È stata un’accoglienza straordinaria quella riservata ai campioni della Champions League e al FC Internazionale di Milano.
Erano presenti 62.583 persone al Kabam Field del California Memorial Stadium di Berkeley, California, lo scorso sabato 26 luglio per assistere a Real Madrid – FC Inter. Una partita valida per la Guinness International Champions Cup 2014.
L’incontro al termine dei novanta minuti è finito in parità sul punteggio di 1 a 1. Aperto con un gran gol da venti metri della stella del Real Gareth Bale che ha fulminato Handanovic al decimo del primo tempo, il pareggio è stato realizzato da Mauro Icardi su calcio di rigore nella ripresa. Una partita maschia e competitiva che ha visto alla fine cinque ammoniti e interventi al limite. Dopo il pareggio dei tempi regolamentari la partita è stata decisa ai calci di rigore vinti dall’Inter per quattro a tre.
Gli spagnoli sono i campioni in carica della Champions League, massima competizione di calcio europeo. Una corazzata che negli ultimi giorni prima della trasferta in suolo americano si è garantita il neo campione del Mondo Toni Kroos e James Rodriguez, rivelazione di Brasile 2014 con la sua Colombia. Ma loro non erano presenti in California.
C’era l’allenatore italiano Carlo Ancellotti in panchina con in campo Pepe e la stella Gareth Bale. La FC Inter arriva in America completamente nuova rispetto allo scorso anno, dopo l’addio degli Eroi del Triplete, trainata dal tecnico Walter Mazzarri e dal magnate Erick Thohir, presidente anche dei DC United, squadra della Major League Soccer. Ha spiccato tra tutti l’ultimo acquisto Nemaja Vidic, ex stella del Manchester United. Ad accompagnare i neroazzurri era presente lo storico capitano Javier Zanetti per la prima volta nelle vesti di vice-Presidente dell’Inter.
Ma al di là del risultato e della prestazione in campo, con formazioni molto sperimentali e imbottite di giovani speranze; il nome, il blasone e la storia di queste due squadre ha suscitato un interesse, forse, fuori del previsto. Gran parte del pubblico presente era lì per sostenere il Real Madrid, gran parte degli spalti occupati da sostenitori blancos. Un’arena piena di persone che ha partecipato alla partita con diverse ole e cori. Una cornice calorosa. Berkeley ha risposto nei migliori dei modi regalando un bellissimo colpo d’occhio sulle gradinate: segno che, anche nella Bay Area, c’è voglia di grande calcio.
L’Italo-Americano ha raccolto le dichiarazioni dei due allenatori italiani al termine della partita.
Carlo Ancellotti: “Abbiamo visto una partita combattuta tra due ottime squadre. Sono soddisfatto della prestazione dei miei giocatori. I tanti giovani presenti è anche la dimostrazione del buono lavoro del nostro settore giovanile. È bello vedere così tanta gente sostenere la camiça blanca in giro per l’America. È sempre un piacere giocare in un contesto del genere”. Ha concluso l’ex tecnico di PSG, Chelsea e Milan.
Più tecnico nella descrizione della partita mister Mazzarri. “Sapevamo che era una partita fisica e con contrasti. A nessuno piace perdere, neanche in preseason. Per riportare l’Inter ai livelli che gli competono, dobbiamo dare il massimo a ogni partita. Anche in questo torneo. Il nostro obiettivo – ha ribadito Walter Mazzarri – è entrare in Champions League quest’anno”.
La Guinness International Champions Cup ha visto impegnate tre squadre italiane: Inter, Milan e Roma. Il torneo ha riscontrato anche la partecipazione di Real Madrid, Manchester United, Manchester City, Liverpool e Olympiakos. Le squadre sono divise in due gironi. Nel gruppo A, oltre a Inter e Real Madrid, c’erano Manchester United e Roma; mentre nel girone B: Liverpool, Manchester City, Milan e Olympiakos.
Il torneo ha toccato inoltre dodici città americane: Dallas, Washigton, Chicago, Pittsburgh, Denver, Toronto, Berkeley, Miami, Charlotte, Ann Arbor, Minneapolis, New York e Philadelphia.