Code di rospo, occhi di topo, ali di pipistrello: a Cernobbio la danza delle streghe alla luce della luna. Code di rospo, occhi di topo, ali di pipistrello, denti di lupo: il mix perfetto per una serata tra streghe. Come ogni anno, il 13 e il 14 ottobre, Cernobbio ospita una delle più affascinanti e divertenti sagre del nord Italia, “Castagne, streghe e dintorni”, un’opportunità unica per visitare lo storico borgo di Rovenna e lasciarsi guidare da incantesimi e danze d’altri tempi: come a Salem, atmosfere buie, rumori sinistri, tutto sembra parlare di episodi infelici e di sentire ancora l’acre odore dei roghi, le urla delle streghe e l’incitamento del pubblico.
Quest’antico borgo medievale a dieci minuti da Como, diventa vero e proprio villaggio delle streghe: ogni via, perfino quella più piccola dove ci si potrebbe passare solo se trasformati in una lucertola, è illuminata solamente da alcune candele poste sul porfido; le finestre delle abitazioni sono ricoperte di ragnatele impenetrabili, fantasmi e altri strani esseri si aggirano per le strade e bisogna stare attenti poiché ad ogni angolo potreste essere vittime di qualche stregoneria.
Ma non è tutto: per sfuggire agli incantesimi maligni, basta portarsi nel centro di Rovenna e lasciarsi inebriare dall’odore delle caldarroste: ogni anno, in occasione della sagra, ne vengono consumate più di tre quintali, senza contare quelle bollite o con la panna montata.
Quella delle streghe è una manifestazione perfetta anche per i più piccoli che, anticipando Halloween di due settimane, hanno l’occasione di aggirarsi per il villaggio travestiti chi da fantasma, chi da zucca, chi da strega…Ma bisogna stare attenti perché le streghe, quelle vere, si ritrovano alla mezzanotte di sabato per il “sabba”: immaginate di vedere venti streghe riunite al centro di una piazza antica, vederle danzare, saltare, ruotare la testa e inneggiare canti dalla lingua incomprensibile, il tutto illuminato solo dalla luce della luna.
I deboli di cuore, i più timorosi e superstiziosi, possono visitare la mostra della zucca: i contadini e gli agricoltori del luogo espongono le loro creature e il premio viene assegnato, ovviamente, alla più grande di tutte.
E per chi avesse paura di cadere vittima di un incantesimo e non ritrovare la macchina, non temete: la città predispone ogni anno un servizio navetta che collega Como a Rovenna per permettere ai visitatori di godersi in tutta tranquillità il “vin brulè”. Tipico della Valtellina, viene riscaldato sul fuoco con varie spezie come i chiodi di garofano e la cannella ed è ottimo per scacciare le maledizioni!
“Castagne, streghe e dintorni”, però, non è solo il sabba delle streghe: durante la manifestazione è possibile visitare mercatini, degustare prodotti tipici, informarsi sul mito e la storia delle streghe, attività per bambini e molto altro ancora.
Un momento perfetto per godere del lago di Como illuminato e visto dalla collina di Rovenna, per stare in compagnia e ritrovare le antiche tradizioni. E, perché no, un momento perfetto per trovare quel bambino che in noi non è mai cresciuto.
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