(Ph© Marco Zamperini| Dreamstime.com)

È andato in scena il primo e più grande spettacolo open air dedicato alla Natività. È accaduto in Toscana, in provincia di Siena, dove l’Associazione “CasoleEventi” ha firmato e prodotto “Praesepium”, in programma nel centro storico di Casole D’Elsa nel periodo natalizio tra dicembre e gennaio con il patrocinio di Regione Toscana e Comune di Casole D’Elsa. Una rappresentazione teatrale non stop all’aria aperta che ha visto il paese trasformarsi diventando metà palcoscenico e metà dietro le quinte.

Regia di Luciana Calamassi, drammaturgia di Leonardo Ieva. Con gli attori, Alessandra Cerrato, Leonardo Ieva, Mirco Batoni. Scenografie di Luciana Calamassi, Betty Calamassi, Stefania Malevolti. Luci di Doriano Spinelli, Graziano Grassi. Costumi di Luciana Calamassi, Donatella Pacchierotti, Sibilia Franchi. Musiche e suoni di Massimiliano Benucci. Allestimento di Franco Giusti. Organizzazione di Giordano Malevolti.Tecnica di Loris Martellucci, Pierluigi Taddei, Andrea Pozzuoli, Luca Pini, Pierluigi Taddei e Stefano Milordini.

Una proposta che nei numeri ha uno dei suoi punti di forza. 350 tra attori e comparse che hanno indossato circa 400 costumi realizzati interamente a mano. Il tutto distribuito su una superficie di 30.000 metri quadrati. Ben 30 scene svolte in contemporanea, sia quelle classiche della natività che la riproduzione 1:1, quindi in dimensioni originali, di un vero e proprio villaggio dell’epoca. C’erano 100 animali vivi tra cui, cammelli, asini, pecore, galline e tanto altro. Il cibo era tutto vero e cucinato tutto sul momento con frutta fresca in grande quantità ad arricchire i banchetti. Il percorso completo riservato agli spettatori era di un chilometro e si è snodato per le vie del centro storico di Casole D’Elsa. Per mettere in moto questa immensa macchina è stata prevista una squadra di 60 tecnici (tutti volontari abitanti del paese) che hanno curato l’allestimento garantendo il funzionamento di tutto durante lo svolgimento della rappresentazione.

Senza contare una inedita e mai realizzata prima “via dei profumi”, con incensi, candele ed erbe aromatiche. In questo modo lo spettatore ha potuto anche “annusare” lo spettacolo. Oltre gli odori del cibo fresco, come frutta e pesce, e dei cibi cucinati di continuo, compreso il pane.

In “Praesepium” il pubblico ha avuto la possibilità di essere parte integrante delle scene stesse perché ha potuto attraversarle completamente senza dover però interagire con niente e nessuno. Uno spettacolo dove non c’è platea ma solo palcoscenico.

“Si tratta – spiega l’ideatrice e regista, Luciana Calamassi – di un’edizione rinnovata che parte da una solida tradizione, uno spettacolo a cielo aperto per ricreare un’atmosfera unica tra colori, suoni, sapori ed emozioni. Non è un presepe vivente, ma una rappresentazione che ha per scena finale la natività: ma per arrivare a questo c’è tutto un paese che spinge il pubblico verso la luce”.

“Praesepium” è l’evoluzione e la prima edizione in forma di spettacolo di un progetto di presepe vivente che si è svolto con cadenza biennale dal 1998. Quest’anno è stata anche la prima volta in cui i numeri in campo hanno superato tutte le altre ed è anche la prima edizione in cui c’era un vero copione di drammaturgia partecipata intorno al tema della Natività. Vista come un grande evento che merita di essere rappresentato in una rilettura atea rendendo al pubblico la possibilità di vivere una esperienza il più fedele possibile ai fatti, ai luoghi e alle circostanze che hanno accompagnato la nascita di Gesù. Le passate edizioni hanno mosso persone da tutta Italia, con tour operator nazionali che hanno organizzato apposite gite. Nel 2015 ben 12 mila presenze.


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