Prima il no, poi il sì ai fondi Ue per il sisma in Emilia

Per una giornata c’è stato il no di Olanda, Finlandia, Germania, Svezia e Gran Bretagna. Si erano opposte alla proposta di bilancio presentata dalla Commissione europea per stanziare 670 milioni di euro per supportare la ricostruzione dopo il terremoto in Emilia Romagna, attingendo al fondo d’emergenza sulle catastrofi naturali. 

L’indomani però, da Bruxelles, l’intesa di massima è arrivata. “Abbiamo fatto quanto necessario per rispondere all’obbligo morale che abbiamo nei confronti dell’Italia e di chi ha subito i danni del terremoto” ha detto il commissario europeo al bilancio, Jenusz Lewandowski.  

 
A rappresentare l’Italia al tavolo delle trattative per i bilanci comunitari 2012 e 2013, che torna a riunirsi in settimana, l’ambasciatore Ferdinando Nelli Feroci che ha precisato che nessuna delegazione estera si è espressa contro i fondi all’Italia, “ma cinque o sei Paesi ritengono che la decisione sulle modalità del finanziamento deve essere contestuale a quella sulla rettifica del bilancio 2012 da 9 miliardi di euro”.
 
Un rifinanziamento che serve a coprire il buco apertosi nel bilancio 2012 e in cui rientrano i fondi Erasmus, il progetto per la mobilità studentesca degli universitari tra i 27 Paesi membri, e 1,8 miliardi di euro di fondi strutturali per l’Italia.
 
L’Olanda, uno dei 5 paesi che in un primo momento si erano messi di traverso, ha rassicurato l’Emilia Romagna sui fondi per il terremoto: la discussione non è sugli aiuti alle popolazioni terremotate, ma sull’intero budget dell’Unione. E questo anche perchè in precedenza, i Paesi dell’Unione, avevano già riconosciuto che le richieste dell’Italia sul sisma “sono importanti”, vista la gravità del terremoto che ha colpito la regione italiana lo scorso maggio devastando numerosi centri e molti monumenti del patrimonio storico-artistico.
 
Anche L’Italo Americano, con i suoi generosi lettori, sta contribuendo al ritorno alla normalità: nella città di Ferrara i fondi raccolti dal nostro giornale stanno servendo per rimettere in sicurezza lo splendido Teatro Comunale (nella foto).
 
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