Cavatelli hold a special place in the heart of many southern Italians: among the many pasta shapes hailing from our sunnier regions, they are definitely one of the best loved.
Recognizable by their small, shell-like form with a gentle groove, they are made from just two ingredients, semolina flour and water, but they have such a long story to tell! A story made of regional traditions, festive meals and heartwarming home cooking.
The name cavatelli comes from the Italian verb cavare, meaning “to hollow out” or “to carve,” referring to the technique used to shape the pasta: each piece is hand-rolled and then gently dragged across a board or pressed with the thumb to create the indentation. The resulting shape is perfect for catching sauce, which is why this pasta is so often served with rich, bold sauces.
Though closely associated today with Molise and Puglia, cavatelli is a pasta of the broader southern and central Italian tradition, with variants existing under different dialectal names – cavatielle, cavateddhi, cavateddi – in regions like Basilicata, Campania, Calabria, and parts of Sicily. Historical references place their use as far back as the Middle Ages in Molise, as attested by records of rural feasts and family celebrations. Unlike egg-based pastas common in the North, cavatelli belongs to the cucina povera heritage, where semolina and water made up the daily staples of many southern households.
The dough is typically made with durum wheat semolina, which gives the pasta its signature bite and durability; some variations, especially in home kitchens, include a spoonful of olive oil, or in more festive settings, the addition of ricotta cheese for a more delicate flavor. The key, however, remains the simplicity of the ingredients and the patience needed to make each cavatello by hand.
Cavatelli are very adaptable: each region – and often each town – pair them with local ingredients according to season and custom. In Molise, it’s common to find cavatelli served with a rich pork ragù, especially during holidays and family gatherings; in Campobasso, sausage and tomato sauce is a staple condiment. In Puglia, particularly around Bari, cavatelli con le cime di rapa isiconic: the bitter greens are sautéed with garlic, olive oil, and anchovies to make a sharp, earthy sauce. Basilicata pairs them with peperoni cruschi – fried sweet, dried peppers – and a scattering of local cheese. In Calabria, variations might include turnip greens or spicy sausage. There is also a vegetarian classic that is common across the south: cavatelli con fagioli, a hearty concoction of pasta with white beans, garlic, and olive oil.
But among the simplest and most elegant preparations is cavatelli al pomodoro con ricotta salata, cavatelli served with a bright tomato sauce and finished with shavings of aged ricotta. It is, perhaps, this version that best represents the simplicity and beauty of southern home cooking.
Cavatelli ready to be cooked (Photo: Sabino Parente/Dreamstime)
How to make cavatelli with tomato sauce and ricotta salata
Pour the semolina onto a clean work surface and make a well in the center.
Add the salt and begin to pour in the water slowly, incorporating the flour with a fork or your fingers.
Knead for about 10 minutes, until the dough becomes smooth and elastic. If it feels too dry, add a few drops of water; if too sticky, a dusting of flour.
Cover the dough with a clean cloth and let it rest for at least 30 minutes.
Cut the dough into pieces and roll each piece into long ropes about the thickness of your little finger.
Cut the ropes into 2 cm (¾ inch) pieces.
Using your thumb or a knife, press and drag each piece toward you to form the classic indentation. It should resemble a small canoe or shell.
Let the cavatelli rest on a floured tray while you prepare the sauce.
For the sauce:
2 tablespoons extra virgin olive oil
1 small onion, finely chopped
1 clove garlic, minced
1 bottle (700 ml) passata or 1 large can (28 oz) crushed tomatoes
Salt and black pepper to taste
A handful of fresh basil leaves
80–100 g (3–4 oz) ricotta salata, grated or shaved
Method:
Heat the olive oil in a large saucepan over medium heat.
Add the chopped onion and sauté gently until translucent, about 5 minutes.
Stir in the garlic and cook for another 30 seconds.
Add the tomato passata or crushed tomatoes and stir well.
Season with salt and pepper, lower the heat, and let the sauce simmer uncovered for 20–30 minutes, stirring occasionally.
In the final minutes of cooking, add the torn basil leaves.
To finish:
Bring a large pot of salted water to a boil.
Cook the cavatelli until they float to the surface and are tender—about 4–6 minutes if fresh.
Drain and transfer them directly into the tomato sauce.
Stir gently to coat the pasta, then divide into serving plates.
Top generously with grated or shaved ricotta salata and serve immediately.
While you can find cavatelli sold in supermarkets, there is something special about making them by hand, as there is in making anything from scratch, really. When we are in the kitchen with friends and family, surrounded by pots, plates, and the sounds of a busy kitchen, we may be making dinner, but we also make memories.
And nothing is quite as beautiful as that!
I cavatelli occupano un posto speciale nel cuore di molti italiani del sud: tra i tanti formati di pasta provenienti dalle nostre regioni più soleggiate, sono sicuramente tra i più amati.
Riconoscibili per la loro piccola forma a conchiglia con una leggera scanalatura, sono fatti con due soli ingredienti, semola di grano duro e acqua, ma hanno una lunga storia da raccontare! Una storia fatta di tradizioni regionali, pranzi festivi e una calorosa cucina casalinga.
Il nome cavatelli deriva dal verbo italiano “cavare”, che significa “scavare” o “intagliare”, riferendosi alla tecnica utilizzata per modellare la pasta: ogni pezzo viene arrotolato a mano e poi delicatamente trascinato su una tavola o premuto con il pollice per creare la rientranza. La forma risultante è perfetta per catturare il sugo, motivo per cui questa pasta viene spesso servita con sughi ricchi e decisi.
