«Soltanto se sei una persona aperta conoscerai persone fantastiche». E vivrai una vita ricca di sorprese, verrebbe da aggiungere. La filosofia di vita di Pasquale Caselle – hair stylist originario di Toronto, Canada – si riassume in una pillola di saggezza che è diventata – con gli anni – spirito guida e intimo consigliere.
«Una volta – racconta – ero al supermercato e ho sentito una ragazza parlare in italiano. Una ragazza bellissima e di grande fascino. Mi sono detto: se non ti esprimi liberamente non la conoscerai mai. Così ho fatto e adesso siamo ottimi amici». Nessun doppio fine, per intenderci, Caselle è sposato con Linda da più di 20 anni. «È per conoscere le persone», precisa. E per farle dialogare e conoscere tra di loro, verrebbe ancora una volta da aggiungere.
Spirito vulcanico e coinvolgente, Caselle (47) vive stabilmente a Los Angeles da una decina di anni. Il suo lavoro? Quello che una buona fetta dei suoi colleghi in giro per il mondo sognerebbe: master hair stylist e colorist per le grandi produzioni di Hollywood quali Fox, Paramount e Sony. «Quello che devo fare – racconta – è andare sui set e controllare che i tagli e i colori rispecchino le volontà della produzione». Alla domanda su quali grandi star del grande schermo siano passate sotto le sue mani, risponde soltanto “off the records”. Big names by the way.
«Oltre al lavoro sui set – aggiunge – continuo ad avere molti clienti privati. Qualcuno viene direttamente a casa mia, qualcun altro preferisce che sia io a muovermi. A Los Angeles lavoro spesso per l’attore Aiden Turner (If Loving You Is Wrong, NCIS) e Giuliana Rancic (originaria di Napoli e anchor a E! News), mentre in passato mi è capitato anche di fare la piega a Sabrina Ferilli. Una donna fantastica». Ma anche le attrici Bai Ling, la modella Taylor Ackerman, e le musiciste Sarah McTaggart (della band Kind) e Stephanie Prost (duo femminile Stash).
Ma come nasce la passione – diventata in alcuni casi arte creativa – per l’hair styling? «A 12 anni, quando abitavo ancora a Toronto con la mia famiglia», racconta. Maggiore dei 3 fratelli (le due sorelle sono più grandi), Caselle – che fin da bambino aveva sempre dimostrato una spiccata abilità artistica – iniziò a spuntare le frange dei propri fratelli e sorelle nella sua camera da letto. La mamma non aveva tempo.
Il modello a cui si ispirava era quello “rubato in bottega” dallo zio, che in città era proprietario di un salone professionale dove il ragazzo bazzicava carpendone i segreti. Ai fratelli seguirono gli amici di scuola, che a loro volta volevano uno di quei tagli creativi e alla moda. Prezzo? 5 dollari.
A quel punto anche le mamme degli amici di scuola non poterono più farne a meno, e iniziarono a farsi tagliare i capelli da Caselle pure loro. E mentre al piano superiore di casa si stava formando un piccolo salone “fai da te”, al piano inferiore, la coda era intrattenuta da “mammà”, che cucinava e preparava il caffè per i clienti del figlio. Il tutto rigorosamente di sera, al termine della giornata di scuola – o di lavoro – della famiglia.
Ma dopo un inizio da “romanzo Cuore”, per Caselle il futuro aveva preparato un percorso fulmineo e pieno di successi. Dopo aver frequentato la scuola di taglio e colore a Toronto, nel periodo in cui stava lavorando in un salone in città, ecco la grande occasione che cambiò per sempre la vita del ragazzo lucano (famiglia originaria di Potenza).
«Mi chiamarono per l’acconciatura di una sposa a un matrimonio sull’Isola di Saint Thomas, nelle Piccole Antille (Mare dei Caraibi)». Il salone di Toronto nel quale lavorava storse il naso e lui si licenziò, iniziando la carriera da “free lance” a soli 19 anni. «Quando anni dopo la tv canadese mandò in onda uno show in cui tagliavo e coloravo i capelli in diretta – ricorda ridendo – non credo ne furono entusiasti».
Dopo la prima esperienza in proprio ne seguirono altre, e in appena due anni Caselle trasferì la sua “base operativa” alle Isole Cayman, dove i clienti aumentarono esponenzialmente. Nel frattempo, tra un taglio e l’altro sotto al sole e sugli yacht di personaggi altolocati, Caselle continuava a viaggiare: Los Angeles, New York, Washinghton, l’Italia e il Canada, dove rimaneva – e rimane ancora oggi legato – alla propria famiglia. Soprattutto alla mamma.
«Quando lasciai il Canada era disperata – ricorda – e all’aeroporto non ti dico le scene. Fortunatamente mio fratello la tranquillizzò dicendole che andavo al caldo. Era vero: Toronto non mi piaceva più. Troppo freddo. Da lei ho imparato tanto, anche i segreti della cucina italiana».
Ma dopo quasi vent’anni di “grand tour” in giro per il mondo per tagli e messe in piega con base nei Caraibi, il cambiamento era di nuovo dietro l’angolo. «Iniziai a collaborare con l’agenzia IT&LY Hair Fashion, con la quale mi sono poi stabilizzato a Los Angeles. Un ambiente che preferisco per via del lavoro con il cinema.
A New York, per esempio, avrei lavorato soprattutto nel mondo della moda, con orari molto più duri e giornate più lunghe. Troppo stress, bisogna godersi la vita a un certo punto». E dopo una vita di corse e stress, in effetti, un piatto di orecchiette al pomodoro e basilico a febbraio, baciato dal sole della California, rimane qualcosa di impagabile.