I vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all’amministratore delegato Sergio Marchionne, hanno aperto le contrattazioni (Ph Viorel Dudau | Dreamstime.com)

A 68 anni dalla fondazione della casa automobilistica di Maranello, settimo gruppo d’auto al mondo con un prestigiosissimo portafoglio di marchi storici, la Ferrari si quota in Borsa. A New York è stato un evento in grande stile con Wall Street piena di Ferrari e bardata, dentro e fuori, con grandi teloni rossi con il Cavallino Rampante.

Per l’occasione, a suonare la campanella con cui si dà l’avvio alle contrattazioni, sono stati i vertici del gruppo Fiat Chrysler, dal presidente John Elkann all’amministratore delegato Sergio Marchionne. “Questo è l’epilogo di un grandissimo periodo di sogni che abbiamo portato a casa” ha detto un raggiante Marchionne a Class Cnbc. Per Elkann l’emozionte traguardo “è il primo passo verso una nuova vita”.

Il titolo, prezzato 52 dollari alla vigilia delle contrattazioni, per una quotazione complessiva poco sotto i 10 miliardi, all’avvio degli scambi si è impennato fino ad aprire a 60 dollari, segnando un rialzo vicino al 15%. 

Entro gennaio 2016 è prevista la quotazione della Ferrari anche alla Borsa di Milano. 


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