Il canale del porto di Cervia con l’antico magazzino del sale e un peschereccio storico tipico del mare Adriatico (Ph© Ermess | Dreamstime.com)

In una delle parti più belle della costa Adriatica, ecco Cervia. Il suo litorale vanta una sabbia impalpabile ultra-fine e fondali bassi, un luogo perfetto per i bambini. E’ l’antica città del sale, in cui si può vivere l’estate tipica di una volta, fatta di mare, musica, arte e cultura, delle fresche pinete, della salina, delle passeggiate al porto.

Cervia ha un antico borgo di pescatori caratterizzato da un’ampia, secolare pineta da anni vera calamita per il turismo soprattutto con la nascita, della città-giardino Milano Marittima, sorta nel 1912. Le aree verdi sono il vero tesoro di Cervia, un patrimonio di cui la pineta, descritta anche da Dante e Byron, è la protagonista assoluta. Come protagoniste sono le saline, con 827 ettari di estensione che garantiscono una produzione di sale che supera i 200.000 quintali e che fanno da habitat per tantissime specie animali come le avocette, i cavalieri d’Italia, i martin pescatori, i gabbiani comuni e reali che qui nidificano, gli aironi, i fenicotteri. A Cervia il rispetto della natura è ciò che più conta.

Il visitatore non può perdersi il Museo del Sale di Cervia (MUSA), che si trova all’interno del Magazzino del Sale Torre. E’ stato inaugurato nel 2004 e all’interno spiccano alcuni pezzi particolarmente interessanti e singolari quali la burchiella, imbarcazione in ferro a fondo piatto utilizzata fino alla fine degli anni ’50 per il trasporto del sale. Di grande interesse gli antichi attrezzi in legno usati per la produzione e la raccolta del sale, le immagini dei salinari al lavoro, oggettistica e tutto ciò che ruota attorno alla produzione del sale e all’antica salina.

Nel 2013 il MUSA ha aperto una sezione archeologica che ospita importanti reperti che tracciano la storia dei luoghi fra i quali un frammento di cippo funerario con testa di medusa risalente al I-II sec., ancora e un contenitore in rame della nave altomedievale (VI-VII sec.) scoperta in una cava di sabbia nel 1956 e i tappeti musivi della Chiesa di San Martino prope litus maris (VI sec.), importante rinvenimento del 1989 in un’area attigua alle saline.
Da visitare la chiesa dei primi del ‘700 con opere d’arte molto interessanti come la tela raffigurante il patrono S. Paterniano, un fonte battesimale risalente al ‘700, la statua della Madonna del Fuoco, con in braccio il Bambino, la statua di San Lorenzo.

Chi vuol provare l’emozione di trovarsi al largo e navigare in tranquillità lungo la costa deve sapere che a Cervia si fa in barca storica. Le colorate vele al terzo fanno vivere l’esperienza del mare in tutta sicurezza, accompagnati dai racconti dei marinai e da un tuffo in mare. Due ore per tuffarsi in sensazioni mai provate, calma, relax e sorrisi in mezzo al mare. A bordo il comandante, coinvolge l’equipaggio nelle manovre a vela e racconta la storia della marineria romagnola. In particolare vengono spiegate le manovre di issata delle vele, i nodi, le andature a vela, l’uso delle scotte e delle drizze. Dopo aver costeggiato la spiaggia di Milano Marittima si dà fondo all’ancora per un bagno al largo. (Info: Iat Cervia – Torre San Michele Tel. 0544 974400).

A poca distanza si incontra Cesenatico con il Museo della Marineria che opera nel campo della valorizzazione delle barche e della marineria.
Nel Porto Canale Leonardesco, realizzato utilizzando un progetto di Leonardo da Vinci del 1502, commissionato da Cesare Borgia, si trova il Museo della Marineria, unico museo galleggiante esistente in Italia. Sorge nel tratto più antico e caratteristico del porto canale ed è la sintesi di tanti secoli di storia marinara fatta di piccole e grandi vicende legate alle barche, alla pesca e ai traffici marittimi. La città di Cesenatico, dalla sua origine fino alla svolta economica del turismo, si è sempre identificata con il suo porto, e non solo nel nome “Porto Cesenatico” ma nel lavoro, nella vita sociale, culturale e politica.

Oggi il Museo della Marineria è testimonianza di questo passato e del presente e si compone di due sezioni distinte: la Sezione Galleggiante, nella quale risiedono permanentemente le barche storiche del medio e alto Adriatico, e la Sezione a Terra, dove il pubblico può ammirare vari aspetti della marineria. (www.museomarineria.it)
A pochi passi ecco la Casa di Marino Moretti, dove è nato, cresciuto ed ha svolto la sua attività culturale il poeta, scrittore e romanziere. All’interno sono visibili una raccolta di documenti personali ed opere dell’ artista. La Casa, che è stata donata al Comune dalla sorella di Moretti, svolge il ruolo di centro studi e di ricerca per la letteratura moderna e contemporanea. (Info: www casamoretti.it).

Il monumento a Giuseppe Garibaldi del 1884 è forse il primo a lui dedicato in Italia. In una inconsueta posizione eretta, la statua si trova vicino al porto canale, che nel 1849 rappresentò per l’eroe la salvezza dopo la caduta della Repubblica Romana. Interessanti nella piazza omonima le Conserve, cioè le tipiche ghiacciaie romagnole già utilizzate nel ‘500 per conservare pesce e derrate alimentari.
Percorrendo il Lungomare di Ponente, in direzione del Molo, la splendida Piazza Spose dei Marinai, inaugurata nel 2005, rappresenta un importante e significativo riconoscimento alle mogli ed alle madri che in passato attendevano sui moli e sulle spiagge, l’apparire all’orizzonte della vela coi simboli familiari. Prima dell’avvento del motore le donne attendevano con ansia il ritorno dei mariti che lavoravano in mare, scrutando l’orizzonte per riconoscere la loro vela al terzo. La scultura in bronzo realizzata dall’artista Quinto Pagliarani, è composta da tre figure, una mamma con i due figli, e coglie l’attimo in cui un bambino indica all’orizzonte la barca di famiglia.


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