La storia del marchio Cama affonda le sue radici a Deruta, il centro di produzione di ceramica più importante d’Italia, ed è legata con un filo conduttore alla California e ad altre realtà degli Stati Uniti.
 
Friends of Cama è originariamente il nome di un gruppo di clienti americani della Bay Area che nel 2010 si sono riuniti per fare un “crowdfunding” allo scopo di salvare la loro azienda italiana di ceramiche più amata dalla prossima chiusura. Volevano che si mantenesse la produzione artistica a cui erano abituati da almeno trent’anni, in quanto non sarebbero stati disponibili ad acquistare copie delle loro ceramiche.
 Piatto da dolce stile Raffellesco realizzato da Elena Niccacci ed il suo team 

 Piatto da dolce stile Raffellesco realizzato da Elena Niccacci ed il suo team 

Questa iniziativa sincera era per una fabbrica che in molti avevano visitato di persona a Deruta, La Cama, acronimo per Cooperativa Artigiana Majoliche Artistiche, fondata negli anni Cinquanta e specializzata in decori classici rinascimentali.
 
È grazie all’artista Elena Niccacci che i decori classici raggiunsero la massima perfezione, questo piace tanto alla clientela americana, il suo stile ha fatto tendenza sulle tavole di tante case americane, sui libri di cucina (Starbucks “Passion for Coffee”) e anche nei film (“Mrs. Doubtfire”, 1993).
 
Nel 2010 Elena Niccacci festeggiava anche 60 anni di carriera nel mondo della ceramica come prima donna imprenditrice che ha ridato lustro ai decori classici. Aveva iniziato la sua carriera da giovanissima per passione, in un tempo in cui l’arte ceramica era ancora riservata ad una élite.
 
Nel momento di difficoltà per Cama nacque un ponte tra gli Stati Uniti e l’Italia, ma gli eventi avrebbero necessitato più tempo per creare nuovi orizzonti. Riaprire la fabbrica con le modalità passate non era una mossa profittevole, e tutti i tentativi di fusione con un’altra fabbrica di Deruta furono vani.
Così i membri di Friends of Cama iniziarono ad assumere il ruolo di sostenere l’azienda nella sua transizione a nuovi modelli d’impresa innovativi.
 L’anima del progetto Roberta Niccacci, in una sua recente visita a Silicon Valley 

 L’anima del progetto Roberta Niccacci, in una sua recente visita a Silicon Valley 

Partendo dalla comune condivisione di una grande relazione con la clientela, la figlia Roberta Niccacci ha preso in mano l’eredità intangibile dell’azienda mettendosi in gioco. Sono ora passati cinque anni da quando ha iniziato il lungo viaggio per la Cama, il quale si è trasformato in una sfida che le ha cambiato la vita.
 
“È stato un viaggio che non avrei mai immaginato di fare. Ogni porta che si chiudeva mi portava più avanti. Ho imparato a non mollare, a lottare, a stare concentrata. Sono diventata molto forte perché avere una visione ti rende resiliente”, ci ha detto Roberta Niccacci. “È come vivere in un sogno. E voglio che questo sogno si realizzi. Sono pronta a festeggiare con tanti amici in tutto il mondo a partire dagli Stati Uniti. Grazie a tutti gli amici, i clienti e le persone che non conosco per avermi sostenuto in una missione impossibile mai tentata a Deruta”.
 
Roberta a Deruta era la faccia della Cama, si prendeva cura dei clienti e li serviva con grande talento insieme al fratello Andrea che la sostiene nel progetto che ha sviluppato per far rivivere la Cama in maniera originale. Da commessa si è trasformata in imprenditrice sperimentale anche grazie al suo coach italiano che ha creduto nelle sue potenzialità.
 
Roberta Niccacci racconta il suo viaggio con la Cama nella pagina facebook: www.facebook.com/friendsofcama e anche nel suo blog: www.friendsofcama.blogspot.it. Superate le vicissitudini in Italia, dove è stata occupata a testare, provare, bussare a tante porte, quest’anno è andata finalmente a trovare i Friends of Cama nella Bay Area, tornando a San Francisco dopo venti anni dalla sua prima visita. Un amore mai dimenticato per la città e per i suoi amici.
 
Ora il suo progetto è pronto per prendere il volo, possibilmente insieme ad un socio imprenditore americano, per realizzare il sogno di far rivivere la Cama insieme ai fedeli clienti dell’azienda della sua famiglia.
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