Saint Patrick as depicted on a stained glass window in Junction City, Ohio. Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author: Nheyob. License: CC BY-SA 4.0

Dear Readers,

St. Patrick’s Day, which we celebrate on March 17th, has an Italian Connection.

In his autobiography, Confessions, written shortly before his death, the saint tells us that his father was a Roman official named Calpurnius. Calpurnius was an ancient Italic or Etruscan clan name. Julius Caesar’s wife was Calpurnia (daughters took the feminine form of the clan name).

Patrick was born in England around the year 385 A.D. Roman cities in England had shops and beautiful houses, so Patrick lived the good life for a while.

Across the sea in Ireland (Eire), things were not so good. Tribal kings were constantly feuding, and in the year 400 AD, a tribal king (Niall) attacked England. He took thousands of prisoners, including Patrick, for slaves. Soon the rich little Roman kid was forced to herd pigs and sheep, just a poor little slave boy far from home.

At 21 years old, after six years as a slave, he ran away. Walking many miles to the sea, he found a ship that took him back to England. By now, the Romans had been chased out; they were no longer the rulers, and the country was in ruins.

Patrick sailed across the channel and wandered through Europe, then on to Rome, and found that by the year 410 AD the center of all Roman power had been conquered as well.

His past was really dead, so he decided to go back to England to think, pray and live very quietly there while in prayer, he felt certain that God was calling him back to Ireland to bring all those tribes together and make Ireland a Christian land. But first, Patrick went to France and studied religion there for ten years.

In the year 432 AD, Pope Celestine made Patrick a Bishop and named him Patricius. Now, Bishop Patricius sailed for Ireland. The Irish people were not interested in Christianity and tried to stone him to death.

The Bishop and his men fled and found shelter for the night in a barn near the shore.

The barn belonged to a tribal king named Dichu. He thought the Bishop and his men were robbers and wanted to kill them. Patrick held out his hand and smiled, And a golden aura shone on his face. Dichu put down his weapon, his fierce dog stopped growling (according to legend), and Dichu became the first Christian in Ireland and the barn, the first church.

Patrick traveled all over Ireland. He always had a drummer with him. When he arrived at a village, the drummer would drum, and the people would come from their houses to listen to him.

Patrick showed them a shamrock, like a three-leafed clover. Patrick explained the idea of the Father, the Son and the Holy Ghost.

Bishop Patricius drummed the snaked out of Ireland and into the sea (according to legend), and built hundreds of churches. When he died on March 17 (between 461 and 492 AD), the Pope declared him a saint and had him buried on church grounds in Downpatrick, Ireland.

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Father’s Day in Italy is celebrated on March 19th, the Feast of St. Joseph. 

In the United States, we arbitrarily picked a day to honor our fathers. St Joseph represent a fine example of what fatherhood is supposed to be, as Joseph raised Jesus as his own son (conceived without sin).

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Tomie dePaola (1934-202) is the author every Grade school teacher and parent should reach for when any child in their care is age 5 and up. Among Tomie’s many wonderful books is one on St. Patrick but he also has many more with an Italian Connection like the Strega Nona Collection.

The people of Calabria in the hills of Italy all depend on Strega Nona for cures, and love potions. DePaola introduces this jolly, gentle character in Strega Nona: Her Story. In Strega Nona, her new assistant Big Anthony nearly drowns the village in spaghetti. Strega Nona begins to pass along her art to the baker’s daughter in Strega Nona’s Magic Lessons.

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The New Orleans Eleven, were murdered by a mob on March 14, 1891. Eleven Italian Americans were murdered although they were found innocent in a court of law, the mob considered them Mafiosi who assassinated the City’s crooked sheriff.

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Caruso in 1908 (Copyrighted work available under Creative Commons agreement. Author:Aimé Dupont Studio – This image is available from the United States Library of Congress’s Prints and Photographs division. License: Public Domain)

Enrico Caruso (1873-1921) had just turned twenty-two when he made his professional debut in Naples, in Domenico Morelli’s new opera “L’amico Francesco” on March 15, 1895. During the engagements that followed, mostly in provincial Italian theaters, he learned 16 major rolls in two years.

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The Star-Spangled Banner officially became our national anthem on March 3, 1931. Italian Americans stood proudly to sing it, especially in 1936 while watching Joe DiMaggio, newly hired rookie, playing for the New York Yankees at their namesake stadium.

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Cari lettori,

Il giorno di San Patrizio, che celebriamo il 17 marzo, ha una Italian Connection.
Nella sua autobiografia, Confessioni, scritta poco prima della sua morte, il santo ci dice che suo padre era un funzionario romano di nome Calpurnius. Calpurnius era un antico nome di clan italico o etrusco. La moglie di Giulio Cesare era Calpurnia (le figlie presero la forma femminile del nome del clan).

