A float at the Carnevale di Viareggio in 2019 (Photo: Marchesini62/Dreamstime)

The country has taken yet another small step towards normality, with the celebration of the Carnevale di Viareggio, after the cancellation of the 2020 edition because of Covid-19.

While times are still difficult across the globe, the rise in the number of vaccinated people and the overall efficacy of the jab means we may start looking at the future with a smile. And is there a better way to stamp a smile on your face than an Italian-style carnivalesque parade?

For Viareggio, Carnevale floats are a well-established tradition dating back to 1873, when a group of young well-to-do patrons of the Viareggio Casino’s café had the idea to celebrate Carnevale with a parade on Mardi Gras. On that first edition, there weren’t floats but, rather,  decorated coaches and, we like to imagine, many happy people in colorful dress-up. The first carri trionfali, large decorated floats made of wood and papier maché made their appearance at the end of the 19th century, thanks to the creativity and efforts of the carpenters and blacksmiths who worked in Viareggio’s dockyards.

Since then, the fame of the city’s corso mascherato — the official name of Viareggio’s float parades — has only increased, to reach international acclaim, especially after the end of the Second World War, when people’s eagerness to be carefree after years of pain marked a real artistic and popularity renaissance for the event.

The Carnevale’s never been accustomed to see its celebrations canceled: only the world wars cause it to stop. Before Covid, that is. This is why this edition must feel a lot, in atmosphere at least, like that first parade after the end of the second world conflict: back then, the country was just beginning to get back onto its feet after 20 years of dictatorship and 5 of war; today, we’re also ideally rising back from almost 24 months of limbo, that likely changed the way we conceive and live our existence in ways we still cannot fully appreciate.

Yet, this 2021 edition still feels different from what’s “normal,” because it takes place 7 months later than usual, yet it gives a strong sign of recovery, of normality, of our necessity to have some lighthearted fun. To many, this Carnevale — which started on the 18th of September and will conclude with the last triumphal parade on the 9th of October — is one of “renaissance,” just like the one in 1946, when the event had returned after the war. Indeed, as mentioned by InToscana’s Giulia Rafanelli, the song published that year to celebrate it seems perfect for this year’s edition, too: “More beautiful you rise, Viareggio, the time of joy and love is coming (…).” Simple words, but that well describe the atmosphere of joyful excitement we can breathe in Viareggio’s streets these days.

Papier maché creations in Viareggio (Photo: Marco Guidi/Dreamstime)

This edition is very special because it’s dedicated to the universe of Carnevale around the world, to the many carnivalesque traditions we can encounter across the continents, with their uniqueness, history, and lore. It’s called the Carnevale Universale and will also, of course, present floats about the pandemic. The official poster for it, created by artist Piero Figura, is very much symbolic of the soul of this year’s celebrations: an elaboration of the 1959’s poster by painter Uberto Bonetti, the creator of the Carnevale’s own mascots, Burlamacco and Ondina, dominated by a joyful, smiling Earth.

Needless to say, the real protagonists of the event are always the floats: this year, they are dedicated to many important figures of world culture, art, and history, from Martin Luther King to Chico Mendes, all the way to Nelson Mandela and Rita Levi Montalcini, but also Anne Frank, Luis Sepulveda, Ezio Bosso, and Charlie Chaplin. The idea is to bring together figures that belong to the world, not to a single nation or culture, and that contributed with their work, commitment, ethic, and life to enrich Humankind universally.

But it wouldn’t be Viareggio without some political satire, so:  enters the Europafest float, created by Marzia Etna and Matteo Lamanuzzi, where European leaders engage in an Oktoberfest-inspired party to celebrate post-Covid recovery. Social awareness also takes center stage, with floats about LGBTQ families, mental health, and the environment. The way Viareggio floats tackle difficult social and political subjects, allegorically stressing their relevance and good-heartedly mocking important international players in the world of culture and politics is renowned: in fact, one could say that having a Viareggio float dedicated to you is the ultimate VIP certificate!

The Carnevale di Viareggio 2021 officially opened with the first corso mascherato on the 18th of September. The second corso,  on the 26th of September, was canceled halfway because of the bad weather, but both appointments for the month of October, the Carnevale weekend on the 2nd and the 3rd, as well as the grand finale on Sunday the 9th, have been confirmed.

Il Paese ha fatto un altro piccolo passo verso la normalità, con la celebrazione del Carnevale di Viareggio, dopo la cancellazione dell’edizione 2020 a causa del Covid-19.

Anche se i tempi sono ancora difficili in tutto il mondo, l’aumento del numero di persone vaccinate e l’efficacia complessiva del vaccino ci permette di cominciare a guardare al futuro con un sorriso. E c’è un modo migliore per stamparsi un sorriso in faccia se non con una sfilata di carnevale all’italiana?

