Due guide per orientarsi nell’eccellenza di ristoranti e vini italiani stando attenti al salvadanaio
Nello splendido e affascinante scenario post moderno d’architettura industriale del mercato di San Lorenzo di Firenze, il cui secondo piano è quasi sempre inutilizzato, sono state presentate le guide dell’Espresso per il 2013: quella dei Vini e quella dei Ristoranti d’Italia.
Presentatore d’eccezione il sindaco Matteo Renzi, da mesi sulla bocca di tutti per la sua candidatura a premier. Dietro le quinte della presentazione ci sono Pitti Immagine, Firenze Parcheggi, Camera di Commercio di Firenze.
È il decimo anniversario. La prima guida nel 2004 era tutta rossa, il formato leggermente più piccolo. “Queste guide danno l’immagine di un’Italia che ce la fa – ha detto Renzi – mentre è in atto un ‘rannicchiamento’, una mancanza della propensione al consumo e alla speranza. Questa è una bella opportunità per stare sul mercato. Il vino è una delle eccellenze del territorio. Ci vogliono speranza, determinazione, tenacia”.
Nella Guida dei “Ristoranti d’Italia” (820 pp, 22 euro) sono stati selezionati, recensiti e classificati ben 2.700 tra trattorie, osterie e ristoranti con cartogra-fia stradale e piante delle città. Utilissima per la consultazione nelle gite fuori porta, la guida è da tenere nel cruscotto dell’auto a portata di mano, uno strumento da sfogliare, sottolineare, cerchiare, conoscere.
Uno, due o tre cappelli per misurare l’eccellenza, il simbolo del “salvadanaio” per una spesa inferiore ai 30 euro.
Moltissimi i premi assegnati. Alla Toscana vanno il “Premio Vis” all’Enoteca Pinchiorri, il Premio “La Collina dei Ciliegi” all’Enoteca Marcucci di Pietra-santa in provincia di Lucca, il Premio “Pommery” al Palagio dell’Hotel Four Seasons di Firenze.
Tra i “Migliori ristoranti” al punteggio di 18.5 su 20 ecco “Enoteca Pinchiorri”, a 18 “Il Canto” di Siena. Con “Due Cappelli”: a 17.5 “Il Pellicano” di Grosseto, a 17 “Bracali” a Massa Marittima, “Il Palagio” di Firenze, “Caino” di Montemera-no, “Lorenzo” di Forte dei Marmi, “La Pineta” di Bibbona. Con “Un Cappello”, tra gli altri, il “Cibreo”, “La Tendarossa” e “Borgo San Jacopo”, tutti su Firenze.
In quella dei “Vini d’Italia” (765 pp; 22 euro) sono stati degustati 25.000 vini, 2.200 le aziende recensite con 2.000 etichette segnalate per l’ottimale rapporto qualità–prezzo. Qui si va da una, accettabile, a cinque bottiglie, d’eccellenza.
Aziende con Tre Stelle, il massimo, sono: il Castello di Ama, Isole e Olena, Poggio di Sotto, San Guido, Montevertine, Montenidoli. Vini d’eccellenza: il Brunello di Montalcino 2006 Poggio di Sotto che si aggiudica l’unico 20 di tutta la Guida. Ai primi posti altri Brunelli, Biondi Santi, Solaria, Fuligni. Ben piazzati anche Bolgheri Sassicaia ed il curioso Haiku Ama.