You might think that with a bottle of fermented grape juice, drinkability comes as standard equipment.
But, it just ain’t so.
And what exactly is drinkability, anyway?
Many of Italy’s wines are first and foremost food wines. That is to say, components of many Italian wines – acidity, tannins, etc. – are such that the wines not only compliment food, but, in many cases, food is required in order to best enjoy the wine. Consider how the mouth-puckering sensation of a tannic Brunello di Montalcino is transformed into a sexy-smooth palate experience when the wine is enjoyed with wood-fired bistecca alla fiorentina.
When a wine’s structural components are in harmony with each other, there is such an appreciable ease and forthrightness to the drinking experience that the wine drinks well all on its own: you have drinkability.
Drinkability, in a bit more detail is, for me, often associated with younger wines that exhibit remarkable freshness and ripe fruit flavors. The wines often have an inherent juiciness and a vein of saltiness in their flavor profile, and are light to medium leaning in palate weight. Not too muscular, lest they fatigue the palate, and not too demanding, lest they fatigue the mind.
It can be said that drinkability implies a certain degree of situational correctness. In a brass-nailed leather chair on a winter’s evening, I might rather relax with a vino di meditazione. Wines with a high degree of drinkability (as described here) seem situationally more at home where physical work, exercise, the outdoors, casual food or aperitif are part of the agenda.
Here just a few of my “go to” choices to celebrate that most fundamental wine pleasure of all – drinkability:
REDS
Schiava, the name given to a group of unrelated grape varieties that includes Schiavas Grossa, Gentile and Grigia, makes pleasantly fresh, easy drinking wines with refreshing scents and flavors of tart red fruit, almond, and flowers. Seek out examples from Alto Adige/Sudtirol DOC or Lago di Caldaro/Kalterersee DOC, the former being the fuller of the two, the latter, softer. Great company when I am outdoors and in the fresh air stacking firewood!
Verduno Pelaverga makes massively drinkable wines with lively acidity and an easy tannic grip. With notes of red berries, flowers, savory herb, and a typical note of peppery spice, the wines have a ripe and crispy palate sensation. Light to medium in body (although some can be more structured) Verduno Pelaverga wines are exceptional company to food and are a regular addition to my picnic basket.
Authentic Lambrusco achieves a balance of dryness, fruitiness, acidity, tannins, and effervescence that just screams drinkability. Remember: Lambrusco refers not to a single grape variety, but rather to a family of grapes, mainly from Emilia-Romagna, so we need to be specific when talking about them. Lambrusco di Sorbara, light and vividly floral; Lambrusco Grasparossa, fuller-bodied, with dark cherry and plum notes; Lambrusco Salamino owns the middle ground between Sorbara’s elegance and Grasparossa’s muscle. A prevailing choice when I am thirsty and hungry at the same time.
WHITES
Glera, for our purposes here, is the principle grape variety in Prosecco. Prosecco’s drinkability is second to none. The wines tend toward bright scents of pears and apples, superb freshness, lively acidity, and above all, an impeccable balance that makes them so drinkable. Look for Prosecco from Conegliano-Valdobbiandene and Asolo Prosecco DOCGs. Situationally, Prosecco is your silver bullet, you cannot go wrong.
Nosiola grows in Veneto and Lombardy and when made dry (there are sweet versions), makes wines of cheerful of drinkability. Fresh and crisp, with notes of flowers, citrus, the wines have a nutty aftertaste, and a lick of sea salt on the finish. Nosiola’s easygoing personality meets our drinkability criterion head on. Look for wines from Trentino Nosiola DOC. A perfect summertime sipper, Nosiola is one I like to have along for a leisurely day at the seaside.
Garganega, a principal variety in the production of Soave wines, makes wines of irresistible freshness and drinkability in that denomination. Its profile includes focused fruit flavors of peach and apricot, delicate scents of flowers and almond, and a note of saline that gives the wines lip-smacking tang and verve. When work is done, when time to rest has arrived and food is on the table, a favorite bottle of Soave is often in my hand.
While interpretation of drinkability may vary from person to person, and virtually all wines are drinkable, drinkability is a special quality that some wines deliver on in spades. Happy quaffing!
Tasting Note Cantine Ascheri Verduno Pelaverga
Scents of ripe strawberry and cherry, incense, and pepper transfer nicely to palate. Harmonious, with lively acidity and ever-so-slight tannins, the wine achieves an even greater harmony hours after opening.
Potresti pensare che con una bottiglia di succo d’uva fermentato, la bevibilità sia di serie. Ma non è così. E comunque, cos’è esattamente la bevibilità? Molti dei vini italiani sono prima di tutto vini alimentari. Vale a dire, i componenti di molti vini italiani – acidità, tannini, ecc. – sono tali che i vini non solo completano il cibo, ma, in molti casi, è necessario del cibo per godersi al meglio il vino. Considera come la sensazione di arricciare la bocca con un Brunello di Montalcino tannico si trasformi in un’esperienza sensuale al palato quando il vino viene consumato con una bistecca alla fiorentina cotta su legna.