Per Viareggio, i carri del Carnevale sono una tradizione consolidata che risale al 1873, quando un gruppo di giovani benestanti avventori del caffè del Casinò di Viareggio ebbe l’idea di festeggiare il Carnevale con una sfilata il martedì grasso. In quella prima edizione, non c’erano carri allegorici ma, piuttosto, carrozze addobbate e, ci piace immaginare, tanta gente allegra in abiti colorati. I primi carri trionfali, grandi carri decorati in legno e cartapesta, fecero la loro comparsa alla fine del XIX secolo, grazie alla creatività e agli sforzi dei falegnami e dei fabbri che lavoravano nei cantieri navali di Viareggio.

Da allora, la fama del corso mascherato della città – il nome ufficiale delle sfilate dei carri viareggini – non ha fatto che aumentare, fino a raggiungere il successo internazionale, soprattutto dopo la fine della seconda guerra mondiale, quando la voglia di spensieratezza della gente dopo anni di dolore ha segnato una vera e propria rinascita artistica e popolare della manifestazione.

Il Carnevale non è mai stato abituato a vedere le sue celebrazioni annullate: solo le guerre mondiali lo hanno fermato. Prima del Covid, ovviamente. Ecco perché questa edizione deve assomigliare molto, almeno nell’atmosfera, a quella prima sfilata dopo la fine del secondo conflitto mondiale: allora il Paese stava iniziando a rimettersi in piedi dopo 20 anni di dittatura e 5 di guerra; oggi, anche noi ci stiamo idealmente risollevando dopo quasi 24 mesi di limbo, che probabilmente hanno cambiato il nostro modo di concepire e vivere l’esistenza in modi che ancora non possiamo capire del tutto.

Eppure, questa edizione 2021 sembra ancora diversa dalla “normalità”, perché si svolge 7 mesi dopo le date abituali, eppure dà un forte segnale di ripresa, di normalità, della nostra necessità di divertirci un po’ a cuor leggero. Per molti, questo Carnevale – che è iniziato il 18 settembre e si concluderà con l’ultima sfilata trionfale il 9 ottobre – è un Carnevale di “rinascita”, proprio come quello del 1946, quando la manifestazione era ripresa dopo la guerra. Anzi, come ricordato da Giulia Rafanelli di InToscana, la canzone pubblicata quell’anno per celebrarla sembra perfetta anche per l’edizione di quest’anno: “Risorgi ancor più bella o viareggina, di gioia e amore il tempo si avvicina (…)”. Parole semplici, ma che ben descrivono l’atmosfera di gioiosa eccitazione che si respira per le strade di Viareggio in questi giorni.

Questa edizione è molto speciale perché è dedicata all’universo del Carnevale nel mondo, alle tante tradizioni carnevalesche che possiamo incontrare in tutti i continenti, con la loro unicità, storia e tradizione. Si chiama Carnevale Universale e presenterà anche, ovviamente, dei carri sulla pandemia. Il manifesto ufficiale, realizzato dall’artista Piero Figura, è molto simbolico dell’anima dei festeggiamenti di quest’anno: un’elaborazione del manifesto del 1959 del pittore Uberto Bonetti, il creatore delle mascotte del Carnevale, Burlamacco e Ondina, su cui domina una Terra gioiosa e sorridente.

Inutile dire che i veri protagonisti della manifestazione sono sempre i carri: quest’anno sono dedicati a molte figure importanti della cultura, dell’arte e della storia mondiale, da Martin Luther King a Chico Mendes, fino a Nelson Mandela e Rita Levi Montalcini, ma anche Anna Frank, Luis Sepulveda, Ezio Bosso e Charlie Chaplin. L’idea è quella di riunire figure che appartengono al mondo, non a una sola nazione o cultura, che hanno contribuito con il loro lavoro, impegno, etica e vita ad arricchire universalmente l’Umanità.

Ma non sarebbe Viareggio senza un po’ di satira politica, quindi: ecco il carro Europafest, creato da Marzia Etna e Matteo Lamanuzzi, dove i leader europei si impegnano in una festa ispirata all’Oktoberfest per celebrare la ripresa post-Covid. Anche la consapevolezza sociale è al centro della scena, con carri sulle famiglie LGBTQ, la salute mentale e l’ambiente. Il modo in cui i carri viareggini affrontano difficili argomenti sociali e politici, sottolineando allegoricamente la loro rilevanza e prendendo bonariamente in giro importanti attori internazionali nel mondo della cultura e della politica è rinomato: infatti, si potrebbe dire che se hai un carro viareggino dedicato a te, hai la tua consacrazione definitiva: sei diventato VIP!

Il Carnevale di Viareggio 2021 si è aperto ufficialmente con il primo corso mascherato il 18 settembre. Il secondo corso, il 26 settembre, è stato annullato a metà a causa del maltempo, ma sono stati confermati entrambi gli appuntamenti del mese di ottobre, il weekend del Carnevale il 2 e il 3, nonché il gran finale di domenica 9.

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