(Ph© Simona Flamigni| Dreamstime.com)

Progettata nel 1909 e concepita dai mecenati fratelli Bogani, come edificio “ad uso esclusivo di laboratori artistici” per scultori, pittori e fotografi residenti nella zona di Brera, la Casa degli Artisti è una testimonianza di mecenatismo culturale, unica a Milano e rarissima in Europa. Costruita tra il 1910 ed il 1911 all’incrocio tra corso Garibaldi e via Tommaso da Cazzaniga, la Casa degli Artisti precorse l’architettura razionalista e diventò ritrovo di Bohèmien e Scapigliati milanesi. Dal dopoguerra l’immobile ha subito un costante degrado fino a diventare inagibile.

Finalmente la Casa degli Artisti tornerà ad essere centro vitale dell’arte e della cultura.

Si tratta di una rinascita resa possibile grazie a una virtuosa sinergia tra pubblico e privato. Sarà così riconsegnato alla città un pezzo di storia attraverso un ripristino il più fedele possibile all’originale, adeguandolo all’attuale uso nell’ambito di un rinnovato decoro urbano.

Per la realizzazione, coniugando tradizione e architettura moderna e con lo scopo di offrire la più alta qualità nel rispetto dell’ambiente, sono state adottate le tecnologie più avanzate con soluzioni innovative per riscaldamento, condizionamento, geotermia, domotica, ventilazione meccanica controllata e fotovoltaico.
“Dal punto di vista architettonico – specificano Aldo Fontana e Tanja Bekjarova, progettisti e direttori dei lavori – si è voluto recuperare il contenitore culturale preservando l’integrità di parti originarie evidenziandone il loro carattere di autenticità. Gli spazi interni assumono così una nuova percezione reinterpretandoli con elementi contemporanei”.

La palazzina, costituita da tre piani fuori terra, più tre ampi terrazzi, vedrà al pianterreno un’area aperta al pubblico e un ampio coffee shop che si estenderà anche all’esterno, attraverso una pensilina coperta che affaccia sul piccolo giardino segreto oggi curato dal Wwf.

Gli artisti di tutto il mondo avranno a Milano un luogo dove lavorare, farsi conoscere, creare reti e sinergie, fare nuove esperienze. L’edificio restaurato avrà, per volontà del Comune di Milano e del Municipio 1, la stessa funzione per cui è stato costruito: quella di casa degli artisti, con grandi atelier dove lavorare e spazi espositivi aperti al pubblico. Al pianterreno della casa, che sarà sempre aperto al pubblico, sarà inoltre possibile organizzare eventi, mostre, allestimenti.
La rinascita della Casa degli Artisti consentirà a Milano di accrescere significativamente la sua naturale vocazione alla cultura.


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