Il famoso viale dei cipressi cantato dal poeta Carducci a Bolgheri (Ph © Stevanzz | Dreamstime.com)

Una gemma incastonata tra i silenziosi filari delle viti, nei profumi della macchia mediterranea, una vista mozzafiato sulla costa del mar Tirreno, tramonti indimenticabili, vini eccezionali. Andate alla ricerca del boutique hotel Relais Il Biserno sulle colline di Bibbona, lungo la costa toscana e vi troverete immersi nel relax. Fa parte della Tenuta di Biserno, zona vinicola molto conosciuta per il suo “terroir” da molto tempo. La tenuta nasce nel XVIII secolo come luogo di monitoraggio ambientale da parte dell’Accademia dei Georgofili. La casa padronale, che era stata abbandonata in declino dopo la seconda guerra mondiale, è stata finemente restaurata grazie ad un progetto della famiglia Antinori, creando un luogo stupendo e alloggi eleganti arredati in stile classico. Dal 2006 la struttura offre un panorama unico e irripetibile, che spazia dai vigneti della tenuta fino al mare. Tutto intorno un magnifico parco, con un susseguirsi di incantevoli giardini e luoghi bucolici, che crea uno spazio di pace, che si fonde perfettamente con lo spettacolare scenario della Toscana.
Il relax qui è la principale prerogativa, ma non ci si può neppure annoiare in questa parte di Toscana, dove esistono ancora tante attività manuali e artigianali che si pensavano scomparse per sempre.
Per esempio l’azienda di Rita Salvadori è specializzata nella produzione di 200 varietà di peperoncino e lo si capisce fin dal suo nome: “Peperita”. Si trova nelle vicinanze di Bolgheri e approfitta delle condizioni climatiche temperate della zona, molto favorevoli alla migliore espressione aromatica del peperoncino. Qui si possono prenotare visite alle coltivazioni e degustazioni guidate di prodotti.

Imperdibile e suggestivo è il viale dei cipressi che collega l’Oratorio di San Guido e Bolgheri cantato dal grande poeta Giosuè Carducci: è un lunghissimo rettilineo, chiuso ed ombreggiato su entrambe le sponde laterali da una fila di fittissimi cipressi secolari, che taglia in due la campagna maremmana, ricchissima in questa zona di viti e ulivi.
Nel pittoresco borgo di Castagneto Carducci è aperto un laboratorio con l’insegna” Arte e Moda. Fratelli Morganti”, in cui Walter Morganti dal 1913 ha misurato, tagliato e cucito capi esclusivi per il gotha italiano, dai Della Gherardesca agli Antinori agli Incisa della Rocchetta, e alcune grandi firme dello spettacolo, come Marcello Mastroianni. Dal 1996 Walter ha ceduto la gestione al romeno Florin Cristea e alla moglie Mariana, che continuano con passione l’attività. Castagneto è il luogo di altre belle realtà come la “Premiata Fabbrica di Liquori Emilio Borsi dal 1800” dove si producono come una volta liquori di qualità. La storia del liquorificio è legata alla figura del poeta Giosuè Carducci, protagonista indiscusso della cultura italiana, il quale, amico di famiglia, battezzò il nipote di Emilio Borsi a cui fu dato il nome di Giosuè. Si racconta che Carducci apprezzasse moltissimo i liquori Borsi, in particolar modo la China Calisaja, pezzo forte del Liquorificio che tutt’oggi ne preserva i sapori originali. Dalla china si otteneva il chinino che era l’unica cura per la malaria che era purtroppo diffusa in Maremma. Oggi il segreto della preservazione di questi antichi sapori è la lavorazione rigorosamente manuale ed a freddo delle materie prime. Un altro prodotto molto amato è il Gran Liquore del Pastore, dalle note dolci e delicate, a base di latte, limone e vaniglia. Il Liquore Amarancia nel 1800 venne utilizzato per curare lo scorbuto, una malattia della pelle tipica dei marinai, dovuta alla mancanza di vitamina C. Infine, il Liquore di Genziana Lutea possiede proprietà antibatteriche, antiossidanti e e antinfiammatorie.

Al momento del pranzo si consiglia Sottoporta Bolgheri, con vista sul castello della Gherardesca, gestito da due giovani chef che propongono una cucina tradizionale realizzata con prodotti locali. Da provare il prosciutto di piccione. Per la cena due ottime proposte presso Bolgheri: la Locanda dell’Aioncino, gestita da giovani con piatti della tradizione e l’Osteria del Tasso, immersa nei vigneti di Tenuta Guado al Tasso, con cucina rivista in chiave contemporanea. Non si può prescindere dalla produzione enologica della Tenuta di Biserno gestita da Niccolò Marzichi Lenzi. Il Pino di Biserno Rosso Toscana IGT, da uve Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e di Petit Verdot, è pura espressione del terroir di Bibbona, con un profumo di grande intensità ed eleganza. Le note fruttate unite a sensazioni di cuoio, di spezie, di sentori balsamici, donano la raffinatezza ideale che precede un sapore levigato con tannini lievi e fini, di grande piacevolezza.
Biserno Rosso Toscana IGT è prodotto da uve Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon e Merlot in parti uguali, con una piccola aggiunta di Petit Verdot.È il vino identificativo della Tenuta. Nato come classico taglio bordolese, le sue uve provengono dai vigneti più vocati per il suo blend; il risultato è un vino notevole che nasce da una combinazione di rare caratteristiche: finezza, eleganza, complessità, intensità, lunghezza e freschezza.


I vigneti di Campo di Sasso hanno un’estensione di circa 56 ettari e si trovano ad un’altitudine inferiore rispetto a Tenuta di Biserno. I terreni sono sabbiosi e il clima più caldo in estate, condizioni ideali per la coltivazione di Syrah e Vermentno. I vini sono l’Insoglio del Cinghiale e l’Occhione. Insoglio del Cinghiale Rosso Toscana Igt da uve Syrah, Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot e Petit Verdot, è l’emblema dello spirito maremmano. Sorprende per la freschezza, grazie a un frutto rosso esuberante, a sentori di agrumi e vegetali delicatissimi. Al palato è fresco e piacevole, leggero e di grande beva. L’Occhione Toscana Igt si caratterizza al naso con note spiccatamente minerali, agrumate e di fiori bianchi. In bocca è fresco, piacevole e armonico.

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