“Lavorerò per la scienza e al servizio della pace”. Fabiola Gianotti, 52 anni, romana, è il nuovo direttore generale del Cern di Ginevra. Prima donna in assoluto a ricoprire questo incarico in 60 anni di vita del Centro europeo per la ricerca nucleare. La Gianotti è stata tra i protagonisti della prova dell’esistenza del bosone di Higgs, la cosiddetta “particella di Dio”.
Inclusa nel 2012 dalla rivista Time fra le cinque personalità dell’anno, la studiosa italiana era stata a inizio anno nominata tra i 26 scienziati del Comitato scientifico consultivo delle Nazioni Unite voluto dal Segretario generale Ban Ki-moon, dopo aver coordinato per anni il gruppo di 3000 scienziati di Atlas, in uno dei due esperimenti, grandi come cattedrali, che hanno permesso d’imbrigliare l’invisibile particella di Higgs.
Nata a Roma nel 1962, Fabiola Gianotti ha studiato Fisica all’Università di Milano dove, nel 1989, ha conseguito il dottorato di ricerca in fisica sperimentale subnucleare e, in seguito, è stata borsista Infn, l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
Lavora al Cern dal 1987 e dal 1994 è fisico di ricerca nel Physics Department del Cern. Si è occupata della ricerca e dello sviluppo così come della costruzione di rivelatori, e di sviluppo di software e di analisi di dati.
Ha lavorato in vari esperimenti del Cern: UA2, Aleph e Atlas, di cui è stata coordinatore internazionale dal 2009 al 2013. E proprio come coordinatore dell’Atlas il 4 luglio del 2012 ha annunciato la scoperta del bosone di Higgs, risultato scientifico di immenso valore, che è stato premiato l’anno successivo con il Nobel per la Fisica ai teorici che per primi avevano ipotizzato l’esistenza di questa particella.
Ha ricevuto numerosi riconoscimenti, tra cui la nomina da parte del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano nel febbraio 2009 a Commendatore della Repubblica Italiana e nel settembre 2013 a Grande Ufficiale dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana.
“È un grande onore e responsabilità per me essere stata scelta come il prossimo direttore generale del Cern dopo 15 predecessori illustri. Il Cern – ha detto la Giannotti durante la conferenza stampa via web da Ginevra – è un centro di eccellenza scientifica e una fonte di orgoglio e di ispirazione per i fisici di tutto il mondo. Il Cern è anche una culla per la tecnologia e l’innovazione, una fonte di conoscenza e di educazione e uno sfolgorante esempio concreto di cooperazione scientifica a livello mondiale e di pace. È la combinazione di queste quattro attività che rende il Cern così unico, un posto che fa scienziati migliori e persone migliori.
Mi impegnerò totalmente per mantenere l’eccellenza del Cern in tutte le sue attività, con l’aiuto di tutti, tra cui il Consiglio del Cern, lo staff e gli utenti di tutto il mondo”.
Tante le attese per il futuro, quando nella primavera del 2015 rientrerà in funzione il grande acceleratore Lhc e per la Giannotti “saranno ancora tante le sorprese che la natura ci riserverà”.
Con Fabiola Gianotti è la terza volta che uno scienziato italiano arriva al vertice del Cern, che conta fra i suoi padri fondatori il fisico Edoardo Amaldi, uno dei “ragazzi di Via Panisperna”, il nome con cui è divenuto noto il gruppo di fisici, quasi tutti giovanissimi, che collaborarono con Enrico Fermi alla scoperta, nel 1934, delle proprietà dei neutroni lenti, scoperta che dette l’avvio alla realizzazione del primo reattore nucleare e della bomba atomica.
A ricoprire l’incarico di direttore generale del laboratorio di Ginevra sono stati il Nobel Carlo Rubbia, primo italiano dal 1989 al 1994, poi, cinque anni più tardi, è stata la volta del fisico Luciano Maiani al vertice del Cern dal 1999 al 2003.
La Giannotti entrerà in carica a gennaio 2016, subentrando a Rolf-Dieter Heuer che ha ricoperto la carica di direttore generale del Cern dal 2009, affiancato dall’italiano Sergio Bertolucci, direttore della Ricerca e del Computing.
“Grande emozione e soddisfazione” ha espresso Fernando Ferroni, presidente dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. “A Fabiola vanno le mie personali congratulazioni e quelle di tutto l’Infn per essere stata scelta a dirigere il più prestigioso laboratorio di fisica del mondo intero. Sappiamo che sarà all’altezza di questa alta responsabilità e che guiderà con classe e sicurezza il Cern verso nuovi successi.
Per l’Italia è un riconoscimento straordinario, e per l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare la conferma delle sue scelte scientifiche e formative, e un incoraggiamento a continuare nella direzione dell’eccellenza senza compromessi”.