Il giorno dell’Epifania in Italia è un giorno tanto atteso quanto speciale, essendo tradizionalmente correlato all’arrivo della Befana, figura originaria del folklore di alcune regioni italiane, poi divenuta famosa in tutta la penisola.
La Befana è nell’immaginario collettivo, in particolare quello dei bambini, una vecchietta che nella notte tra il 5 e il 6 gennaio, sopra una scopa volante, passa sopra i tetti delle case e calandosi dai camini riempie le calze lasciate appese con doni, caramelle e dolciumi per chi durante l’anno è stato bravo, o carbone per chi è stato cattivo.
“La Befana vien di notte con le scarpe tutte rotte, col cappello alla romana, viva viva la Befana” così recita la filastrocca che cantano i bambini il giorno della Befana.
I festeggiamenti che si svolgono per celebrare la vecchietta più famosa d’Italia sono davvero tanti, alcuni dei quali ispirati a tradizioni molto antiche come a Roma con il mercato di Piazza Navona, o Venezia con la “Regata della Befana”, mentre altri in chiave più moderna come il “Raduno Nazionale delle Befane” in provincia di Parma o la “Befana Europea” a Bologna.
La capitale vanta una lunga tradizione di festeggiamenti per la Befana. Fino agli anni cinquanta, gli artigiani esponevano a Piazza Navona splendidi presepi, marionette, teatrini. Adesso le numerose bancarelle offrono numerosi giocattoli, befane di ogni forma e colore, dolciumi e zucchero filato.
In Toscana ancora oggi è buona abitudine intonare la Befanata, ovvero la canzone cantata da gruppi di fanciulli o di adulti che, accompagnati di solito da strumenti musicali, vanno di porta in porta, la sera del 5 gennaio, per propiziarsi la Befana e sollecitare i regali in cambio. A Firenze la tradizione prevede la Cavalcata dei Magi, una sfilata di Cortei storici, con oltre 500 figuranti, che dopo aver attraversato il centro si ritrovano in Piazza della Signoria, dove è in scena il presepe vivente.
A Verona l’appuntamento è come sempre in Piazza Bra per l’evento “Brusalavecia”, lo spettacolare rogo di un grande manufatto, al termine di uno spettacolo pirotecnico dall’Arena. La festa inizia al mattino con la Befana del Vigile: da una vecchia tradizione nata nel dopoguerra.
In Friuli Venezia Giulia il giorno dell’Epifania si salutano le feste appena passate con l’accensione del tradizionale “Pignarul”, un covone di rovi con in cima un pupazzo che rappresenta la Befana. Secondo la tradizione, in base a dove va il fumo, è possibile fare previsioni su come sarà l’anno nuovo.
Per una festa dall’atmosfera più moderna c’è la “Befana Europea”, la quale vola sopre le strade medievali di Bologna solo dal 2008, mentre il paese di Fornovo Tarno in provincia di Parma ospiterà il “Raduno Nazionale delle Befane e dei Befani”.
Urbania, in provincia di Pesaro, si è candidata come il luogo più originale e adatto per ospitare la “La Casa della Befana”, organizzandone la Festa Nazionale. Per tutto l’anno i bambini mandano le loro lettere alla cara Vecchietta, che provvede personalmente a rispondere ad ognuno. Dal 2 al 6 gennaio il paese diventa teatro di balli, canti e concorsi di “bellezza” per befane.
In provincia di Cuneo si esalta l’aspetto culinario preparando la “Fugassa d’la Befana”, un dolce con la sorpresa, molto simile ad una margherita. Dentro l’impasto sono nascoste due fave: secondo la tradizione chi prendeva quella bianca pagava la focaccia, chi trovava quella nera pagava il vino.
Fra le manifestazioni più divertenti da ricordare in questa festa tutta italiana, non possono di certo mancare la Befana che scende dal campanile della Torre Catilina a Pistoia, e la famosa Regata della Befana nel Canal Grande di Venezia celebrata da circa trent’anni, nella quale gli atleti gareggiano travestiti da Befane seguiti da una serie di imbarcazioni a remi con a bordo tanti Babbo Natale.