Inaugurata al Museo d’Arte Moderna di Bologna, la mostra personale di Maurizio Finotto Vita, morte e miracoli.
La rassegna comprende circa 200 tavolette votive realizzate tra il 2015 e il 2017 – ispirate alla tradizione italiana dei “per grazia ricevuta” e a quella messicana dei “retablos” – e il video La lingua dei miracoli, che si inserisce nel programma di Biografilm Festival. International celebrations of lives. I lavori ripercorrono le vicende autobiografiche dell’artista, interpretandole come effetti di prodigiosi interventi ultraterreni.
Le singole tavolette, secondo le parole dello stesso Maurizio Finotto realizzate in maniera “mistica e ossessiva”, in gran parte con frammenti di legno recuperati dal mare e lavorate con materiali poveri in diverse tecniche, riprendono iconografie e modalità testuali tipiche delle tradizioni popolari della fede cristiana, disvelando eventi drammatici o imbarazzanti che hanno fortemente condizionato l’esistenza dell’autore.
Allestite con la densità espositiva tipica delle usanze tradizionali nei luoghi di culto, le opere narrano per immagini l’infanzia dell’artista, l’abbandono del paese natale nella provincia veneta e di un lavoro sicuro per intraprendere gli studi artistici a Bologna, le alterne fortune di una carriera tortuosa, gli incidenti, gli insuccessi e i traguardi raggiunti nella professione e nella vita privata.
Alle elementari rappresentazioni figurative si accompagnano succinte descrizioni scritte degli eventi, che, sottolineando il carattere “miracoloso” di ogni mutamento, per quanto drammatico, lo qualificano come un’imprevista risorsa di vita.
Il video La lingua dei miracoli, della durata di 24 minuti, documenta le reazioni e i commenti della madre e della nonna di Finotto di fronte ad alcune tavolette che lui stesso mostra loro. Le scelte e gli eventi che hanno contraddistinto la vita dell’artista, coinvolgendo anche la sua famiglia, vengono ricordati con partecipazione e commozione dalle due donne mentre apprezzano il carattere estetico delle opere. In questa ricognizione che riporta alle sue origini un lungo itinerario esistenziale, si esplicitano e si alternano i diversi atteggiamenti dei tre protagonisti, in un confronto autentico fra lavoro introspettivo e credenze popolari, fra ironia disincantata e ingenua spontaneità. Le tavolette diventano così il medium attraverso il quale diviene possibile dialogare su questioni irrisolte, rafforzando un profondo legame affettivo.
BIOGRAFIA – Maurizio Finotto (Venezia, 1968) vive e lavora a Bologna. È regista, autore ed artista. Ha scritto e realizzato cortometraggi, documentari e video d’arte e partecipa attivamente a Festival nazionali e internazionali.Tra gli ultimi lavori video realizzati, la video installazione Artistar alla galleria Neon di Bologna per ArteFiera off e il film di animazione Cucchi a passo uno, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la supervisione dell’artista Enzo Cucchi.
È stato regista e direttore artistico della video installazione Kintsugi Emilia all’interno della mostra Terreferme, organizzata in collaborazione con il Ministro dei Beni culturali alla Triennale di Milano. È autore e regista del film d’arte Disincantoiconico realizzato con l’artista Luigi Ontani e prodotto in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Bologna e la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna. Ha curato la regia dello spettacolo multimediale Manutenzione dei sogni. Omaggio a Federico Fellini, scritto e interpretato da Ermanno Cavazzoni per il cinquantenario del Centro Italiano di Psicologia Analitica.