Cats of the Torre Argentina Colony. Image by kirkandmimi from Pixabay

Kings of the internet, rulers of our homes, cats have also another important role in Italy: they  are emperors of the Città Eterna. If you visited Rome, you know felines are revered and respected around its streets and that they have a penchant for settling in the  city’s most iconic archaeological locations, including the Imperial Forum and the Colosseum. 

However, the most famous of all Roman feline colonies is the one at Torre Argentina, where kitties of all ages, colors and temperament live quietly and happily among the ruins of ancient Roman temples and homes. Let’s be honest: is there a more apt location for a cat to live in than a place where, once upon a time, emperors used to hang? 

No, there isn’t, really. 

The colony of Torre Argentina is famous because of its organization and its size, so much so that it became popular even among tourists, who are often seen admiring the ruins from the street, eager to spot one of the many furries living there. And they do love showing themselves to us: elegant, indolent, always beautiful, always haughty.

A cat at the Fori Imperiali, in central Rome. Image shutterstock_1668359662

Here at Torre Argentina, many Roman gattare (that’s the  Italian for cat lady, ye all) take care of a sanctuary that about 250 cats call home. With love, kindness and respect, they ensure their four-legged friends are healthy, warm, fed and free from disease, supported in their  endeavor by  good natured vets and generous donors. 

But how did Torre Argentina become home to the most famous cat colony of Italy? Well, because cats chose it, of course. But cats never pick a place — or a person, for that matter — randomly. Just like cemeteries (another notorious locus adored by felines: have you ever heard of the colony at the Montmartre Cemetery in Paris?), archaeological sites are loved by cats: they are quiet, spacious and offer plenty of nooks and crannies where to find repair and protection. Alas, they are also a place where it’s easy to abandon unwanted kitties and that’s certainly how the Torre Argentina colony initially grew. 

But there is more to this location than that. There is more that brought cats there. 

Cat on the street in Rome, Italy. Image by © Anyaberkut | Dreamstime.com

If we want to trace back the origins of the colony, we need to step back in time,  all the way to  1926, when  urban redevelopment began in the area of Via San Nicola de’ Cesarini, with the aim of improving viability in  the city. Plans to gentrify the area and  bring it up to a kingdom’s capital’s standards had been  presented almost 20 years earlier, in 1909, but no one could imagine a real treasure was hidden underneath the surface. As it   still happens in Rome to this day, an archeological surprise awaited workers busy with digging and razing: temples. Yes, ancient  4th century BC Roman temples — four of them, a discovery so important that, after some diatribes between the Belle Arti and locals, and subsequent excavations, the  Foro Argentina was inaugurated, on the 21st of April 1929, the 2682nd anniversary of the foundation  of Rome. 

The Forum of Torre Argentina used to be a place of cult, a place of the gods: no wonder cats chose it for themselves, right? But there is more. Further archeological investigations demonstrated that part of the remains located on the  western side of the site belonged to the Curia Pompeia, the Curia of Pompey, the place where Julius Caesar was murdered.  

The Colosseum is another popular spot for Roman cats! Image by kirkandmimi from Pixabay

And so, we discovered that Torre Argentina is not only a place where worship took place, but also one where men of great political power and civic value would gather: what perfect location for cats, animals used to be worshiped like gods in antiquity and that, today, boss us around like the gorgeous, smart rulers they are. 

The gattare of Torre Argentina tell us that their cats love resting among the ruins of the four temples, as you would expect, of course. There is one they love in particular, the temple dedicated to Aedes Fortunae Huiusce Diei,  the  goddess of everyday’s fortune. Just like saying: “do like us, take delight in everyday’s small treasures. You may just appreciate life more.” 

If you want to know more about the Colonia Felina di Torre Argentina, its history, its cats and how to adopt one of them (yes, they have distance adoptions, too!), check out their website at: https://www.gattidiroma.net/web/en/or their social media channels, Gatti di Roma-Roman Cats on Facebook, Torre Argentina Cat Sanctuary on YouTube and Gatti di Roma on Instagram.

