The Italian word botti (boht-tee, singular botto) carries an aura of mystery in its etymology. Its meaning, denoting a sharp blow or crack, leads us to consider its possible connection to another Italian word, botta, a term rooted in the worlds of physicality and combat, that traces its lineage back to the Old French boter (to strike), and even further to the Frankish *buttan (to hit, strike). Originally, the word “botta” in Italian was connected to fencing.
The plural form botti, specifically referencing fireworks, further enriches the word’s semantic field; in Italian culture, i botti di Capodanno (“New Year’s fireworks”) epitomizes this usage, where the sharp, explosive sounds of fireworks mirrors the word’s core meaning. This auditory and symbolic association extends to everyday language, where botto can vividly describe the suddenness and impact of an event, much like the unexpected burst of a firework in a night sky.
The word’s adaptability is evident in various phrases. For example, fare il botto (literally “to make a bang”) colloquially means to achieve great success, akin to making an impactful noise that catches everyone’s attention. Conversely, dare il botto (literally, “to explode”) can mean no longer being able to handle a situation, as in Ha lavorato tutta la stagione per 15 ore al giorno e poi ha dato il botto (“He worked all season 15 hours a day and then he just exploded”).
Of course, botti is the version of this word we like the most because we associate it with the joy and celebrations of New Year’s Eve, when we all look up to the sky to enjoy the botti. But if you have pets, make sure they are safe indoors: ai cani e ai gatti i botti fanno paura! (“Dogs and cats are scared of fireworks!”).
-Hai visto i botti ieri sera? Che meraviglia!
– Did you see the fireworks last night? They were amazing!
–Quella canzone ha fatto il botto dopo che l’hanno usata in TV
That song became very popular after they used it on TV
La parola italiana botti (boht-tee, singolare botto) porta nella sua etimologia un’aura di mistero. Il suo significato, che denota un colpo secco o uno schiocco, ci porta a considerare una sua possibile connessione con un’altra parola italiana, botta, termine radicato nel mondo della fisicità e del combattimento, che fa risalire la sua discendenza al francese antico boter (colpire), e ancora più al franco *buttan (colpire, colpire). In origine la parola “botta” in italiano era collegata alla scherma.
La forma plurale botti, riferita specificatamente ai fuochi d’artificio, arricchisce ulteriormente il campo semantico della parola; nella cultura italiana, i botti di Capodanno (“fuochi d’artificio di Capodanno”) incarna questo utilizzo, dove i suoni acuti ed esplosivi dei fuochi d’artificio rispecchiano il significato fondamentale della parola. Questa associazione uditiva e simbolica si estende al linguaggio quotidiano, dove botto può descrivere vividamente l’impatto di un evento e quanto sia improvviso, proprio come lo scoppio inaspettato di un fuoco d’artificio in un cielo notturno.
L’adattabilità della parola è evidente in varie frasi. Ad esempio, fare il botto (significa colloquialmente ottenere un grande successo, simile a fare un rumore di forte impatto che attiri l’attenzione di tutti. Al contrario, dare il botto (letteralmente “esplodere”) può significare non essere più in grado di gestire una situazione, come in Ha lavorato tutta la stagione per 15 ore al giorno e poi ha dato il botto.
Naturalmente botti è la versione di questa parola che ci piace di più perché la associamo alla gioia e ai festeggiamenti di Capodanno, quando tutti guardiamo al cielo per goderci i botti. Ma se avete animali domestici, assicuratevi che stiano al sicuro in casa: ai cani e ai gatti i botti fanno paura.
-Hai visto i botti ieri sera? Che meraviglia!
– Did you see the fireworks last night? They were amazing!
–Quella canzone ha fatto il botto dopo che l’hanno usata in TV
That song became very popular after they used it on TV
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