Quando i componenti strutturali di un vino sono in armonia tra loro, ci sono una tale facilità e franchezza per l’esperienza del bere, che il vino si beve bene da solo: hai bevibilità.
Per me la bevibilità, un po’ più in dettaglio, è spesso associata a vini più giovani che mostrano una notevole freschezza e sapori di frutta matura. I vini hanno spesso una succosità intrinseca e una vena di salsedine nel loro profilo aromatico, e sono di lieve o medio appoggio al palato. Non troppo muscolari, per non affaticare il palato, e non troppo impegnativi, per non affaticare la mente.
Si può affermare che la bevibilità implichi un certo grado di correttezza situazionale. In una poltrona di pelle con chiodi d’ottone, in una sera d’inverno, preferisco rilassarmi con un vino di meditazione. I vini con un alto grado di bevibilità (come descritto qui) sembrano situazionalmente più a casa dove c’è lavoro fisico, esercizio, attività all’aria aperta, e il cibo informale o un aperitivo sono parte dell’agenda.
Ecco alcune scelte da fare, a mio parere, per celebrare quel piacere fondamentale enologico: la bevibilità:
ROSSI
Lo Schiava, il nome dato a un gruppo di vitigni non collegati che comprende Schiava Grossa, Gentile e Grigia, dà vini piacevolmente freschi, facili da bere con profumi rinfrescanti e sapori di frutta rossa, mandorla e fiori. Cercate esempi dell’Alto Adige / Sudtirol DOC o del Lago di Caldaro / Kalterersee DOC, il primo è il più pieno dei due, il secondo è più morbido. Grande compagnia quando sono all’aria aperta e all’aria fresca che accatasto legna da ardere!
Il Verduno Pelaverga produce vini massicciamente bevibili con acidità vivace e una presa facile e tannica. Con note di bacche rosse, fiori, erbe salate e una nota tipica di spezie pepate, i vini hanno una sensazione di palato maturo e frizzante. Da leggero a medio nel corpo (anche se alcuni possono essere più strutturati) i vini di Verduno Pelaverga sono una compagnia eccezionale per il cibo e sono una costante aggiunta al mio cestino da picnic.
Il Lambrusco autentico raggiunge un equilibrio nell’essere secco, fruttato, acido, tannico ed effervescente, qualità che semplicemente danno bevibilità. Ricorda: il Lambrusco non si riferisce a un solo vitigno, ma a una famiglia di uve, principalmente emiliano-romagnole, quindi è necessario essere specifici quando parliamo di loro. Il Lambrusco di Sorbara, leggero e vividamente floreale; il Lambrusco Grasparossa, più corposo, con note di ciliegia e prugna; il Lambrusco Salamino possiede la via di mezzo tra l’eleganza di Sorbara e la forza di Grasparossa. Una scelta prevalente quando sono assetato e affamato allo stesso tempo.
BIANCHI
Il Glera, per i nostri scopi qui, è il vitigno principale del Prosecco. La bevibilità del Prosecco non è seconda a nessuno. I vini tendono a profumi luminosi di pere e mele, ottima freschezza, acidità vivace e, soprattutto, un equilibrio impeccabile che li rende così bevibili. Cerca il prosecco dei vini DOCG di Conegliano-Valdobbiandene e l’Asolo Prosecco DOCG. In ogni situazione, il Prosecco è il tuo proiettile d’argento, non puoi sbagliare.
La Nosiola cresce in Veneto e Lombardia e quando è secca (ci sono versioni dolci), produce vini di allegra bevibilità. Freschi e frizzanti, con note di fiori e agrumi, i vini hanno un retrogusto di nocciola e una sfumatura di sale marino sul finale. La personalità disinvolta della Nosiola soddisfa il nostro criterio di bevibilità. Cerca i vini del Trentino Nosiola DOC. Un perfetto sorso estemporaneo, Nosiola è un vino che mi piace avere per una piacevole giornata al mare.
La Garganega, una delle principali varietà nella produzione di vini Soave, produce vini di irresistibile freschezza e bevibilità in quella denominazione. Il suo profilo comprende aromi di frutta concentrati di pesca e albicocca, delicati sentori di fiori e mandorle, e una nota salina che conferisce ai vini verve e un sapore che fa venire l’acquolina. Quando il lavoro è finito, quando è arrivato il momento di riposare e il cibo è sul tavolo, una bottiglia di Soave è spesso nella mia mano.
Mentre l’interpretazione della bevibilità può variare da persona a persona, e praticamente tutti i vini sono bevibili, la bevibilità è una qualità speciale che alcuni vini offrono a palate. Buon divertimento!
Note di degustazione:
Cantine Ascheri Verduno Pelaverga
Profumi di fragola matura e ciliegia, incenso e pepe si trasferiscono piacevolmente al palato. Armonioso, con acidità vivace e tannini sempre morbidi, il vino raggiunge un’armonia ancora maggiore ore dopo l’apertura.
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