Anche quest’anno si è svolta, la meravigliosa infiorata di Genzano di Roma, unica nel suo genere e famosa in tutto il mondo, caratterizzata dalla messa in scena di un incantevole tappeto floreale combinato dai migliori maestri infioratori. Questa celebrazione, seppur con qualche interruzione, prosegue da ben 235 anni e, grazie al colore sgargiante dei fiori, riesce sempre ad impreziosire ogni angolo della cittadina dei Colli Albani. 
 
La nascita di questo evento risale al XVIII secolo, età in cui nella Città Eterna venivano predisposti tappeti floreali per celebrare le festività religiose. In particolare, a Genzano e negli altri paesi dei Castelli Romani, dimorava l’usanza di predisporre ornamenti floreali per commemorare il Corpus Domini, una delle principali festività dell’anno liturgico della Chiesa Cattolica, giacché nell’antica Roma, i fiori simboleggiavano cordialità e rappresentavano un modo per dimostrare devozione nei confronti di tutte le divinità. 
 
Secondo gli storici, l’usanza di realizzare quadri con fiori nacque nella Basilica di San Pietro in Vaticano per via della creatività di Benedetto Drei, addetto ai decori floreali della Santa Sede. 
 L’abbraccio tra Papa Francesco e Benedetto XVI: l’evento dell’anno celebrato nei Castelli Romani, a poca distanza da Genzano

 L’abbraccio tra Papa Francesco e Benedetto XVI: l’evento dell’anno celebrato nei Castelli Romani, a poca distanza da Genzano

 
Esattamente, il 29 giugno del 1625, il coordinatore della floreria vaticana, ebbe l’idea di comporre un incantevole quadro floreale per omaggiare i due santi Pietro e Paolo, patroni della Capitale d’Italia. In seguito, a sviluppare questa consuetudine nei quartieri romani e in tutti i centri abitati attigui a Roma, ci pensò il principale interprete dell’arte barocca: Gian Lorenzo Bernini. 
 
Malgrado le sue origini capitoline, l’abitudine delle infiorate a Roma scomparve alla fine del Seicento, perlomeno nelle commemorazioni delle ricorrenze religiose. A Genzano, al contrario, continuò grazie alla volontà degli abitanti che amavano decorare, con petali di fiori, le strade del centro storico in occasione della festa del Corpus Domini. 
 
Nel corso degli anni, grazie all’impegno dei genzanesi, la manifestazione progredì gradualmente, fino a diventare una componente essenziale delle tradizioni della città castellana. 
 
Ad avvalorare questo straordinario festeggiamento floreale, sono proprio gli splendidi quadri di fiori disegnati sul selciato, predisposti nella seicentesca via Primo Belardi. Grazie al loro effetto luminescente riescono a donare profondità alle immagini tracciate, creando un ambiente davvero suggestivo e rasserenante. 
 
I fiori, d’altronde, con l’incanto dei loro armonici colori e con la seduzione del loro gradevole profumo, riescono a valorizzare ogni cosa.  
 Omaggio dell’Infiorata a Giuseppe Verdi nel 200° anniversario della nascita del più grande musicista e compositore italiano

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La prima fase dell’infiorata, curata nei minimi dettagli dai residenti del posto, consiste nella progettazione e presentazione delle immagini da raffigurare nel lastricato ad una commissione di esperti, responsabile della preparazione dell’evento. Subito dopo, avviene la raccolta dei fiori, almeno 350mila, per la maggior parte provenienti dalle serre delle campagne dei paesi limitrofi. L’ultima fase dei preparativi prevede la posa in opera dei petali sulle sagome dei disegni che, per mantenere una buona conservazione dei fiori, solitamente avviene la domenica stessa della festa.  
 
Ultimati i preparativi, la strada dove si tiene la celebrazione, che impegna una superficie di quasi 2000 metri quadrati, viene ricoperta da 13 quadri floreali, circoscritti da colonnine di mortella, creati con più di 500 quintali di petali di fiori. I ritratti, compiuti da maestri con esperienza botanica e un distinto gusto estetico, il più delle volte effigiano simboli religiosi e celebri opere d’arte. 
 
In questa edizione, il  quadro che ha ricevuto più apprezzamenti dai veterani del luogo è stato quello che ha raffigurato un avvenimento molto importante per i credenti: l’abbraccio fra Papa Francesco e Papa Benedetto XVI. Avvenuto, per di più, proprio nella zona dei Castelli Romani. Una circostanza così importante, non poteva non essere ricordata dalla cittadina laziale. Ma anche le altre immagini, non sono passate inosservate. 
 
Su tutte, il quadro che ha richiamato la memoria del celebre scrittore tedesco, Michael Ende, ha suscitato molto interesse. Il letterato teutonico proprio a Genzano, paese che amava profondamente, scrisse “Momo”, uno dei romanzi più apprezzati nel mondo della letteratura. Inoltre, per quanto riguarda le personalità che sono passate alla storia per la loro genialità, di certo non poteva mancare il quadro omaggio alla grande mente della scienza italiana: Rita Levi Montalcini. 
 
Gli organizzatori di questa edizione, ancora una volta, dopo mesi di lavoro, sono riusciti ad espletare la loro funzione principale: promuovere e diffondere l’amore per la natura. Ed il risultato, che ogni anno affiora da questa celebrazione, è una straordinaria alchimia di forme, colori e profumi, capaci di descrivere un’atmosfera speciale che fa di Genzano la città dell’infiorata per eccellenza in tutto il mondo.
 
E l’adesione di migliaia di visitatori, provenienti da ogni parte del mondo, anche quest’anno ha comprovato l’ottima riuscita dell’evento. 

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