(Ph © Artinun Prekmoung | Dreamstime.com)

L’ambasciata italiana ha presentato a Washington The Human Technopole, il nuovo istituto di ricerca italiano sulle Scienze della Vita.

Il progetto – lanciato nel 2015 alla chiusura di Expo Milano nell’ambito di MIND – Milan Innovation District – ha come missione quella di sviluppare un approccio personalizzato a medicina e nutrizione, per contrastare attraverso le nuove scoperte della genomica e dei big data problemi quali il cancro e le malattie neurodegenerative. Pienamente operativo a partire dal 2020 con i primi laboratori e centri dati, crescerà ulteriormente per diventare una realtà di eccellenza a livello europeo e mondiale, impiegando a pieno regime 1.500 persone, in gran parte ricercatori. La raccolta dei candidati italiani e internazionali per le prime posizioni di senior researchers è in corso proprio in queste settimane.

Protagonisti dell’evento il Prof. Iain Mattaj, nuovo Direttore di The Human Technopole e Direttore dell’European Molecular Biology Laboratory (EMBL), intervistato da Arthur Allen, eHealth Editor di PoliticoPro, che durante la conversazione hanno messo in luce gli obiettivi presenti e futuri del progetto, l’impatto e il contributo che il progetto avrà in campo scientifico, tecnologico ed economico, mantenendo sempre in primo piano gli aspetti educativi e culturali rispetto alla prevenzione e all’etica.

In apertura dell’evento il Vice Capo Missione Maurizio Greganti ha detto: “L’Ambasciata è impegnata nella promozione dell’eccellenza italiana e la scienza è spesso in primo piano in questo sforzo. Negli ultimi anni le scienze umane sono cresciute drasticamente e l’Italia sta investendo in questo campo in modo significativo sia in termini di risorse sia in numero di persone e The Human Technopole promette di diventare la gemma dell’ingegno italiano.”


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