Milan 2016 Design Week (Ph © Franco Ricci | Dreamstime.com)

Giornata del Design Italiano nel Mondo, l’Istituto Italiano di Cultura ed il Consolato Generale di Los Angeles hanno organizzato un evento speciale sulla relazione tra design e sostenibilità, con l’artista e architetto romano Massimo Catalani, l’inaugurazione di una mostra focalizzata sul dialogo tra design, arte e artigianato e una tavola rotonda con esperti del settore.

L’occasione è la seconda edizione della Giornata del design italiano nel mondo, iniziativa creata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI).

Tra gli scopi dell’iniziativa – come sottolineato dal console generale Antonio Verde – vi è quello di riconoscere al design un ruolo di vera e propria tradizione culturale del nostro Paese, con radici profonde in tutti i territori, stimolo trainante della manifattura e delle esportazioni.

“Questa seconda Giornata del Design, incentrata sul tema della sostenibilità”, ha aggiunto il console generale, “vuole sottolineare la riconosciuta sensibilità dell’Italia nella ricerca di uno stile che coniughi alla funzionalità e all’estetica il rispetto dell’ambiente”.
La serata ha previsto un intervento di Massimo Catalani, uno dei 100 testimonial scelti dal MAECI come “ambasciatori” del design italiano nel mondo. Tra i suoi ultimi lavori opere incentrate sulla difesa del mare e contro la pesca illegale.

In programma anche l’inaugurazione della mostra “Delineo: Italia Bellissima Meets Valerio Berruti”, che porta sino al 31 maggio e per la prima volta a Los Angeles creazioni di artigianato e design parte del progetto Italia Bellissima dell’architetto Andrea Capellino, insieme ad opere del pittore e scultore piemontese Valerio Berruti, conosciuto a livello internazionale per il suo stile immediato.

“Sono entusiasta di poter collaborare a questo progetto”, dichiara Valerio Berruti, “perché sostengo l’esigenza di dialogo tra arte e artigianalità. Così come nell’arte classica l’artista influenzava gli artigiani, credo sia importante diffondere un nuovo concetto di artigianato che è figlio dell’arte contemporanea, fonda le proprie radici nel passato, ma vive nel presente”.
Massimo Catalani, Andrea Capellino e Valerio Berruti hanno partecipato a una tavola rotonda insieme alla designer Francesca Garcia-Marques e a Elena Pacenti, preside della School of Design at New School of Architecture & Design di San Diego, moderata da Carlo Caccavale, executive director dell’American Institute of Architects (AIA) di Los Angeles.
Nel corso della serata i due artisti e l’architetto hanno ricevuto il premio IIC Los Angeles Creativity Award, riconoscimento all’eccellenza italiana nel mondo, che consiste in un’opera originale creata appositamente da Emilio Cavallini, artista e stilista noto internazionalmente, ed ispirata al soffitto del Pantheon di Roma.

La Giornata del Design Italiano nel Mondo è una iniziativa creata dal Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) in collaborazione con il Ministero dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, la Triennale di Milano, ICE Agenzia, il Salone del Mobile di Milano, l’Associazione per il Disegno industriale, la Fondazione Compasso d’Oro e la Fondazione Altagamma, nell’ambito del progetto “Vivere ALL’italiana”, che promuove la cultura e il sistema produttivo italiani attraverso un’azione integrata tra cultura ed economia, lingua e ricerca scientifica.

Massimo Catalani (Roma, 1960) è architetto di formazione, ma sceglie di dedicarsi alla pittura. Dopo le prime mostre collettive con soggetti irriverenti come dei trittici di peperoncini e una personale a Roma, espone in Italia, Belgio, Svizzera e a New York, dove propone “L.I.F.E.” una visione d’Italia attraverso la pittura dei suoi cibi. Con le sue tele esplora anche l’immanenza del Sacro e l’interpretazione del testo amoroso. In Giappone espone le “Radici del Vino Italiano”. Collabora con Greenpeace per due campagne contro l’uso di ogm nel Parmigiano Reggiano e contro il nucleare e per un’istallazione al Salone Slow Fish di Genova. Suoi lavori sono nel cinema di Pupi Avati, Cristina Comencini, Alessandro Benvenuti, Jaume Collet-Serra. Nel 2013 per la Casa dei Pesci di Grosseto scolpisce un blocco di marmo di Carrara di 10 tonnellate. Nel 2015 presenta il suo cortometraggio “There She Blows” all’Art Doc Festival, mentre il suo “Ittico Ziguratt” viene messo a mare in Toscana nel primo museo sottomarino contro la pesca a strascico illegale. Il 2017 lo vede ancora impegnato su temi ambientali.

Valerio Berruti (Alba, 1977), laureato in critica d’arte al D.A.M.S. di Torino, vive e lavora a Verduno (CN). Nel 2009 è il più giovane artista del Padiglione Italia della 53. Biennale di Venezia con la video-animazione “La figlia di Isacco”. Vanta numerose esposizioni a Tokyo, Belgrado, Johannesburg e Singapore. Nel 2014 partecipa alla Biennale Italia-Cina a Pechino. Nel 2015 la sua opera Udaka è esposta nella mostra Holy Mystery, organizzata alla Chiesa del Santo Volto di Torino, in occasione dell’ostensione della Sacra Sindone. Nel 2016 pubblica per Gallucci Editore Come il vento tra i salici, un flipbook formato da 71 tavole che animano l’ormai introvabile traduzione di Beppe Fenoglio di “The Wind in the Willows” di Kenneth Graham.

Andrea Capellino (Asti, 1974) è appassionato di tecniche dell’artigianato e si è dedicato in prima persona ai marmi e alla scultura della pietra. Attivo anche in Europa e negli Stati Uniti, Capellino mira a realizzare progetti che valorizzino i prodotti delle “arti e mestieri” italiani. Nel 2001 ha fondato lo studio di architettura Andrea Capellino, oggi Capellino Architettura, che si occupa di architettura residenziale, restauro conservativo, architettura terziaria e design. Nel 2013, l’architetto Capellino e l’architetto Ando hanno fondato la Capellino Design & Partners, che spazia dal piccolo oggetto di design alla progettazione di interni, fino ad arrivare agli spazi espositivi e agli allestimenti fieristici. Nel 2014 l’architetto Capellino e l’architetto Gianuzzi hanno fondato AG Architettura, specializzata nell’ambito dell’architettura residenziale. Per promuovere e sviluppare l’artigianalità made in Italy in tutte le sue forme ha fondato Italia Bellissima, su cui ha anche pubblicato un omonimo libro per bambini.

Italia Bellissima è un progetto dedicato alla promozione dell’artigianato italiano di alta qualità e di lunga tradizione e al suo impiego nel campo dell’architettura e design. Lo scopo è di far conoscere le migliori produzioni artigianali legate all’architettura, alimentando la passione per il “fatto bene”, per il saper fare italiano e per l’idea che diventa materia e bellezza. Gli artigiani che possono utilizzare il marchio di Italia Bellissima devono aderire al “manifesto” del progetto che prevede l’obbligo che le produzioni siano realizzate al 100% in Italia, la scelta di un lavoro etico, il rispetto dell’ambiente, l’unicità del prodotto, la condivisione e il rispetto del genius loci. Nell’ambito del progetto, tra il 2009 e il 2014, l’Arch. Capellino ha realizzato gli interni e gli arredi di una villa in Costa Mesa, CA. Grazie a Italia Bellissima, oltre 100 artigiani hanno esportato le proprie produzioni in America, Nord Europa, Gran Bretagna e Australia.

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