that, if the trend continues, will reach 52 billion euro (almost 60 billion USD) – the highest amount ever recorded – by the end of the year. The estimate is based on ISTAT data on foreign trade during the first 9 months of the year, published to coincide with the Week of Italian Cuisine in the World, an event aimed at promoting Italy’s excellences in 110 states, through the country’s cultural and diplomatic network represented by Embassies, Consulates, Italian Institutes of Culture, ICE offices and Chambers of Commerce abroad.

This is the result of a lot of work –  especially if thinking it was reached when trade and commercial exchange were limited by the effects of the pandemic on the restoration industry, which heavily affected the consumption of Italian products and wines- but also for the diffusion of their imitations everywhere around the world.

From fake Parmigiano to imitations of Prosecco, counterfeiting Made in Italy products is worth 100 billion euro (around 112 billion USD), almost double the worth of Italy’s official food export numbers. Because of the Italian Sounding business, more than two in three “Italian” agro-food products are not Italian at all, Coldiretti, the country and Europe’s main organization of agricultural entrepreneurs, with more than 1.5 million members, states. This means that Italy has been losing plenty of work – some 300,000 positions, Coldiretti continues, and plenty of economic opportunities. Sadly, and more worryingly, the consumer misses on the healthiness typical of Italian products, which are not only authentic but also undergo severe quality controls. Low prices, on the other hand, translate more often than not in very poor-quality.

Prosecco is one of the many products that are often counterfeited Photo: Thomas Trompeter | Dreamstime.com)

Incidentally, the Covid-19 crisis brought about a healthy turn in the lives and choices of consumers, who have finally become more healthwise, often choosing products typical of the Mediterranean Diet.  “The global emergency caused by Covid-19 made people more aware about the strategic value of food, and about the necessity of quality and safety controls,” president of Coldiretti Ettore Prandini stated. Prandini also underlines we are talking about an award-winning resource, but that we must invest more to protect what he calls “Italy’s food domination.” Il Belpaese, Coldiretti explains, is the first European producer of rice, durum wheat, wine and a plethora of vegetables typical of the Mediterranean diet, such as tomatoes, eggplant, artichokes, fresh chicory, endive, celery, and fennel. The same can be said about fruit: from apples to pears, from cherries to grapes, from kiwi to hazelnuts, all the way to chestnut. Prandini underlines that “Italian Sounding became popular because there is a ‘hunger’  for Italian products around the world.  But today, he concludes, we mustn’t fight against fake Made in Italy for money, but for our health. Truth is that, more often than not, people don’t buy the wrong product for a matter of money, but for  lack of knowledge.”

“La cucina italiana è sinonimo di tradizione, qualità, creatività ma anche innovazione, benessere e sostenibilità”. L’Ambasciatrice italiana Mariangela Zappia ha presentato la sesta edizione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo, iniziativa promossa dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale con un ricco programma di eventi su tutto il territorio americano, sottolineando il focus dell’edizione 2021: la cucina italiana tra tradizione, innovazione e sostenibilità. Zappia ha ricordato la passione degli americani per il nostro patrimonio culinario ma soprattutto ha sottolineato il ruolo che cibo, cucina e agro-industria hanno nei rapporti bilaterali Italia-Usa, in un contesto in cui l’interscambio commerciale tra i due Paesi nel 2021 ha già superato i livelli record del 2019. Si registra una crescita vicina al 30% dell’export italiano per bevande e prodotti agroalimentari. Va ricordato infatti che tra i principali clienti del “Tricolore a tavola” ci sono gli Stati Uniti che si collocano al secondo posto con un incremento del 17% nel periodo gennaio-agosto 2021.

