Si è svolta a Roma una giornata di studio dal titolo ‘L’arte della vetrina. L’innovazione tecnologica per la conservazione e la comunicazione museale’. L’evento, patrocinato dal Mibact, è stato organizzato attraverso la collaborazione tra il Cnr, la Goppion, azienda italiana leader da oltre venticinque anni nel settore della museum industry mondiale, e l’Associazione Civita, organizzazione senza fini di lucro sostenuta da oltre 150 aziende pubbliche e private da sempre impegnata nella tutela e nella valorizzazione del patrimonio artistico nazionale.
Nel corso della giornata è stato presentato il volume ‘La scienza delle vetrine. Analisi dei rischi della conservazione museale’ a cura di Marco Realini del Cnr.
L’evento ha offerto soprattutto la possibilità di far capire al pubblico l’importanza che la ricerca e lo sviluppo delle moderne tecnologie rivestono nella conservazione dei beni culturali. Su questo punto si è soffermato in particolare il presidente del Cnr Massimo Inguscio, che ha sottolineato come questi argomenti costituiscano “il terreno fertile per il Cnr che è ricco di istituti che si occupano di beni culturali”. L’Ente è in grado, infatti, di intervenire con maggiore efficacia grazie soprattutto alla trasversalità che lo contraddistingue.
A supportare le parole di Inguscio anche il ministro del Mibact Dario Franceschini il quale ha precisato come l’Italia sia ai vertici internazionali non soltanto per il suo enorme patrimonio storico-artistico, ma anche per “l’innovazione scientifica legata ai beni culturali”, e riusciamo a esprimere eccellenza anche grazie al fatto “di aver sviluppato tecnologie che sono oggetto di esportazione nel mondo”.
Infine, si è sottolineato da più parti come la collaborazione tra pubblico e privato possa creare ‘sistema’ per la conservazione dei beni culturali. Una sinergia necessaria per offrire all’Italia un ruolo chiave in questo settore, come attestato dalla cooperazione tra Cnr e Goppion.