L’Italo-Americano di corsa per 70 chilometri tra Milano e Codogno. C’eravamo anche noi all’appuntamento annuale con la staffetta podistica sulla Terra di Santa Francesca Cabrini, patrona degli emigranti, che ha visto correre le più influenti testate dedicate agli Italiani all’estero. 
La simbolica staffetta, alla sua seconda edizione, ha coinvolto oltre cinquanta podisti, uno per testata, che hanno affrontato il tragitto che riscopre i luoghi dove è cresciuta la missionaria, nata a Sant’Angelo Lodigiano e ormai celebre in tutto il mondo. 
 
Dalla Stazione Centrale di Milano, dedicata alla Cabrini, sei tappe attraverso le province di Milano, Lodi e Pavia, fino al punto di arrivo, il Museo Cabriniano a Codogno (nella prima Casa istituita da Madre Cabrini nel 1880 quando fondò l’Istituto delle Missionarie del Sacro Cuore di Gesù), toccando i Comuni di Milano, San Giuliano Milanese, Cerro al Lambro, Sant’Angelo Lodigiano, Borghetto Lodigiano e Casalpusterlengo. 
Novità di quest’anno la sosta a Rogoredo Santa Giulia per rendere omaggio al quartiere che si candida a diventare la sede privilegiata degli italiani all’estero. La terza tappa ha invece condotto all’Abbazia di Viboldone a San Giuliano Milanese. La staffetta è quindi entrata a Cerro al Lambro, poi a Sant’Angelo Lodigiano, città natale di Santa Francesca Cabrini. Da qui è arrivata a Graffignana e Inverno Monteleone, in provincia di Pavia. L’elemento che ha segnato il Cammino è rappresentato dalle “sedute”, opere artistiche scolpite in pietra, nate per simboleggiare la sosta del pellegrino. La conclusione del percorso ha riunito tutti i podisti che hanno fatto insieme l’ultimo tratto. 
 
Il Cammino degli Emigranti è un percorso tra storia, cultura e spiritualità che unisce le province lombarde di Milano e Lodi, rivolto agli 80 milioni di oriundi italiani sparsi per il mondo. 
Al centro del progetto, ideato e realizzato dall’associazione CabriniLand, c’è una “seconda Italia” ancora da valorizzare, soprattutto in questo momento storico, da far conoscere e riscoprire alle nuove generazioni. 
La nostra storia di emigrazione viene spiegata attraverso le opere di Santa Francesca Cabrini, lodigiana doc, dal 1950 patrona universale degli emigranti e prima santa americana che fondò a Codogno (in provincia di Lodi) il primo Istituto della Missionarie del Sacro Cuore. 
La Cabrini dedicò la sua vita agli emigranti italiani di fine ‘800 nelle due Americhe, nel momento più difficile della loro storia. Attraversò l’Atlantico ben 24 volte e operò in 7 Paesi, fondando 80 istituti tra scuole, case di riposo, convitti, orfanotrofi e ospedali. Una storia intrigante, quella della Santa, culminata con la partecipazione all’Expo del 1906 che si celebrava a Milano. In quell’occasione chiamò i protagonisti dell’emigrazione a presentare i risultati raggiunti, perseguendo esplicitamente l’obiettivo di offrire una vetrina delle potenzialità produttive e commerciali dell’emigrazione. 
Le sue strade attraversarono il mondo, i suoi passi furono da esempio per generazioni di suore dell’ordine che venne fondato da lei. Per questo, Il Cammino degli Emigranti, ripercorre nel mese di luglio quei primi passi, dalla Stazione Centrale di Milano, che le è stata intitolata, alla prima Casa da lei fondata: un cammino di fede attraverso luoghi bellissimi per guardare l’Italia bella e poco conosciuta, attraverso gli occhi della Santa. 
 
I chilometri del “Cammino” ricchi di segni della storia della Cabrini e delle sue sorelle, sarà il riferimento e palcoscenico dell’associazionismo culturale degli italiani nel mondo, costituito da 7.426 associazioni di italiani all’estero secondo il Censimento realizzato nel 2000 dal Ministero Affari Esteri. Il Cammino degli Emigranti si propone come luogo simbolo dell’emigrazione e momento di aggregazione degli italiani all’estero.

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