Patrick nacque in Inghilterra intorno all’anno 385 d.C. Le città romane in Inghilterra avevano negozi e belle case, così Patrick fece per un po’ la bella vita.
Dall’altra parte del mare, in Irlanda (Eire), la situazione non era così buona. I re tribali erano costantemente in faida, e nell’anno 400 d.C., un re tribale (Niall) attaccò l’Inghilterra. Fece migliaia di prigionieri, tra cui Patrick, rendendoli schiavi. Presto il piccolo e ricco ragazzo romano fu costretto a pascolare maiali e pecore, diventando un povero schiavetto lontano da casa.

A 21 anni, dopo sei anni di schiavitù, scappò. Camminando per molte miglia verso il mare, trovò una nave che lo riportò in Inghilterra. Ormai i Romani erano stati cacciati, non erano più i padroni e il Paese era in rovina.

Patrizio navigò attraverso il canale e vagò per l’Europa, poi verso Roma, e scoprì che nel 410 d.C. anche il centro di tutto il potere romano era stato conquistato.

Il suo passato era davvero morto, così decise di tornare in Inghilterra per pensare, pregare e vivere molto tranquillamente, mentre in preghiera, sentiva che Dio lo stava chiamando di nuovo in Irlanda per riunire tutte quelle tribù e rendere l’Irlanda una terra cristiana. Ma prima, Patrizio andò in Francia e lì studiò religione per dieci anni.

Nell’anno 432 d.C., Papa Celestino nominò Patrick vescovo e lo chiamò Patricius. Ora, il vescovo Patrizio salpò per l’Irlanda. Il popolo irlandese non era interessato al Cristianesimo e cercò di lapidarlo a morte.

Il vescovo e i suoi uomini fuggirono e trovarono riparo per la notte in un granaio vicino alla riva. Il granaio apparteneva a un re tribale di nome Dichu. Egli pensava che il vescovo e i suoi uomini fossero dei ladri e intendeva ucciderli. Patrick tese la mano e sorrise, e un’aura dorata brillò sul suo volto. Dichu mise giù la sua arma, il suo cane feroce smise di ringhiare (secondo la leggenda), e Dichu divenne il primo cristiano in Irlanda e il granaio, la prima chiesa.
Patrick viaggiò per tutta l’Irlanda. Aveva sempre un tamburino con sé. Quando arrivava in un villaggio, il tamburino suonava e la gente usciva dalle case per ascoltarlo.
Patrizio mostrava loro un trifoglio. Con le tre foglie, Patrizio spiegò l’idea del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo.

Il vescovo Patrizio fece uscire i serpenti dall’Irlanda e li mise in mare (secondo la leggenda), e costruì centinaia di chiese. Quando morì il 17 marzo (tra il 461 e il 492 d.C.), il Papa lo dichiarò santo e lo fece seppellire nel terreno della chiesa a Downpatrick, in Irlanda.
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La festa del papà in Italia si celebra il 19 marzo, festa di San Giuseppe. Negli Stati Uniti, abbiamo arbitrariamente scelto un giorno per onorare i nostri padri. San Giuseppe rappresenta un bell’esempio di ciò che la paternità dovrebbe essere, dato che Giuseppe ha cresciuto Gesù come suo figlio (concepito senza peccato).
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Tomie dePaola (1934-202) è l’autore che ogni insegnante di scuola elementare e ogni genitore dovrebbe cercare quando un bambino a loro affidato ha dai 5 anni in su. Tra i molti libri meravigliosi di Tomie c’è quello su San Patrizio, ma ne ha anche molti altri con una Italian Connection come la collezione Strega Nona.

Gli abitanti della Calabria, sulle colline italiane, dipendono tutti dalla Strega Nona per le cure e i filtri d’amore. DePaola presenta questo allegro e gentile personaggio in Strega Nona: Her Story. In Strega Nona, il suo nuovo assistente Big Anthony quasi affoga il villaggio negli spaghetti. Strega Nona inizia a trasmettere la sua arte alla figlia del fornaio in Lezioni di magia di Strega Nona.
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Gli Undici di New Orleans, furono assassinati da una folla il 14 marzo 1891. Undici italo-americani vennero assassinati anche se poi furono riconosciuti innocenti da un tribunale. La mafia li aveva però considerati mafiosi che avevano assassinato lo sceriffo disonesto della città.
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Enrico Caruso (1873-1921) aveva appena compiuto ventidue anni quando fece il suo debutto professionale a Napoli, nella nuova opera di Domenico Morelli “L’amico Francesco” il 15 marzo 1895. Durante gli ingaggi che seguirono, per lo più in teatri italiani di provincia, imparò 16 ruoli principali in due anni.
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La bandiera a stelle e strisce divenne ufficialmente il nostro inno nazionale il 3 marzo 1931. Gli italoamericani si alzarono in piedi con orgoglio per cantarlo, specialmente nel 1936 mentre guardavano Joe DiMaggio, novellino emergente, giocare per i New York Yankees nell’omonimo stadio.
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