“Dalla Dieta Mediterranea, presa a modello da medici e ricercatori, all’arte tradizionale del ‘pizzaiuolo napoletano’ riconosciuta dall’UNESCO come parte del patrimonio culturale dell’umanità, l’Italia – ha continuato l’Ambasciatrice – continua ad ispirare gli Stati Uniti e il mondo intero anche in questo settore”. Ma essere un modello dipende dal poter vantare radici solide.
Alla base del successo c’è un’agricoltura che è diventata la più green d’Europa con la leadership europea nel biologico (80mila operatori) e il maggior numero di specialità Dop/Igp/Stg riconosciute (316), oltre a 526 vini Dop/Igp e 5.333 prodotti alimentari tradizionali.

L’agroalimentare italiano, forte di questi riconoscimenti e risultati, è uscito dalla crisi generata dalla pandemia persino rafforzato con un record nelle esportazioni che fanno registrare un balzo del 12% per un valore che a fine anno raggiungerà i 52 miliardi, il massimo di sempre, se il trend sarà mantenuto. La stima emerge sulla base dei dati Istat relativi al commercio estero nei primi nove mesi dell’anno, proprio in concomitanza con la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo che si tiene con l’obiettivo di promuovere le eccellenze del Belpaese in 110 nazioni tramite la rete di Ambasciate, Consolati, Istituti italiani di Cultura, uffici ICE e Camere di commercio all’estero.

Questo risultato però è frutto di tanto lavoro, soprattutto perché lo si è ottenuto nonostante le difficoltà indotte dagli stop agli scambi commerciali, dal lockdown nella ristorazione che ha pesantemente colpito il consumo di vini e prodotti italiani, ma anche per la diffusione di imitazioni in tutti i continenti. Dal falso parmigiano alle imitazioni del prosecco, l’agroalimentare che tarocca il Made in Italy ha superato i 100 miliardi di euro, quasi il doppio delle esportazioni di cibo italiano “ufficiale” nel mondo. Per colpa del fenomeno dell’Italian Sounding, più due prodotti agroalimentari tricolori su tre sono falsi, togliendo opportunità economiche e lavorative all’Italia, dice Coldiretti, l’associazione nazionale che con un milione e mezzo di associati è la principale organizzazione degli imprenditori agricoli a livello nazionale ed europeo che calcola in 300mila i posti di lavoro persi nella penisola. Ma cosa ben più grave è che il consumatore perde la salubrità caratteristica del prodotto italiano perché non solo è autentico ma arriva sul mercato soltanto dopo una lunga serie di controlli di qualità. Basso costo significa viceversa, un prodotto molto spesso davvero scadente.

Peraltro, proprio l’emergenza sanitaria ha generato una svolta salutista nei consumatori che hanno finalmente iniziato a privilegiare la scelta di prodotti alleati del benessere come quelli della dieta mediterranea. “L’emergenza globale provocata dal Covid ha fatto emergere una consapevolezza diffusa sul valore strategico rappresentato dal cibo e sulle necessarie garanzie di qualità e sicurezza” ha detto il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che l’Italia può contare su una risorsa da primato mondiale ma deve investire di più per difendere quella che non esita a definire “la sovranità alimentare” italiana. Il Belpaese, dice la Coldiretti, è il primo produttore Ue di riso, grano duro e vino e di molte verdure e ortaggi tipici della dieta mediterranea come pomodori, melanzane, carciofi, cicoria fresca, indivie, sedano e finocchi. E anche per quanto riguarda la frutta primeggia in molte produzioni importanti: dalle mele e pere fresche, dalle ciliegie alle uve da tavola, dai kiwi alle nocciole fino alle castagne.

Prandini sottolinea che “a far esplodere il falso è stata paradossalmente la “fame” di Italia all’estero con la proliferazione di imitazioni low cost ma oggi occorre lottare con forza contro il falso Made in Italy a tavola non tanto per “guadagnarci” di più ma proprio perché ne va della nostra salute. Il vero problema è che spesso si fanno acquisti “sbagliati” non tanto per pochi spiccioli di differenza ma per scarsa conoscenza.


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