Nonostante la crisi economica e le inevitabili ripercussioni sulle vite di tutti noi, il periodo natalizio è comunque uno dei momenti più magici dell’anno. L’Italo-Americano effettuerà un excursus tra i mercatini del Belpaese per ricordare gli eventi natalizi, rivalutando le vecchie tradizioni e vivendo appieno le “suggestioni” del Natale.
Dal Trentino alla Sicilia, sono sempre di più i mercatini made in Italy che, per arricchire le giornate di festa, mettono in mostra prodotti artigianali tra cui le eccellenze dell’enogastronomia, l’oggettistica in legno e ceramica e le particolarità tipiche dell’abbigliamento locale.
In Trentino Alto Adige, a Trento torna lo storico mercatino in piazza Fiera, cui quest’anno si aggiunge quello nuovo di Piazza Cesare Battisti. Da non perdere le specialità gastronomiche come lo strudel, la treccia mochèna e la polenta brustolada. A Rovereto, in provincia di Trento, Città della pace, si celebra il “Natale dei popoli” con un programma di iniziative ancora più ricco, in occasione del centenario della Grande Guerra perché a vivacizzare il centro del capoluogo della Vallagarina ci saranno musicisti, artigiani e artisti dei paesi europei coinvolti nel primo conflitto mondiale. Così piazza Loreto, ribattezzata “piazza dei Popoli”, diventa espressione dei diversi Natali del mondo, tra prodotti tipici, tradizioni musicali e folklore.
L’itinerario natalizio prosegue nella provincia di Bolzano dove i cinque principali mercatini dell’Alto Adige/Südtirol sono i primi ad essere certificati come “Green event”: cibi di stagione e a chilometro zero, rifiuti riciclabili, risparmio energetico e mobilità sostenibile. La natura è il grande tema, a cominciare dal mercatino di Bolzano, nel cuore del borgo medievale. Filo con- duttore la creatività a km 0 di Rino Zullo, noto con il nome d’artista Cobo: tra gli stand è possibile trovare i suoi oggetti, pupazzetti, animaletti e gnomi, tutte creature nate da materiali cercati nei boschi e nei campi.
L’excursus in provincia di Bolzano prosegue a Vipiteno il cui centro storico è uno scrigno di tesori medievali: la cittadina fa parte dei Borghi più belli d’Italia. La Torre delle Dodici, che sovrasta la piazza principale, fa da sfondo al mercatino che riscalda e illumina la città con migliaia di lampadine led. Poi c’è il mercatino di Merano dove una collezione di alberi di Natale d’autore caratterizza il luogo: trenta tra designer, artisti, cantanti e attori personalizzano ogni anno gli abeti sparsi per la città. A Merano i visitatori pos- sono cenare all’interno di gigan- tesche sfere natalizie, mentre le bancarelle allestite sulla passeggiata lungo il fiume Passirio sono illuminate da una ‘luce verde’, grazie alla certificazione Green Event, nel rispetto dell’ambiente.
A Brunico, “Perla della Val Pusteria”, il mercatino punta sull’enogastronomia locale con corsi per grandi e piccoli, per imparare a preparare la corona dell’avvento, lo Zelten tipica forma di pane alla frutta, i Niggilan dolcetti fritti e le patate preparate con una particolare ricetta in un forno speciale.
I lettori de L’Italo-Americano potranno dilettarsi gironzonlando in Friuli Venezia Giulia, a Carnia, nella provincia di Udine, dove tutto il paese si mette all’opera per imbandire i tipici prodotti di montagna conservati secondo antiche tradizioni. Il paese si addobba a festa con frasche di pino, pannocchie, bacche di bosco e le semplici decorazioni con cui la gente di montagna usava abbellire la casa nei giorni di festa e diventa un unico, gran- de mercatino, dove si acquistano e degustano marmellate pregiate, mele, sidro e succo di mela, miele, salumi affumicati, formaggi vaccini e caprini, ortaggi, brovada, senza dimenticare i distillati e le grappe strizzando l’occhio a quella pregiata al radicchio di montagna.
Ad Udine la frazione di Sauris di Sopra si veste d’incanto natalizio: tra bancarelle disposte fra rustici tavoli e antiche case in pietra e legno si possono ammirare i più tipici oggetti in legno, ferro battuto, paglia, ceramica, lana cotta e feltro dell’artigianato carnico, fra cui i comodi scarpèts, le tradizionali pantofo- le in velluto con la suola ricavata dal copertone di biciclette, addobbi natalizi, sculture e giocattoli in legno, lavori a maglia e prodotti della gastronomia locale, come il prosciutto crudo affumicato per il quale Sauris è conosciuta dai gourmet, la birra, le ricotte affumicate, i formaggi di malga, i mieli di montagna.
In Piemonte a Santa Maria Maggiore, presso Verbano Cusio Ossola, 200 casette dal tettuccio rosso animeranno il mercatino più grande della regione in cui si può arrivare a bordo del trenino della Vigezzina, con partenza da Domodossola o Locarno, in Svizzera. A Verbano ci si potrà immergere in sorsate di vin brulé, assaggi di stincheèt, una sottile sfoglia di farina cotta sul fuoco e spalmata di burro d’alpe e un pizzico di sale e caffè vigezzino. Poi, visita all’originale Museo dello Spazzacamino metterà una ciliegina sulla torta per una vacanza da sogno.
Nelle Marche a Pesaro si accende “Candele a Candelara”: nelle strade dell’antico borgo sulle colline è possibile acquistare natività realizzate da artigiani di ogni parte d’Italia e visitare l’officina di Babbo Natale.
Il più tradizionale mercatino di Roma è in piazza Navona: fino all’Epifania, si trovano dolciumi, giocattoli, addobbi e, soprattutto, calze della Befana e riproduzioni della vecchietta più amata dai bambini.
Il viaggio de L’Italo-Americano termina in Sicilia, nella provincia di Catania, con due mercatini: il primo allestito a Caltagirone, dove le botteghe artigiane si trasformano in atelier in cui vengono create figure del presepe di ineguagliabile bellezza. Nel secondo, a San Gregorio, all’ombra dell’Etna, si mescolano artigianato siciliano, prodotti tipici, fotografia, pittura, presepi, riciclo dei giochi, passeggiate, solidarietà, canti sotto il vischio e poesia.