Nelle prime ore del mattino del 9 agosto 2012, il campione di nuoto ed artista Alberto Cristini ha sfidato le acque gelide e combattuto le forti correnti della baia di San Francisco, in una spettacolare traversata di un’ora e cinquantatre minuti.
 
Protetto solo da una muta sottile e senza l’ausilio di pinne, il cinquantenne Cristini, è riuscito a “fuggire” con successo dall’isola di Alcatraz, nuotando e dipingendo una tela mobile allo stesso tempo, tirando contemporaneamente una zattera galleggiante che trasportava i due musicisti Giordano Bezzi e Laura Inserra.
 
Tutti e tre i protagonisti sono stati contagiati dall’atmosfera naturale creata della baia e ne hanno tratto profonda ispirazione, a bordo della fragile imbarcazione. La loro visione comune è che l’Arte, come la Natura, è un ‘corpo’ che si esprime in forme diverse attraverso un processo creativo. Per due ore la loro immersione è riuscita a ricreare nella sua totalità questo concetto ideale.
 
I due rinomati musicisti italiani – i quali hanno avventurosamente seguito Cristini sfidando la forza delle onde – sono Giordano Bezzi, tromba, e Laura Inserra, percussioni. Giordano deve gran parte della sua formazione musicale al grande jazzista Paolo Fresu. Laura risiede a Berkeley, in California, dove realizza colonne sonore, performance e concerti ed è la fondatrice e direttrice artistica di “Samavesha”, un’organizzazione artistica non-profit che mira ad unire le varie espressioni dell’arte in eventi unici come “Mandala Art events”, “Cave Concert Series”, “Art in Nature”, che ha raccolto grandi artisti provenienti da tutto il mondo.
 
Bezzi ci racconta della sua esperienza marina con un pizzico di estasi mistica. Sentiva il rischioso bisogno di alzarsi sulla zattera traballante in mezzo alla baia e suonare con forza la sua tromba congelata verso la distesa d’acqua che circondava la barca creativa, come “per ascoltare le note echeggiare verso l’infinito”.
 
Portati ad Alcatraz da una piccola barca a motore, hanno lasciato la famosa isola penitenziario alle 7 del mattino. Il pittore-nuotatore ha sfidato la meteorologia avversa (e gli incontri possibili con i leoni di mare e gabbiani), con coraggiosa determinazione, tirando la corda della zattera che trasportava i suoi due compagni di viaggio, i quali si esibivano in concerto nel meglio del loro repertorio musicale, unendo il loro suono con la vibrazione delle onde marine.
 
Verso le 9 del mattino, le forti correnti li trasportavano ondeggiando dal loro obiettivo di sbarco di Crissy Field verso una piccola spiaggia nelle vicinanze del Golden Gate Yacht Club. L’allenato artista italiano, farmacista di professione, è riuscito incredibilmente ad emergere dall’acqua e dalla nebbia, con il suo carico infreddolito di artisti al seguito.
 
Alberto Cristini è riuscito nell’insolita impresa in un tempo poco inferiore alle due ore, salutando e rassicurando le persone ed i fotografi che li aspettavano a terra.
 
Cristini è un nuotatore appassionato che ha partecipato a gare in tutta Europa, un’attività che successivamente lo ha ispirato ad unire la sua passione acquatica ed artistica. “Ho cercato di fare una fusione tra quello che faccio così ho inventato lo swim-painting”.
 
Il versatile nuotatore ed artista ha unito le sue molteplici competenze – siano esse atletiche, pittoriche o circensi – con quelle di altri artisti invitati ad accompagnarlo, sfidando acque difficili e impegnative. Per oltre un decennio, Cristini ha viaggiato nell’emisfero occidentale – ad Alcatraz, il fiume Hudson, Vancouver Bay, Messina, Loch Ness ed il Lago di Como – riuscendo a stabilire record insoliti con un fervore artistico degno del mago Houdini.
 
Una raccolta delle sue opere dal titolo “Le luci del Giorno e della notte” è in mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura – all’814 Montgomery Street, San Francisco – durante tutto il mese di agosto. 
 
La mostra vedrà esposta l’appena dipinta tela raffigurante l’isola di Alcatraz dal punto di vista dell’artista, mentre era immerso nella baia.
La collezione comprende acquerelli, molti dipinti su terra ferma, che delicatamente mostrano i colori tenui del Delta del fiume Po e della Laguna di Venezia vicino alla città natale dell’artista di Rovigo, che si trova nel Veneto orientale.
 
La mostra presso l’Istituto Italiano di Cultura è composta da 14 dipinti di medie dimensioni e cinque sculture di piccole dimensioni che si concentrano sul tema dell’acqua, che svolge un ruolo centrale nella Valle del Po cara a Cristini (alcuni potrebbero trovare che le opere richiamino i paesaggi con sfondo piatto dei film classici del primo Neo-realismo “Ossessione” e “Riso amaro”).
 
I paesaggi nei dipinti di Cristini rappresentano una sorta di catalogo di ricordi e sensazioni delle paludi del nord Adriatico, con riferimenti al dibattito sempre attuale sulla conservazione delle tradizioni e dell’habitat di queste zone paludose. Il Prof. Giorgio Garbato ha osservato che in questa opere “troviamo luci sbiadite, miraggi di acqua e lagune che sono perfettamente immobili, ma con dei riflessi minimi.” 
 
Lo spettatore può testimoniare un artista originale, i cui quadri riescono a toccare e celebrare la natura.
 
Per quanto riguarda la mostra all’Istituto Italiano, Cristini ha osservato: “È una nuotata unica sotto molti punti di vista e vorrei dedicare i miei sforzi al mondo delle malattie rare. Ogni giorno, i pazienti malati e le loro famiglie devono affrontare una sfida che può essere vinta con perseveranza, passione, conoscenza e amore “.
 
Cristini unisce la sua esperienza professionale nel settore dell’assistenza sanitaria e dei suoi interessi umanitari, con la creatività artistica, umorismo e abilità fisica. Cristini ha donato i fondi raccolti in quest’ultima avventurosa immersione all’ Associazione Nazionale Italiana per le Malattie Rare (Consulta Nazionale delle Malattie Rare). Il giornalista sportivo Stefano Arcobelli acutamente ha osservato, “Non ci sono solo le Olimpiadi”. Alberto Cristini affronta delle sfide sportive per dare alla parola “vittoria” un significato completamente diverso.
 
Per un assaggio di questo viaggio epico vedere il video realizzato da A. Squitti: www.youtube.com/watch?v=E-ImMtNVOm0
 

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