Sebbene oggi sia più direttamente associati al Molise e alla Puglia, i cavatelli sono una pasta della tradizione dell’Italia meridionale e centrale, con molte varianti che portanodiversi nomi dialettali – cavatielle, cavateddhi, cavateddi – in regioni come Basilicata, Campania, Calabria e parte della Sicilia. Riferimenti storici ne collocano l’uso già nel Medioevo in Molise, come attestano i resoconti di feste rurali e celebrazioni familiari. A differenza delle paste all’uovo diffuse al Nord, i cavatelli appartengono al patrimonio della cucina povera, dove semola e acqua costituivano gli alimenti base quotidiani di molte famiglie meridionali.
L’impasto è tipicamente preparato con semola di grano duro, che conferisce alla pasta la caratteristica consistenza e durata; alcune varianti, soprattutto nelle cucine domestiche, includono un cucchiaio di olio d’oliva o, in contesti più festivi, l’aggiunta di ricotta per un sapore più delicato. Il segreto, tuttavia, rimane la semplicità degli ingredienti e la pazienza necessaria per preparare ogni cavatello a mano. I cavatelli sono molto versatili: ogni regione, e spesso ogni città, li abbina a ingredienti locali a seconda della stagione e delle tradizioni.
In Molise, è comune trovare i cavatelli serviti con un ricco ragù di maiale, soprattutto durante le feste e le riunioni di famiglia; a Campobasso, salsiccia e salsa di pomodoro sono un condimento fondamentale. In Puglia, in particolare nella zona di Bari, i cavatellicon le cime di rapa sono un classico: le verdure amare vengono saltate in padella con aglio, olio d’oliva e acciughe per creare un sugo dal sapore intenso e terroso. In Basilicata li abbinano ai peperoni cruschi – peperoni dolci secchi fritti – e a una spolverata di formaggio locale. In Calabria, le varianti possono includere cime di rapa o salsiccia piccante. C’è anche un classico vegetariano diffuso in tutto il sud: i cavatelli con i fagioli, un sostanzioso miscuglio di pasta con fagioli bianchi, aglio e olio d’oliva. Ma tra le preparazioni più semplici ed eleganti ci sono i cavatelli al pomodoro con ricotta salata, cavatelli serviti con un sugo di pomodoro vivace e guarniti con scaglie di ricotta stagionata. È forse questa versione che meglio rappresenta la semplicità e la bellezza della cucina casalinga del sud.
Come preparare i cavatelli con sugo di pomodoro e ricotta salata
Per la pasta:
• 400 grammi di semola rimacinata di grano duro
• 200 ml di acqua tiepida
• Un pizzico di sale
Procedimento:
• Versare la semola su una superficie di lavoro pulita e formare una fontana al centro.
• Aggiungere il sale e iniziare a versare lentamente l’acqua, incorporando la farina con una forchetta o con le dita.
• Impastare per circa 10 minuti, fino a ottenere un impasto liscio ed elastico. Se risulta troppo asciutto, aggiungere qualche goccia d’acqua; se è troppo appiccicoso, una spolverata di farina.
• Coprire l’impasto con un canovaccio pulito e lasciarlo riposare per almeno 30 minuti.
• Tagliare l’impasto a pezzi e arrotolare ogni pezzo in lunghi cordoncini dello spessore di un mignolo.
• Tagliare i cordoncini in pezzi di 2 cm.
• Con il pollice o un coltello, premere e trascinrea ogni pezzo verso di sè per formare la classica concavità. Dovrebbe assomigliare a una piccola canoa o a una conchiglia.
• Lasciare riposare i cavatelli su un vassoio infarinato mentre si prepara il sugo.
Per il sugo:
• 2 cucchiai di olio extravergine di oliva
• 1 piccola cipolla tritata finemente
• 1 spicchio d’aglio tritato finemente
• 1 bottiglia (700 ml) di passata di pomodoro o 1 lattina grande (750 ml) di pomodori pelati a pezzi
• Sale e pepe nero a piacere
• Una manciata di foglie di basilico fresco
• 80-100 g (80-110 g) di ricotta salata grattugiata o a scaglie
Procedimento:
• Scaldare l’olio d’oliva in una casseruola capiente a fuoco medio.
• Aggiungere la cipolla tritata e far rosolare delicatamente finché non diventa traslucida, per circa 5 minuti.
• Aggiungere l’aglio e cuocere per altri 30 secondi.
• Aggiungere la passata di pomodoro o i pomodori pelati a pezzi e mescolare bene.
• Condire con sale e pepe, abbassare la fiamma e lasciare sobbollire il sugo senza coperchio per 20-30 minuti, mescolando di tanto in tanto.
• Negli ultimi minuti di cottura, aggiungere le foglie di basilico spezzettate.
Per finire:
• Portare a ebollizione una pentola capiente di acqua salata.
• Cuocere i cavatelli finché non vengono a galla e sono teneri, circa 4-6 minuti se freschi.
• Scolarli e trasferirli direttamente nel sugo di pomodoro.
• Mescolare delicatamente per condire la pasta, quindi distribuire nei piatti da portata.
• Cospargere generosamente con ricotta salata grattugiata o a scaglie e servire immediatamente.
Anche se i cavatelli si trovano nei supermercati, c’è qualcosa di speciale nel farli a mano, come nel preparare qualsiasi cosa partendo da zero. Quando siamo in cucina con amici e familiari, circondati da pentole, piatti e dai rumori di una cucina in fermento, prepariamo la cena, ma creiamo anche dei ricordi.
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