Re di internet, padroni delle nostre case, i gatti hanno un altro ruolo importante in Italia: sono gli imperatori della Città Eterna. Se avete visitato Roma, saprete che i felini sono venerati e rispettati tra le sue strade e che hanno una propensione a stabilirsi nei luoghi archeologici più iconici della città, tra cui i Fori Imperiali e il Colosseo.
Tuttavia, la più famosa di tutte le colonie feline romane è quella di Torre Argentina, dove i gatti di tutte le età, colori e temperamento vivono tranquillamente e felicemente tra le rovine di antichi templi e case romane. Onestamente: per un gatto c’è un luogo più adatto in cui vivere che non là dove, un tempo, erano soliti stare gli imperatori?
No, assolutamente no.
La colonia di Torre Argentina è famosa per la sua organizzazione e le sue dimensioni, tanto da diventare popolare anche tra i turisti, che spesso vengono visti ammirare le rovine dalla strada, desiderosi di vedere uno dei tanti gatti che vi abitano. E loro amano mostrarsi: eleganti, indolenti, sempre belli, sempre alteri.
A Torre Argentina, molte gattare romane si prendono cura di un santuario che ospita circa 250 gatti. Con amore, gentilezza e rispetto, si assicurano che i loro amici a quattro zampe stiano bene, al caldo, siano nutriti e privi di malattie, sostenute nel loro impegno da buoni veterinari e generosi donatori.
Ma come ha fatto Torre Argentina a diventare la casa della più famosa colonia di gatti d’Italia? Beh, perché ovviamente i gatti l’hanno scelta. Ma i gatti non scelgono mai un posto – o, se per questo, una persona- a caso. Proprio come i cimiteri (altro famigerato luogo adorato dai felini: avete mai sentito parlare della colonia del Cimitero di Montmartre a Parigi?), i siti archeologici sono amati dai gatti: sono silenziosi, spaziosi e offrono molti angoli dove trovare riparo e protezione. Ahimè, sono anche un luogo dove è facile abbandonare i gattini indesiderati ed è sicuramente così che la colonia di Torre Argentina è cresciuta inizialmente.
Ma in questo luogo c’è molto di più. C’è altro che ha portato i gatti lì.
Se vogliamo risalire alle origini della colonia, dobbiamo fare un passo indietro nel tempo, fino al 1926, quando iniziò la riqualificazione urbana dell’area di via San Nicola de’ Cesarini, con l’obiettivo di migliorare la viabilità della città. I progetti di gentrificazione della zona e di adeguamento agli standard della capitale di un regno erano stati presentati quasi 20 anni prima, nel 1909, ma nessuno poteva immaginare che sotto la superficie si nascondesse un vero tesoro. Come accade ancora oggi a Roma, una sorpresa archeologica attendeva gli operai impegnati a scavare e a livellare: i templi. Sì, antichi templi romani del IV secolo a.C. – quattro di essi, una scoperta così importante che, dopo alcune diatribe tra le Belle Arti e la gente del posto, e successivi scavi, il 21 aprile 1929, nel 2682° anniversario della fondazione di Roma, fu inaugurato il Foro Argentina.
Il Foro di Torre Argentina era un luogo di culto, un luogo degli dei: non c’è da stupirsi che i gatti l’abbiano scelto per se stessi, no? Ma c’è di più. Ulteriori indagini archeologiche hanno dimostrato che parte dei resti situati sul lato occidentale del sito appartenevano alla Curia Pompeia, la Curia di Pompeo, il luogo dove fu ucciso Giulio Cesare.
E così, abbiamo scoperto che Torre Argentina non è solo un luogo dove si svolgeva il culto, ma anche un luogo dove si riunivano uomini di grande potere politico e di grande valore civico: quale luogo perfetto per i gatti, animali che nell’antichità erano venerati come divinità e che oggi ci comandano a bacchetta, da splendidi e intelligenti governanti.
Le gattare di Torre Argentina ci dicono che i loro gatti amano riposare tra le rovine dei quattro templi, come naturalmente ci si può aspettare. Ce n’è uno che amano in particolare, il tempio dedicato ad Aedes Fortunae Huiusce Diei, la dea della fortuna di tutti i giorni. Come dire: “Fate come noi, godetevi i piccoli tesori di tutti i giorni. Forse apprezzerete di più la vita”.
Se volete saperne di più sulla Colonia Felina di Torre Argentina, la sua storia, i suoi gatti e come adottarne uno (sì, fanno anche le adozioni a distanza!), visitate il loro sito web: https://www.gattidiroma.net/web/en/ o i loro canali social media, Gatti di Roma-Roman Cats su Facebook, Torre Argentina Cat Sanctuary su YouTube e Gatti di Roma su Instagram.

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